Il Sole 24 Ore - 20.03.2020

(Nancy Kaufman) #1

14 Venerdì 20 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore


Politica


DOPO LA BCE


IL COLLE SPINGE


LA POLITICA


A COLLABORARE


di


Lina


Palmerini


I


l senso di quelle chiamate fatte


ieri mattina da Sergio Matta-
rella a Conte e ai tre leader di

opposizione – Salvini, Meloni


e Berlusconi – aveva un obiettivo:
far partire una trattativa ed evita-

re uno strappo in Parlamento che


sarebbe stato del tutto fuori luo-
go durante un'emergenza. So-

prattutto alla luce dei passi che


sta facendo l'Europa e del grande
passo avanti fatto dalla Bce, che

viene in gran parte in nostro aiu-


to, mostrare divisioni in Aula e
addirittura mettere a rischio l'ap-

provazione del decreto “Cura Ita-


lia” sarebbe stato più che danno-
so. Avrebbe dato l'idea di un Pae-

se che non sa più prendere le mi-


sure con la realtà e riesce a
spaccarsi nel momento in cui in-

vece occorre muoversi verso una


stessa direzione.
È quindi proprio per non di-

sperdere l'iniziativa di Franco-


forte – che ha consentito la di-
scesa di ieri dello spread – che

Mattarella ha voluto un contatto


con il premier e con i leader del
centro-destra per spingerli a

collaborare con sforzi reciproci.


Tant'è che quando sia Meloni
che Salvini si sono lamentati del-

la pretesa autosufficienza del
Governo e dell'assenza di coin-

volgimento in queste fasi crucia-


li - chiedendo che vengano ac-
colte alcune delle loro proposte


  • hanno trovato in lui non solo


attenzione ma pure una sponda.
Con il premier, infatti, il capo

dello Stato ha battuto molto sul


tasto della collaborazione reci-
proca, intendendo con questo la

capacità da parte del Governo e


della maggioranza di tendere
una mano all'opposizione. Del

resto le difficoltà con cui dovrà


riunirsi il Parlamento impongo-
no una intesa che è bene avere

anche sulle proposte che arriva-


no dal centro-destra.
E se Salvini si è mostrato più

rigido e piuttosto irremovibile


sul fronte carceri, come ha fatto
sapere lui stesso, dalla Meloni so-

no arrivate parole meno aspre.


Ha parlato della necessità di tro-
vare “convergenze per migliora-

re le norme” ma ha preteso legit-


timamente ascolto su alcuni
punti. E lo stesso tono di respon-

sabilità nazionale ha avuto Silvio


Berlusconi che con i suoi conti-
nua a lamentarsi di un eccesso di

“filo-salvinismo” nei gruppi par-
lamentari di Forza Italia.

Alla fine l'iniziativa del Quiri-


nale ha avuto l'effetto collatera-
le di mostrare, una volta in più,

le differenze tra le tre forze di


destra. E l'occasione per distin-
guersi in effetti è imperdibile.

Non essendoci le urne a breve,


questo periodo diventa uno
spazio politico utilissimo per la

Meloni per prendersi non solo


visibilità ma per rafforzare
un'identità diversa da Salvini.

Senza dover fare negoziati su li-


ste e collegi, non si applica la re-
gola di chi comanda nella coali-

zione. Vale invece quella di chi


sa fare politica e capire e rappre-
sentare l'umore del Paese. Che,

come si vede dai sondaggi, si sta


aggrappando alle istituzioni e al
Governo come spesso accade

nei momenti di crisi come quel-


lo attuale. Berlusconi e la Meloni
sembrano aver compreso molto

più del Capitano che in questo


momento paga più la collabora-
zione istituzionale, che un'op-

posizione muscolare. Solo in se-


rata pure Salvini si dice pronto
a vedere Conte ma la sua linea è

uno zigzag.


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POLITICA 2.


ECONOMIA & SOCIETÀ


ONLINE
«Politica 2.
Economia & Società»
di Lina Palmerini

su
ilsole24ore
.com

Il centrodestra al Colle: pronti al confronto


CHIAMATA DI MATTARELLA


Salvini pronto a incontrare


subito Conte ma Palazzo


Chigi resta freddo


Barbara Fiammeri


In un momento drammatico, con


l'Italia che supera la Cina nel numero
dei morti da Coronavirus e alla vigilia

di un ulteriore inasprimento delle mi-


sure per frenare l'epidemia, le forze
politiche devono dare prova di re-

sponsabilità. Sergio Mattarella lo ha


ripetuto anche ieri, personalmente, in
un giro di telefonate con i leader dei

principali partiti, a cominciare da


quelli del centrodestra.
Lo scontro, mercoledì al Senato,

nella Capigruppo chiamata a decidere


modi e tempi per l'esame del Dl Cura
Italia è stato più di un campanello

d'allarme per il Capo dello Stato. An-


che perché accompagnato da un deci-
so cambio di registro dei toni da parte

di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.


Che oltre a chiedere un iter ordinario


per il passaggio parlamentare del de-


creto hanno detto chiaramente di es-


sere pronti a non votarlo, rendendone
quindi più complessa e inevitabil-

mente più lenta l'approvazione.
Mattarella è stato netto: questo è il

momento della “collaborazione”, del-


la “capacità d'ascolto reciproca”, non
del conflitto. Un messaggio indirizza-

to al centrodestra ma anche al Gover-


no e alla maggioranza e che ha già por-
tato a un primo concreto risultato, vi-

sto che alla Camera la Capigruppo ieri


si è svolta (in videocollegamento) in
un clima assai più disteso di mercoledì

a Palazzo Madama e la decisione finale


è stata presa di comune accordo.
«Poco fa mi ha chiamato il presi-

dente Mattarella, è stato cortese e noi


abbiamo risposto che abbiamo una
marea di proposte da fare, che siamo

disponibili a collaborare”, ha detto


Matteo Salvini. Quanto ai contenuti
del decreto il tema principale per il lea-

der della Lega restano le tasse e i bonus


per artigiani e piccoli imprenditori.
Salvini ha approfittato della telefonata

anche per ribadire la netta contrarietà


della Lega alle norme per alleggerire le
carceri («Sono più protetti in prigio-

ne»). In ogni caso, ha assicurato, «se il


premier mi chiama sono pronto a ve-
derlo anche di notte per presentargli le

nostre proposte» perchè «per collabo-


rare bisogna essere in due».


Verso il rinvio del voto


per le regionali


Atteso l’ok della Lega


POLITICA IN STALLO


Il referendum in autunno


blinda il Governo. I sondaggi


premiano l’asse Pd-Conte


Emilia Patta


Se il Parlamento continua, almeno al
momento, a lavorare secondo l’iter

normale, la politica tutta è in stand by.


A cominciare dal voto popolare con-
gelato, e non solo in Italia visto che in

Francia è stato bloccato il secondo
turno delle comunali e in Spagna sal-

teranno le regionali del  aprile in Ga-


lizia e Paesi baschi. Per il referendum
confermativo sulla riforma costitu-

zionale che taglia il numero dei parla-


mentari, che si sarebbe dovuto tenere
il  marzo e che già una volta il Cdm

ha rimandato sine die, è stata trovata


una soluzione inserendo nel decreto
Coronavirus la proroga di sei mesi del

termine entro il quale deve essere in-


detto. Essendo l’ordinanza che ha
emesso il referendum di fine gennaio,

il termine scadrà dunque a settembre:


la data andrà poi fissata tra i  e i 
giorni successivi.

Ancora in stand by, invece, la deci-


sione sulle amministrative che si do-
vrebbero tenere secondo la legge

/ tra il  aprile e il  giugno


prossimi. Il Governo ha rinunciato a
inserire la norma per il rinvio nel de-

creto Coronavirus del  marzo riman-


dando a un prossimo provvedimento
per due motivi, si spiega a Palazzo Chi-

gi e al Viminale: mentre per il referen-


dum confermativo stavano scadendo
i termini di legge, per le amministrati-

ve c’è ancora tempo fino a metà aprile.


Per questo - ed è il secondo e più im-
portante motivo - non si è voluto indi-

spettire l’opposizione di centrodestra
con una decisione unilaterale, evitan-

do così ulteriori polemiche in un mo-


mento in cui il leader della Lega Mat-
teo Salvini rivendica maggior coinvol-

gimento con la minaccia di non votare


il decreto così com’è. L’ipotesi resta
quella già individuata la settimana

scorsa, quando si pensava di agire su-


bito: i mandati delle sette Regioni in
scadenza entro il  luglio  dure-

rebbero tre mesi in più; mentre le ele-


zioni nei circa mille Comuni si terreb-
bero in una domenica compresa tra il

 ottobre e il  dicembre.


Anche se Salvini non avrà modo di
opporsi, vista l’emergenza nazionale

e l’impossibilità di svolgere una nor-


male campagna elettorale, è chiaro
che lo slittamento all’autunno di re-

gionali e comunali mette in difficoltà


soprattutto la Lega, che in questo mo-
do non può passare all’incasso sfrut-

tando il vento ancora favorevole dei


sondaggi. Mentre dà più tempo al Pd
per rafforzare l’asse governativo con

il premier Giuseppe Conte e con l’ala


contiana del Ms, mettendo con la for-
za dei fatti in minoranza politica l’ala

dimaiana favorevole fin qui a una ter-


za via del movimento tra destra e sini-
stra. In autunno il quadro potrebbe es-

sere molto diverso. D’altra parte a Lar-
go del Nazareno si guarda ai sondaggi

di questi giorni, che premiano l’azione


del premier e del Governo e vedono il
Pd crescere (,% secondo Youtrend).

Con il referendum confermativo a


fine anno, inoltre, le finestre elettorali
per un possibile ritorno al voto prima

della fine naturale della legislatura si


chiudono definitivamente: tra i due
mesi necessari per ridisegno dei colle-

gi per adeguarli al ridotto numero dei


parlamentari e i due mesi della even-
tuale campagna elettorale si arrive-

rebbe a ridosso del semestre bianco


(primi di luglio ). Tra emergenza
nazionale e impossibilità di urne anti-

cipate fino al  la strada di Salvini


si fa più stretta. Anche questo spiega
i toni alti di queste ore.

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Colle in campo. Il capo dello Stato Sergio Mattarella e il leader della Lega Matteo Salvini


IMAGOECONOMICA

Meloni e Berlusconi:


disponibili ma il Governo


ascolti le nostre proposte


L’EUROPARLAMENTO


E a Strasburgo voto a distanza


Mentre in Italia il voto telematico a
distanza è stato esplicitamente

escluso, almeno per ora, dai


presidenti delle Camere Roberto
Fico ed Elisabetta Casellati, il

Parlamento di Strasburgo ha preso


ieri la storica decisione di
permettere il voto da remoto, per

evitare assembramenti e rispettare
le misure anticontagio, già nella

riunione plenaria straordinaria del


 marzo prossimo per adottare le
misure economiche proposte dalla

Commissione per fronteggiare la


crisi. L’annuncio è arrivato dal
presidente dell’Assemblea di

Strasburgo David Sassoli, del Pd:
«Sarà la prima plenaria che si

esprimerà con il sistema del voto a
distanza. Di fronte a un’emergenza

dobbiamo usare tutti i mezzi che


abbiamo a disposizione». Plaude il
deputato dem Stefano Ceccanti,

che con altri costituzionalisti


propone analoga soluzione in
Italia: «Un bravo a Sassoli e a tutti i

gruppi dell’Europarlamento, non si


rischia la paralisi di un organo
elettivo. Responsabilità è

innovazione».


—Em. Pa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da Palazzo Chigi però non è arriva-


to per ora nessun invito. Questo non


significa che non ci sia la disponibilità
a intervenire sul Cura Italia, introdu-

cendo anche alcune proposte dell'op-


posizione. Ma purché l'obiettivo sia
davvero quello di migliorare il provve-

dimento e non invece un modo stru-


mentale per recuperare visibilità come
avvenuto con l'atteggiamento ostru-

zionistico della Lega al Senato merco-
ledì. Si vedrà nei prossimi giorni,

quando il decreto comincerà il suo


cammino a Palazzo Madama: è lì che si
capirà quanto sia davvero concreta la

reciproca disponibilità a collaborare.


Certo è che la telefonata partita dal
Quirinale ha ammorbidito parecchio

i toni. Giorgia Meloni nel raccogliere


l'invito del Capo dello Stato ci tiene a
ricordare che fin dall'inizio Fratelli

d'Italia ha dato “piena disponibilità”


al Governo e «continueremo in questa
direzione». Ovviamente - ha eviden-

ziato – «ci auguriamo che l'esecutivo


abbia il nostro stesso obiettivo perché
per noi l'interesse dell'Italia e degli

italiani viene prima di tutto».


Ancora più lapidario Silvio Berlu-
sconi: «La nostra volontà di collabo-

rare per uscire da questa situazione è


assoluta», ha assicurato il leader di Fi,
che però a sua volta ha lanciato un

messaggio chiaro a Conte affinché il


governo accolga «almeno alcune delle


proposte che noi avanziamo nell'inte-


resse di tutti i cittadini». Il Cavaliere
da ex premier non ha intenzione di ca-

valcare atteggiamenti che possano


apparire velleitari. Anzi, nel corso del
colloquio telefonico ha lasciato inten-

dere che alcune dichiarazioni un po'


fuori le righe, sovrapponibili a quelle
della Lega, espresse da alcuni big az-

zurri negli ultimi giorni non avevano


dietro il suo placet.
Intanto, alla Camera la Capigruppo

ha deciso di ricorrere a un iter ordina-


rio per l'esame dei provvedimenti
mettendo da parte così l'ipotesi del

voto a distanza e della commissione


speciale proposta dallo stesso presi-
dente di Montecitorio, Roberto Fico.

Per garantire la sicurezza però le riu-


nioni delle commissioni avverranno
in aule più grandi (la Sala del Mappa-

mondo) e in caso di congiunte


nell'Aula della Camera. Il debutto av-
verrà già la prossima settimana in oc-

casione dell'audizione del ministro


dell'Economia, Roberto Gualtieri, da
parte delle commissioni Bilancio di

Camera e Senato. Sempre in Aula per


il  è previsto il question time mentre
per il  è stata fissata un'altra Capi-

gruppo per decidere le modalità del
voto dell'Assemblea. Il  in ogni caso

è già stato fissato alla Camera il voto


sul decreto sul cuneo fiscale.


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LA GIORNATA


La telefonata di Mattarella
Il presidente della Repubblica ha

chiamato tutte le forze politiche


chiedendo collaborazione fra
maggioranza e opposizione in

questo momento delicato


L’apertura dell’opposizione
I tre leader dell’opposizione,

Salvini, Meloni e Berlusconi si


sono detti pronti a collaborare ma
hanno chiesto che il governo

valuti le loro proposte


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