22 Venerdì 3 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore
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rilasciato il 19-12-2019
I
n un momento in cui siamo – so-
prattutto noi ultrasettantenni –
impegnati nello smart working,
senza alcuna preparazione né atti-
tudine, c’è la possibilità di recupe-
rare le idee e il tempo per far sì che
un’esperienza di vita diventi un esem-
pio di quello che, ad avviso di chi crede
nel buon funzionamento delle istitu-
zioni e nelle regole del mercato, non
dovrebbe mai accadere.
Nell’ambito degli impegni associa-
tivi che ho sviluppato nel corso di tanti
decenni mi è capitato di assumere per
il la presidenza della Aicc, Asso-
ciazione delle imprese culturali e crea-
tive, facente parte del sistema Confin-
dustria, che raccoglie fra gli altri i ge-
stori dei servizi aggiuntivi nei musei
statali in applicazione della cosiddetta
Legge Ronchey, antico esempio di un
tentativo importante di partnership
pubblico-privato per valorizzare la
promozione e la funzione delle attività
museali unitamente alla migliore tute-
la degli stessi.
Nel momento dell’assunzione del-
l’incarico, il gennaio u.s., era già sta-
to bandito da Consip il bando per la ge-
stione dei servizi aggiuntivi per il Co-
losseo, il più grande attrattore cultura-
le italiano che, allora – in un’epoca
ormai remota – era visitato da circa
milioni di persone l’anno. Il bando si
struttura su una proposta di affida-
mento della concessione nella quale,
applicando un indirizzo del tutto atipi-
co, non è consentito al potenziale con-
cessionario di investire in attività di
promozione al fine di migliorare la
qualità e la redditività dell’attività, il cui
ricavato, al netto dell’aggio trattenuto
quale corrispettivo della prestazione,
va ovviamente a beneficio dell’ammi-
nistrazione pubblica concedente. Tale
indirizzo è stato più volte oggetto di
critica da parte della Confindustria,
condivisa peraltro dagli altri operatori
di mercato sia privati che espressione
del sistema cooperativo.
A parte questa riflessione che cito
solo per memoria – meritando essa
una riflessione di merito molto più ac-
curata in un momento nel quale ci sia-
no serenità di spirito e tempo per ap-
profondirla – di fatto la competizione
si sviluppa, come già successo negli ul-
timi bandi di gara emessi, sul costo del
personale, creando condizioni ogget-
tivamente peggiorative per chi presta
la propria attività in quel contesto da
tempo e quindi creando, come già av-
venuto in altri casi, forme di protesta
per questa modalità competitiva an-
che nel mondo del lavoro e nei sinda-
cati che lo stesso rappresentano.
Tornando all’oggetto di questa ri-
flessione, la scadenza del bando origi-
nariamente prevista per il giorno
gennaio viene prorogata al febbraio
e successivamente al marzo. Nel
frattempo si manifesta e poi si espande
rapidamente la pandemia, il governo
cerca di offrire i primi supporti ai lavo-
ratori, alle famiglie e alle imprese, per
cui la nostra Associazione viene con-
vocata per il marzo insieme alle altre
associazioni di categoria del settore,
per esprimere le proprie valutazioni,
nonché le esigenze delle imprese asso-
ciate. Nell’ambito di tale incontro tutte
le associazioni di categoria rappresen-
tano la opportunità che il bando in cor-
so relativamente alla concessione dei
servizi aggiuntivi per il Colosseo, in
scadenza per il marzo, venga sospe-
so stanti la impossibilità oggettiva di
completare le analisi tecniche ed eco-
nomiche di cui tenere conto ai fini del-
l’offerta, le difficoltà di movimento e la
crescente indeterminatezza del conte-
sto di riferimento. Risulta evidente
che, essendo il bando costruito su un
budget di base su cui si può lavorare
soltanto in variazione negativa (come
già detto sopra, non potendosi preve-
dere da parte del proponente nessuna
azione proattiva per migliorare la qua-
lità del servizio e quindi la redditività
delle visite), il triennio preso a riferi-
mento per il documento a base delle
offerte degli operatori economici già
allora risultava del tutto superato, non
essendo pensabile di prevedere in
questo contesto quali saranno i flussi
dei turisti che potranno visitare il mo-
numento nel quinquennio -.
Dai milioni degli ultimi anni scen-
deranno al %, oppure di più o di me-
no? Laddove si presentassero all’in-
gresso, potranno entrare insieme o se-
paratamente? Con quale distanza?
Con quale ritmo? E così via, domande
di semplice buonsenso.
L’amministrazione ascolta le rifles-
sioni delle associazioni e si riserva di
procedere. Passano i giorni, la situa-
zione si aggrava, le compagnie di assi-
curazione che devono rilasciare la fi-
deiussione provvisoria e la disponibili-
tà a quella definitiva (il cui valore è di
oltre milioni di euro per anni) co-
minciano a discutere sulla opportunità
di rilasciare garanzie assicurative che
giorni prima erano di ordinaria for-
malizzazione, fintanto che il marzo
la Consip comunica che la scadenza
della gara dal marzo è stata proroga-
ta al aprile.
Avete letto bene: aprile! Cioè una
amministrazione pubblica, la Consip,
la quale per missione dovrebbe otti-
mizzare l’uso degli acquisti da parte
della Pa, il di marzo ritiene che sia
possibile (in un contesto di chiusure
progressive del Paese) richiedere la fi-
nalizzazione dei progetti e la formaliz-
zazione delle offerte degli operatori
economici entro il di aprile!
Non vorrei associarmi a Ferruccio
Ferrucci nella celebre invocazione ri-
cordata nei libri di storia, poiché pur-
troppo in questi giorni centinaia di per-
sone perdono la vita e tutti noi cittadini
non riusciamo a capire fino in fondo
quanti di questi veri e propri caduti ab-
biano in realtà sopportato gli effetti
non voluti di una ridotta capacità di of-
ferta del Servizio Sanitario Nazionale.
Giustamente sottolineiamo l’eroismo
dei medici, degli operatori sanitari e di
tutti coloro che sono in prima linea, ma
ci resta il dubbio di quanto i tempi della
acquisizione degli apparati tecnici ne-
cessari siano stati obbligati, doman-
dandoci se si poteva fare qualcosa di
più guadagnando qualche giorno,
qualche ora, qualche minuto. Anche a
scapito della perfezione procedurale.
Una domanda che si è posto evidente-
mente anche il governo visto che ha de-
ciso di affidare questa funzione a un
manager in gamba quale Domenico
Arcuri, che ha dimostrato di poter otte-
nere importanti accelerazioni al pro-
cesso di individuazione delle fonti di
acquisizione degli strumenti necessari.
Comunque la Consip ha proceduto,
avendo indicato nel aprile la nuova
scadenza, e ha continuato imperterrita
il proprio lavoro, su questo come su al-
tri bandi di ogni genere e di varia natu-
ra le cui scadenze sono state rinviate
recentemente solo di qualche settima-
na. Ovviamente l’ulteriore aggravarsi
della situazione, il sentiment generale
del Paese, le preoccupazioni delle au-
torità pubbliche, avrebbero dovuto in-
durre l’amministrazione competente,
ovvero il soggetto che in ultima istanza
definisce obiettivi e percorsi, ad accele-
rare la comunicazione di una successi-
va, rapida, immediata sospensione
della gara del Colosseo.
I giorni sono passati e siamo arrivati
a ieri, aprile, alle ore , momento in
cui sto scrivendo questa nota, e la Con-
sip tace. Nel frattempo le imprese con-
correnti o procedono a diffide alla Con-
sip stessa sulla impossibilità a forma-
lizzare un’offerta per il giorno aprile
o, come la società di cui io sono ammi-
nistratore delegato – Opera Laboratori
Fiorentini – che nel periodo di bassa
domanda ha circa lavoratori di-
pendenti a tempo indeterminato, che
raggiungevano il migliaio in occasione
dei picchi di presenze – negozia con le
compagnie assicurative e con i broker
una polizza fideiussoria che le compa-
gnie medesime hanno difficoltà tecnica
a valutare e quindi a rilasciare e che
probabilmente, anche se pagata, non
servirà mai perché qualcuno all’ultimo
momento si accorgerà (o deciderà) la
sospensione della gara ovvero – non è
fantascienza poterlo immaginare – un
ulteriore rinvio a / settimane! Il tutto
su un documento di base, che definire
carta straccia è un eufemismo, mentre
i manager della società che amministro
negoziano linee di credito aggiuntive
per garantire alle centinaia di lavoratori
dipendenti l’erogazione di un prestito
aziendale che sostenga la loro quoti-
dianità, in attesa che si realizzi la moda-
lità per procedere alla erogazione della
garanzia pubblica da parte dell’Inps.
A me sembra tutto straordinaria-
mente assurdo, vivendo come ciascun
italiano la quotidianità ripetitiva della
comunicazione in televisione o sui
giornali, e tutto naturalmente ordina-
rio, combattendo con la burocrazia da
quando faccio impresa, e avendola co-
nosciuta anche quando ero ragazzino
e, vivendo in stabilimento sulla via
Prenestina, vedevo le difficoltà e le an-
sie di mio padre.
Forse è arrivato veramente il mo-
mento di dire punto e a capo. Le proce-
dure devono essere garanzia di traspa-
renza e di imparzialità, ma non posso-
no diventare un alibi per non fare, per
non assumersi responsabilità, per as-
sumere comportamenti contrari al
buon senso, o per rallentare il Paese.
Per troppo tempo, nei fatti per assue-
fazione o per timore reverenziale ab-
biamo sopportato, auspicato, pro-
grammato. È stato un errore. Tout
comprendre c’est tout pardonner, non è
più una massima a cui possiamo ispi-
rarci nell’epoca del dopo coronavirus,
che speriamo arrivi presto e con i mi-
nori danni per tutti.
Presidente Aicc - Confindustria
© RIPRODUZIONE RISERVATAr
L’
agricoltura italiana ha bisogno di una robu-
sta iniezione di liquidità. L’emergenza Co-
vid-, che pure sta confermando il valore
strategico del settore agroalimentare, ne sta
però mettendo a nudo tutte le fragilità. Un
evento di dimensioni epiche come quello
che sta vivendo il mondo intero non può essere affronta-
to con interventi normali.
Una conferma arriva dagli Stati Uniti che hanno varato
un consistente pacchetto di misure da . miliardi di
dollari per dare ossigeno all’economia e all’agricoltura, in
particolare, sono stati destinati sostegni per miliardi di
dollari tra aiuti diretti ( miliardi), programmi alimentari
(, miliardi) e per la nutrizione (, miliardi). La Ue non
può restare indietro. E per questo riteniamo indispensabi-
le attivare un fondo crisi al di fuori del bilancio agricolo.
Se è vero che agricoltura, industria di trasformazione
e distribuzione stanno tenendo duro, non si può negare
che molte filiere siano in profonda crisi. Come Coldiretti
abbiamo lanciato l’allarme sui rischi che si corrono dal
settore vitivinicolo al florovivaismo, dall’olivicola fino alla
pesca. Penso a tutte quelle attività e quei servizi forniti al
settore dell’Horeca che oggi, con la chiusura in tutto il
mondo di bar e ristoranti, rischiano la debacle. Ma è Sos
anche per molte attività che rientrano tra quelle che inte-
grano la produzione, meglio note come “attività connes-
se”. L’agriturismo in primis, ma non solo.
Le nostre imprese non possono essere lasciate sole,
Devono essere sostenute. Sono fondamentali sul piano
economico e sociale. Si tratta di una filiera allargata che dai
campi agli scaffali vale oltre miliardi e d’altra parte
proprio l’allarme globale provocato dal Coronavirus ha
fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore
strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garan-
zie di qualità e sicurezza. Le nostre filiere si stanno dimo-
strando all’altezza confermando quella che è la caratteri-
stica dell’agroalimentare Made in Italy e cioè qualità, di-
stintività, sicurezza e sostenibilità. Non si dovrà più dun-
que sottovalutare il potenziale agricolo nazionale e
soprattutto si dovrà invertire la tendenza. Ci sono le condi-
zioni per rispondere alle domanda dei consumatori ed
investire sull’agricoltura nazionale che è in grado di offrire
produzione di qualità realizzando rapporti di filiera vir-
tuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy
e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia
con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo
di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti.
Investire è dunque un imperativo categorico in un’otti-
ca di sviluppo sostenibile che spinga l’innovazione e valo-
rizzi le potenzialità del settore anche nella promozione di
energie rinnovabili. Ma in attesa che anche Bruxelles apra
il cantiere per definire misure forti occorre agire e con
tempestività a livello nazionale. Rastrellare risorse è pos-
sibile. Ci sono, per esempio circa miliardi di risorse dello
Sviluppo Rurale, il secondo pilastro della Politica agricola
comune che si affianca agli aiuti diretti. Si tratta di fondi
non spesi per una quota dei quali si rischia addirittura il
disimpegno. Nei mesi scorsi, come Coldiretti, abbiamo
denunciato i ritardi di molte regioni che rischiavano di
rispedire a Bruxelles fondi preziosi per sostenere gli inve-
stimenti e il ricambio generazionale. Ora quelle risorse
potrebbero essere impegnate nell'annualità . Per
questo chiediamo un atto di coraggio. L’eccesso di buro-
crazia è una delle cause della difficoltà di utilizzare i con-
tributi europei. Se veramente vogliamo cambiare registro
questa è l’occasione giusta per sostenere l'agricoltura, ma
anche tutti i cittadini e il sistema Paese nel suo complesso
che mai come in questo momento sta dimostrando di aver
bisogno di un’agricoltura in salute ed efficiente. E allora
quello che chiediamo è di andare oltre le regole, superare
i mille vincoli burocratici e spendere subito. L’articolato
progetto elaborato dalla Coldiretti che parte dalla costitu-
zione di un Fondo straordinario Covid per l’agricoltura
ha individuato una gamma di misure dove è possibile re-
perire risorse residuali per alcuni interventi prioritari.
Si parte da un pagamento diretto aggiuntivo ed ecce-
zionale fino a . euro ad ettaro per le imprese con un
tetto di . euro detratto il costo del lavoro e che com-
porterebbe un costo di , miliardi. Un’altra misura di ca-
rattere assicurativo per il ristoro dei danni causati dagli
eventi climatici avversi che hanno penalizzato le aziende
nelle annate - . Il costo stimato dell’operazione
è di circa un miliardo. Priorità poi ai giovani già insediati
negli ultimi tre anni che rischiano di perdere gli aiuti. Per
gli under si propone l’abbassamento della quota di cofi-
nanziamento sugli investimenti del - per cento. E poi,
ancora interventi supplementari per il benessere animale
per promuovere le migliori condizioni con un impegno
finanziario indicativo di milioni e voucher per gli agri-
turismi rimasti vuoti.
Presidente Coldiretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’APPELLO
PIANO MARSHALL
NECESSARIO
ALL’AGRICOLTURA
di Ettore Prandini
STORIA DI ORDINARIA BUROCRAZIA
IN TEMPI STRAORDINARI DI COVID-19
di Luigi Abete
CHE SENSO
HANNO BANDI
TROPPO
RESTRITTIVI
IN QUESTO CLIMA
D’INCERTEZZA?
ALLE IMPRESE SERVE UN 2020 SENZA AMMORTAMENTI
di Nicola Bedin
P
er difendere le aziende
italiane, anche dal ri-
schio che molte di esse
passino di mano (ma-
gari preda di comprato-
ri stranieri), è necessa-
rio che per il abbiano la facol-
tà di non effettuare ammortamenti.
Si tratta di una misura a costo
zero per lo Stato, che può consenti-
re di alleggerire i conti economici e
quindi ridurre le perdite che molte
società registreranno quest’anno a
causa del Coronavirus.
Le misure finora adottate dal
governo, di fatto soprattutto dedi-
cate alle Pmi, hanno prevalente-
mente un effetto finanziario (so-
spensione delle rate dei finanzia-
menti), mentre per quanto riguar-
da i costi di esercizio ci sono
riduzioni derivanti solo dalla cassa
integrazione e dalla moratoria su-
gli interessi passivi fino al set-
tembre prossimo.
Se non venisse introdotto un
provvedimento per ridurre ulte-
riormente i costi dei conti econo-
mici delle società, molte di queste
sarebbero costrette – a causa del
risultato negativo (e del fatto che le
imprese italiane hanno frequente-
mente un patrimonio netto mode-
sto) – a richiedere ai propri soci di
versare denaro per ricostituirne il
capitale. Se questi non mettessero
mano al portafoglio, si vedrebbero
sfilare le aziende da chi ha i soldi
per sostituirsi a loro e iniettare ri-
sorse fresche, facendo peraltro la
parte del salvatore più che del com-
pratore: e questo cavaliere bianco
potrebbe spesso essere straniero.
Ulteriore scenario, nel caso non si
verificassero questi primi due, è la
messa in liquidazione o il fallimen-
to, circostanze che rappresentano
un vero e proprio impoverimento
del sistema.
Il fatto di consentire di non ef-
fettuare ammortamenti materiali
e immateriali nel , oltre che
fornire un importante beneficio
economico in sé, troverebbe anche
un’altra giustificazione nel fatto
che molte società nel corso dell’an-
no non hanno potuto utilizzare a
pieno i propri beni perché costrette
alla temporanea chiusura o co-
munque a un ridimensionamento
dell’attività.
Poche volte ci si trova davanti a
decisioni che possono aiutare le
imprese senza costare nemmeno
un centesimo allo Stato. Questa sa-
rebbe una di quelle.
Presidente di Lifenet Healthcare
© RIPRODUZIONE RISERVATA
UN AIUTO
(A COSTO ZERO
PER LO STATO)
A CHI È STATO
COSTRETTO
ALL’INATTIVITÀ
IL SOLE 24 ORE,
18 MARZO 2020,
PAGINA 1
Il direttore
del Sole Fabio
Tamburini
ha scritto in un
editoriale che per
uscire dalla crisi
innescata
dal coronavirus
«serve
l’equivalente di
quello che è stato
nel Dopoguerra il
Piano Marshall
per la
ricostruzione».
Fondato nel 1865 QuotidianoPolitico Economico Finanziario Normativo
€ 2,50* in Italia — Mercoledì 18 Marzo 2020 — Anno 156°, Numero 77 — ilsole24ore.com Poste italiane Sped. in A.P. - D.L.
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conv. L. /
, art. , C. , DCB Milano
9 771973 I LIBRI DEL SOLE 24 ORE Pubblicazione settimanale con Il Sole 24 ORE€ 2,50 (I Libri del Sole 24 ORE € 0,50 + Il Sole 24 ORE € 2,00) NON VENDIBILE SEPARATAMENTE Solo ed esclusivamente per gli abbonatiin vendita separata dal quotidiano a € 0,50 56439400009
LE GUIDE
La battaglia contro la malattiadel secolo
FTSE MIB15314,77+2,23%|SPREAD BUND 10Y282,40+23,90|€/$1,0982-1,57%|ORO FIXING1536,20+3,26%| IndiciNumeri w PAGINE 38-41
*in vendita abbinata obbligatoria con i Focus de Il Sole
Ore (Il Sole
Ore
, + Focus , ).Solo ed esclusivamente per gli abbonati, Il Sole
Ore e Focus, in vendita separata. 9 7 7 0 3 9 1 7 8 6 4 1 8^81300
Negozi e catene della gdo riaprono in Cina dopo la crisi per il coronavirus e fuori dalle vetrine si formano le code dei clienti. È il «revenge spending», lo shopping per vendicarsi e dimenticare. Giulia Crivelli su ilsole24ore.com
PROTEZIONE DEI LAVORATORIBancari, accordo sulle filialitra Abi e sigle sindacali
TRASPORTO AEREO Alitalia, Ue prontaa valutare interventiIata: al settore aiuti
per 200 miliardiLa Commissione Ue si è dichiarataconsapevole della difficile situazionedel settore aereo a causa del Corona-virus e disposta a valutare aiuti anche
ad Alitalia. Quanto all’intero settore,la Iata ha stimato in -
miliardidi dollari l’ammontare di aiuti pubbli-ci necessario alle compagnie per so-pravvivere alla crisi.—alle pagine e
PANORAMA
Il Protocollo siglato ieri da Abi e daisindacati (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil,Uilca e Unisin) chiude il cerchio diuna serie di iniziative decise dallesingole banche per proteggere i la-voratori in questa emergenza sani-
taria dovuta al Covid . —a pagina
Mossa Fed-Trump, mercati in ripresaDalle infrastrutture la Fase 2 dell’Italia
MISURE ANTI CRISI Milano recupera il ,%,ma lo spread vola fino a
nonostante gli acquisti Bce
Il Governo preparaun nuovo decreto per il rilancio dei cantieri
Rimbalzano le Borse , tutte positive dopo una seduta ad altissima volatili-tà. Gli investitori guardano con fidu-cia alle mosse Usa contro la crisi inne-scata dal coronavirus (S&P stima uncrollo dell’-,% della crescita globale
): la Fed ha lanciato una linea dicredito speciale per imprese e fami-glie già utilizzata nella crisi del
;e la Casa Bianca proporrà al Congres-so un maxipacchetto di aiuti da miliardi di dollari. A Piazza Affari in-dice Ftse Mib a +
,
%, balzo di oltre
punti per Madrid dopo che il gover-
no ha promesso un piano da mi-liardi. Netto recupero a Wall Street. salitofino a
punti nonostante igrandi acquisti di BTp da parte dellaBce. I titoli di Stato italiani sono statiCaso Italia sui mercati: lo spread è
colpiti da massicce vendite sulle stimedegli analisti di un calo del Pil del - %. Il governo è all’opera: men-tre è atteso in Gazzetta oggi il decretoCura Italia, si lavora ad una seconda manovra per il rilancio dell’economia,che punta soprattutto sulle infra-
Edizione chiusa in redazione alle strutture. —servizi alle pagine e
CINA. RIAPRONO I NEGOZI, CORSA ALL’ACQUISTO
La Ue chiude per un mese le fron-tiere esterne e prepara la clausolad’emergenza del Patto di Stabili-tà. Il premier Conte ha chiestol’emissione di Covid-bond. Me-rkel: «Nulla di deciso». Che nonè un “no”. —Servizi a pagina
Conte: ora i Covid bond europeiLa Ue studia nuovi interventi
IL VERTICE La Commissione e il Fondo salva Statial lavoro per le proposte
IMPRESE DA SALVARE
di Isegnale forte e chiaro in difesa Fabio Tamburinieri il ministro francese delle Finanze, Bruno Le Maire, è intervenuto lanciando un
delle grandi aziende del Paese. Siamo pronte a difenderle con «tutti gli strumenti», ha detto, compreso la nazionalizzazione. Lo ha fatto perché la crisi del coronavirus ha determinato il crollo delle quotazioni di Borsa,
con il risultato di esporle al rischio scalate. Si può aggiun-gere che è soltanto l'inizio, perché l'emergenza sanitaria determinerà inevitabilmente una crisi economica ancora più
drammatica. L'unica speranza è che la durata della stretta in corso sia limitata nel tempo ma, purtroppo, è facile prevedere l'esatto contrario.anche il governo italiano inter-Ecco perché è opportuno che
venga con forza in difesa di quanto resta delle grandi imprese italiane. E' necessario ma non basta. L'Italia ha come asse por-tante le medie e piccole aziende, spesso protagoniste sui mercati internazionali. Facile prevedere
che saranno prede ideali. E ieri lo ha confermato l'offerta giappo-nese sulla Molmed, società di biotecnologie quotata in Borsa. fica il crollo dei consumi e, in La blindatura del Paese signi-
molti casi, perfino l'azzeramento. Occorre avere ben chiaro che non c'è azienda, per quanto florida, che possa resistere più di qualche mese. Il blocco del turismo, la Caporetto delle compagnie aeree, la caduta verticale delle
vendite di auto e moto, lo stallo generalizzato dei settori indu-striali (a parte eccezioni come l'alimentare e il farmaceutico) stanno innescando una spirale negativa destinata ad avere un impatto forte sulle banche.
—Continua a pagina
UN PIANO MARSHALLCOME NEL
DOPOGUERRA
CONSOBStop tre mesi per le vendite allo scoperto sul listino Prorogato di giorni dalla Consobil divieto di short selling, che si
estende a tutto il listino della Borsadi Milano. L’authority presieduta daPaolo Savona ha anche acceso un fa-ro sulla convocazione ritardata delleassemblee consentita dal recentedecreto Cura Italia.—a pagina
—Servizi a pag.
L’emergenza spinge l’industria
a riconvertirsi al biomedicale
MANIFATTURA (^) SOLIDARIETÀAziende: boom di donazioni
per arginare l’emergenza Aziende in soccorso dei territori piùin difficoltà di fronte all’emergenza coronavirus. Da qualche giorno sonopartite donazioni per sostenere ospe-dali e iniziative messe in piedi con ur-
genza in queste ore. Tra queste la rea-lizzazione di un ospedale all’internodella ex Fiera di Milano.—a pagina
Matteo Prioschi —a pagina
Dl Cura Italia/1 Cassa in deroga:pronti 3,2 miliardi,ma serve il ripartodelle risorse
Le proroghe disposte per i versamenti Iva in scadenza a marzo, a causa dell’emergenza coronavirus, costituiscono un vero e proprio rompicapo. Con un quadro confuso che presenta
un rischio: quello di sfociare in futuro in contestazioni “pazze” da parte del Fisco a loro volta
causa di contenzioso. Basti pensare al limite di
milioni di ricavi da non superare nel
, per fruire della sospensione dall' marzo al
marzo: molte imprese non hanno chiuso i
bilanci e potrebbero non avere idee chiare proprio sul livello dei ricavi. —Servizi a pagina
Proroghe rompicapocon rischio contenzioso FISCO E RINVII^
L’ANALISI Intervento ricco d’incogniteche dev’essere migliorato
Salvatore Padula—a pag.
In Francia scudo a difesa delle im-prese in difficoltà e a rischio scalata.Il ministro dell’Economia, Le Maire,annuncia un pacchetto di miliar-di utilizzabili anche per nazionaliz-zazioni. In Italia Opa dei giapponesidi Agc su Molmed di cui Fininvest è
primo azionista. —a pagina
RISCHIO SCALATE In Italia Opa amichevole da milioni di Agc (Giappone) su Molmed
Nordest VENERDÌ NELLE EDICOLE DI VENETO, FRIULI-VENEZIA GIULIA E TRENTINO-ALTO ADIGE Dalla sostenibilitàla leva per la ripresa
Agenzie del lavoroa caccia di 2milainfermieri
Colloqui via SkypeCristina Casadei—a pag.
I COMMENTI
LA GESTIONEDEL CAPITALEUMANO
LEZIONI DA CORONAVIRUS UNIVERSITÀA DISTANZA,UN ORGOGLIO
TUTTO ITALIANOdi Paola Severino—a pagina
IL DECRETO CURA ITALIA LIQUIDITÀ, CONTANO I DETTAGLI
SUGLI AIUTIdi Giovanni Tria—pagina
LA SFIDA PER LA UE CONTENITORE UNICOPER IL DEBITO
DELL’UNIONEdi Vincenzo Visco—a pagina
La Francia difende le imprese Le Maire: pronti a nazionalizzare
Giusppe Latour—a pag.
Dl Cura Italia/2 Verifiche appalti,committentisenza esonero
esplicito
—Venerdì con Il Solea , centesimi
La Guida La battagliadei medicicontro la malattiadel secolo
Marco Morino—a pag.
Dalla Slovenia all’Ungheria l’Est Europa
blocca i Tir italiani
LOGISTICA
Dopo la crisi le spese della rivalsa