Corriere della Sera - 21.03.2020

(Elle) #1


CorrieredellaSera Sabato21Marzo2020
LIBERITUTTI


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I


n un periodo in cui la pa-
rola «sicurezza» è diven-
tata una delle parole più
pronunciateerincorse,
parlaredi«Safety
Fashion» diventa più che mai
attuale. «Moda sicura signifi-
ca arrestareerallentareils i-
stema per 6 mesi eotte nere in
questosenso una nuova ca-
lendarizzazione che riesca
contestualmente a dare a tutti
gli stakeholder iltempoele
risorse per risistemarsi, alle
aziende e agli stilisti il giusto
periodo per riorganizzarete-
am efiliereealle aziende il
tempo divendereleenormi
rimanenzerimaste». France-
scoTombolini, presidente
della Camera dei Buyer, lancia
una provocazione. «Se per
una stagione siferma il Cam-
pionatoitaliano dicalcio el’
NBA ha appena propostola
chiusura deicampi di allena-
mento alle 30 squadre, perché
la moda non accetta per il suo
bene di saltare una stagione»?

«Saltare»unastagione
L’idea diTombolini, scritta in
un lungo documentocondivi-
so in anteprimacon il Corrie-
re che attende di esserevalu-
tatoinsieme ai principali
player della moda («sarebbe
bello avereungrande spoke-
man simbolo del made in
Italy come Giorgio Armani»),
è quella di dare il giustotem-
po al sistema e non uscirecon
la P/E 21.Una riflessione nata
dall ’analisi fatta sulretail ita-
liano,«destinatoaperderein
un anno tra il 15% ed il 25%
dellevendite». Se l’online po-
trebbe cresceredel 20% per
via della chiusura dei negozi
fisici, levendite «reali» e non
virtuali della primavera estate
2020 rischiano di avere unca-
lo del 65% («forsecalmierate
dagli sconti»)edel 40 per
l’autunno inverno. «Noi in
questoscenario rischiamo di
avere tra il 16% ed il 21% di ri-
manenzeper il topstore,ma
un puntovendita middle po-
trebbe arrivare al 40%, un in-
dipendente, magari anche un
po’ defilato, al 55%: avere una
rimanenzacosì non permet-
terebbe, se nonapochi, la
possibilità di ritirare la nuova
stagione».

Unnuovocalendario
Gli scenari sul dopo Coronavi-
rus investono ogni ambito
della vita e della economia: la
MitTechnologyReview si è
soffermata sugli effetti a lun-
go termine della pandemia,
immaginando una impenna-
ta della «shut-in economy»,
ovvero l’economia tra iconfi-
ni, intesacome tuttoquello
che è on demand, ordinato da
casa eusufruitoonline. «Il
mondo ècambiato moltevol-
te esta cambiando di nuovo.
Tutti noi dovremo adeguarci a
un nuovo modo di vivere, di
lavorare e di creare nuove re-
lazioni», osservalarivista.
Brunello Cucinelli, da sempre
fautore di un nuovo Umanesi-

mo del mondo e della moda,
ha scrittouna lunga «Lettera
di Primavera» agli operatori
del sistema, in cui ha sottoli-
neatocome «nella sofferenza
di oggic’è anche il bene della
reazione morale che cirende-
rà migliori».
Su questa scia si inserisce la
richiesta di un «pit stop»,co-
me lo definisceTombolini,
conlaaccettazione che «il
modello di crescita infinita
non funziona più, la instant
happiness finisce appunto in
un istanteenoi torniamo
umani: i riticome Met Gala e i
santicome EdwardEnninful
perderanno divalore».
Proprio VogueBusiness è
intervenutosul tema sottoli-

oggi devocapirecome bloc-
carla e cosa bloccare ».
L’idea di prendere una pau-
sa di una stagione,come la se-
rie A, l’Europeoeforse le
Olimpiadi, per la stilista emi-
liana apparecomplessa.
«Tendenzialmente penso che
non sia possibile saltareuna
stagione perché l’essere uma-
no èvestitoinmodo diverso
di stagione in stagione. Ma è
pur vero che lacollezione di
questa primavera estate 2020
all’80%èstata consegnata ai
wholesale eretail che ad oggi
hanno la serranda chiusa e
quindiconmilioni di euro
completamentefermi».
L’emergenza può essere pe-
rò una occasione per ripensa-

IlpresidentedellaCameradeibuyer:


abbiamoenormiinvenduti,


saltiamolecollezioniestivedel2021


diMichelaProietti


«Congeliamotutto


Seimesi esiriparte»


neandocome «i marchi di
lusso si preparano ad affron-
tareenormi problemi di in-
ventario».
La PE 20, che di fatto non è
esistita perché nessuno l’ha
vist aeacquistata, «devedi-
ventarelastagione numero
uno di un nuovo calendario
gregoriano della moda, gene-
rando quello spazio di alme-
no 5 mesi per alleggerire il si-
stema», aggiungeTombolini.
Anche Elisabetta Franchi,
fondatricedell’omonimo
brand, ha parlato pochi giorni
fa ai suoi 2 milioni difollower
su Instagram discutendo di
«decisioni da prendere suco-
me guidarequesta azienda
che fino a ieri andava a mille e

re auna moda più umana.
«Spesso, attraversoisocial,
cercodi farcapire ai mieifol-
lowerche nonètuttooro
quello che luccica. Sarebbe
giusto ripensare la modacon
ritmi più umanielenti, se ci
riflettiamo in una stessa sta-
gione si presentano la Cruise,
la Pre, la Main, poi la Catwalk
ed infine l’Haute Couture. In-
dipendentemente dalle rifles-
sioni che possono nascere dal
Coronavirus mi sentodidire
che sul mercato vengono pre-
sentatedecisamentetroppe
collezioni.Un cliente cheva in
negozioecompra un abitoil
10 di aprile dopo un mese e
mezzosentegià di avereun
abitovecchio addosso».

Ritminuovi
Anche giovani imprenditori si
trovano a ragionare sultema: i
nuovi marchi, meno struttu-
rati dei giganti, chiedono di
rallentare il passo. «Dopo an-
ni di maratone interminabili
— dice MassimilianoFerrari,
fondatoredel marchio MC2
Saint Barth—lamoda do-
vrebbe avere ilcoraggio difer-
marsi per una stagione perca-
pire, per pensarealfuturo,
per dareemantenerevalore
alle proprie creazioni, per
non esserecosì irresponsabi-
le da produrreancora merce
che andrebbe a riempire scaf-
fali giàcolmi. Quando ri-
splenderà il sole la moda ci
stupirà ancora unavolta».
La convinzione che il siste-
ma moda sia in grado di ripar-
tire in fretta è tra leconvinzio-
ni del patron della DieselRen-
zo Rosso, che fa uncontro-
cantoeinvita
all’ottimismo.«In Orientei
nostri negozi sono tutti ria-
perti».Per Tomaso Trussardi,
presidentedel marchio dei
Levriero, il «bestcase» ipotiz-
zabile sono 8 mesi di incasso.
«Marzo, aprile e maggio sono
persi, possiamo ragionare
sullo stimolo all’acquistoin-
dott odai saldi, maconalle
spalle in ognicaso una perdi-
ta, certamente attutita dal so-
stegno del sistema bancario e
governativo». L’idea di ripro-
porre la PE20 per la PE21 è una
delle proposte sul tavolo, per
non intasare il mercato e valo-
rizzare l’esistente. «In passato
abbiamo ricamatodei vecchi
deni meliabbiamo ripropo-
sti, ovviamentedichiarando-
lo», spiega Trussardi. «Ma il
magazzinoècassa, appena
possibile deveesseresmalti-
to:insieme al “ricondiziona-
mento” di una partedella
merce ora nei negozi, si pos-
sono posticipare i saldi di due
mesi e immaginare uno scon-
to minore durante il Black Fri-
day perrecuperareunpo’ di
incasso». Sulla ipotesi di sal-
tarelesfilatedigiugnoean-
daredritti asettembre,con
uomo e donna insieme, ha le
idee molto chiare: «Credo che
genererebbeconfusione e già
a febbraio, in piena emergen-
za, abbiamo dato prova di sa-
per programmareegestire
delle passerelle virtuali».
©RIPRODUZIONERISERVATA

17rubini


Il«connesso»
diterza
generazione

Zittozittocompiecinqueanni:èil
«connesso»diTAGHeuer.Giuntoalla
terzagenerazione,faunamutazionein
pienostileTAG:aggiungeunsecondo
pulsanteecinquequadrantifraiquali
colpiscequellochelotrasformainun
«normale»cronografoCarrera.
Dopodiché(agendosullacoronaesui
duepulsanti)sipossonoazionaretutte
lefunzionidiunorologioconnesso,

compresoilrilevatore(sulfondello)della
frequenzacardiaca,utilizzabileinunione
diunanutritaseriediapp.Varicordato
chementrel’elettronicaèsviluppatacon
l’aiutodiIntel,tuttoilsoftwarenascein
Svizzera.Neèdirettamenteresponsabile
FrédéricArnault(unodeifiglidi
Bernard),ChiefStrategyeDigitalOfficer
diTAGHeuer.NeiconnessiTAGHeuer
restanoinprimopianoalcunelinee

guidadell’orologeriaditradizione.In
particolarelatenutastagnafinoa5
atmosfererealizzataconmateriali
destinatiadurareneltempo.Frédéric
Arnaulthavolutoinsommaribadireche
ilconnessoTAGHeuerappartieneadun
marchiostoricodell’orologeria
tradizionale.Ancheilprezzononèquello
diunnormale«connesso»:1.650euro.
©RIPRODUZIONERISERVATA

diAugustoVeroni


Francesco


Tombolini
Seperuna


stagionedi
fermanoil


campionato
dicalcioe


l’NBA,
perchéla


modanon
accettadi
saltareuna


stagione?


Elisabetta


Franchi


La
primavera/


estate2020
all’80per
cento


èstata
consegnata,


mainegozi
chiusinon


possono
venderla


Tomaso


Trussardi


Marzo,
aprilee


maggio
sonopersi.


Il
magazzino


ècassa,
appena


possibile
deveessere
smaltito


Renzo


Rosso
Ilsistemaè


ingradodi
ripartirein
fretta,io


invitoall’
ottimismo:


inOriente
inostri


negozi
sonotutti


riaperti


Lecollezioni
perquesta
primavera
estateora
neinegozi.
Chiusi.
1 Brunello
Cucinelli
2 Dolce&
Gabbana
3 Elisabetta
Franchi

(^4) Prada
(^5) Alberta
Ferretti
(^6) Giorgio
Armani
(^7) Versace
(^8) Bottega
Veneta
(^9) Valentino

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