Eurovirus/ L’InghilterraFoto: Getty Images (2)
adottate dalla maggioranza dei paesi eu-
ropei. Comprese Irlanda del Nord e Scozia,
entrambe afrettatesi a barricare scuole e vi-
ta pubblica nel suo complesso senza aspet-
tare i ripensamenti di Boris. Né si compren-
de che senso potesse avere una simile disfo-
ria di misure contro un nemico invisibile che
se ne inischia dei patri conini come delle
vie nazionali all’immunità. Ma il culmine so-
no state le parole criogeniche alla nazione di
un Johnson che, improvvisamente ebbro di
gravitas churchilliana, ha smesso per sem-
pre i panni del giullare: quel preparatevi a
perdere le persone care che ha sbigottito
molti osservatori, italiani ovviamente, e non
solo. Parole che evocano due connazionali: il
Malthus delle trappole demograiche, ma
anche il peggior Darwin. Johnson si trova di
fronte a uno di quegli ostacoli di frequenza
secolare su cui giocarsi tutto. Un po’ come il
suo idolo naturalmente, quel Churchill che
non sarebbe mai arrivato a guidare il paese
senza la guerra ed era guardato con un misto
di suicienza e disprezzo dal suo stesso par-
tito. Perché se Brexit è stato l’autentica alfa
della sua carriera politica, questo virus po-
trebbe esserne l’omega. Si è presentato alla
nazione ancora una volta scortato da due
esperti, Patrick Valliance e Chris Witty, per
corroborare decisioni che erano l’opposto di
quelle di poche ore precedenti. E ora è da ca-
pire se guidare il paese in una battaglia sen-
za precedenti potrà fargli perdonare l’essersi
mostrato incerto e mutevole.
Forse si era esagerata l’inluenza che si
ritiene abbia su Johnson Dominic Cum-
mings, lo spin doctor dietro alla duplice vit-
toria Brexit-elettorale, del quale è risaputa
la tendenza all’applicazione di teorie scien-
tiiche al governo della cosa pubblica, nonDIETRO L’OSTINAZIONE INIZIALE C’ERA L’ILLUSIONE
DI POTERCELA FARE DA SOLI. E ANCORA LA NOSTALGIA
DEL GLORIOSO PASSATO DELL’IMPERO BRITANNICO
Boris Johnson spiega
agli inglesi la sua
strategia contro il
coronavirus, afiancato
dai due esperti Chris
Witty, a sinistra, e
Patrick Valliance.
A ianco: anche a
Londra i supermercati
sono stati assaltati e
svuotati gli scaffali