8 Sabato 21 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore
Primo Piano Coronavirus
Sport da soli e vicino casa,
chiusi i bar di stazioni e benzinai
Nuova stretta. Misure fino al marzo, possibili altre restrizioni nel prossimo Dpcm, ma le Regioni
continuano le fughe in avanti con le ordinanze. Dallo Sviluppo le direttive per le centrali elettriche
Marzio Bartoloni
Manuela Perrone
ROMA
Divieto di accesso ai parchi e ai giardi-
ni pubblici, attività motoria soltanto
«in prossimità della propria abitazio-
ne», serrata dei bar delle stazioni e
delle pompe di benzina, stop ai viaggi
verso le seconde case nei giorni festivi
e prefestivi. Nessuna restrizione inve-
ce agli uffici pubblici, nessuna chiusu-
ra di attività produttive, nessun au-
mento dell’impiego delle Forze arma-
te come si ipotizzava in origine.
La nuova stretta del Governo è ar-
rivata, ma sotto forma di un’ordi-
nanza firmata ieri sera dal ministro
della Salute, Roberto Speranza, e non
di un decreto del presidente del Con-
siglio. E soprattutto si tratta di un gi-
ro di vite valido solo fino al marzo
e più debole di quello auspicato dalla
Lombardia e in molti casi già deciso
da altre Regioni. Molte quelle che ieri
hanno adottato con loro ordinanze
misure più stringenti del Governo,
un fatto che contribuirà a generare
confusione: la Sicilia chiude i super-
mercati la domenica, il Veneto tutti i
negozi di generi alimentari e la Cam-
pania le attività degli uffici pubblici
(tranne i servizi essenziali) in
Comuni, mentre a Roma scattano i
blocchi stradali per controllare tutti
i veicoli che circolano.
In compenso, altri ministeri si so-
no mossi con propri atti. Dopo il pro-
tocollo sui cantieri del ministero delle
Infrastrutture guidato da Paola De
Micheli si è aggiunto l’altro con le or-
ganizzazioni dei tassisti, che limita a
due i passeggeri, e solo sul sedile po-
steriore. Anche lo Sviluppo economi-
co ha sfornato direttive ai concessio-
nari della distribuzione di energia
elettrica e indicazioni per mantenere
operative le centrali (sulle centrali si
veda anche l’articolo a pag. ).
Ma è naturalmente l’ordinanza fir-
mata in serata da Speranza - che nel
Governo spingeva da subito per misu-
re più restrittive - quella che più impat-
ta sulla vita dei cittadini. Al testo hanno
lavorato i tecnici di Palazzo Chigi e del-
la Salute dopo il via libera accordato
nell’aggiornamento quotidiano tra
Giuseppe Conte, i ministri in prima li-
nea, il capodipartimento della Prote-
zione Civile, Angelo Borrelli, e il com-
missario Domenico Arcuri. Il premier
che ha spinto per una linea più pru-
dente alla luce di un aumento dei con-
trolli ha poi riunito i capidelegazione
dei partiti di maggioranza per fare il
punto. Di fatto, rinviando il Dpcm a ri-
dosso della scadenza delle limitazioni
decise l’ marzo, ovvero il marzo, il
Governo prende tempo. Sia per valuta-
re meglio i tempi della nuova necessa-
ria proroga (se fino a dopo Pasqua o
più in là) sia per soppesare nuove re-
strizioni ribadite ieri dal governatore
lombardo Fontana. Anche il bollettino
di ieri non è stato rassicurante: in un
solo giorno vittime, arrivate a quo-
ta ., . nuovi positivi per un to-
tale di . contagiati.
Preoccupano i nuovi focolai, in
particolare per la tenuta delle terapie
intensive. Lo ha ricordato il ministro
Francesco Boccia annunciando che
oggi sono arrivate a contare . po-
IL NODO ASSUNZIONI
In corsia 5mila rinforzi,
ma i contratti precari
frenano le assunzioni
Sos medici e infermieri. Il governa-
tore della Lombardia Fontana conti-
nua a lanciare appelli disperati e og-
gi aspetta una sessantina di rinforzi
da Cuba da spedire a Crema, mentre
nell’ospedale da campo a Bergamo
andranno i camici bianchi cinesi.
Una ricerca disperata di nuovo per-
sonale sanitario che si misura anche
con il bando straordinario a livello
nazionale per medici da inviare
nelle province lombarde più colpite
e a Piacenza annunciato ieri dal mi-
nistro Francesco Boccia: «È una
chiamata alle armi a tutti i medici
italiani con una risposta che dovrà
avvenire in ore. Sarà creata una
task force della Protezione civile da
utilizzare poi in altre parti del Pae-
se». Al via anche il reclutamento di
medici e infermieri militari.
La carenza di personale sanitario
e la difficoltà a trovare subito delle
forze fresche è un nodo su cui si
stanno cominciando pesantemente
a scontrare diverse Regioni. I pri-
mi rinforzi nelle corsie degli ospe-
dali più colpiti dall’emergenza Co-
vid stanno cominciando ad arri-
vare in questi giorni. Nelle Regioni
più esposte si stanno completando
poco più di . assunzioni, di
queste poco meno di mille sono me-
dici il resto infermieri e operatori
socio sanitari. Ma i numeri soprat-
tutto lì dove i ricoveri si moltiplica-
no potrebbero non bastare e sono
ancora molto lontani dai mila an-
nunciati dal Governo grazie al de-
creto sanità in gazzetta dallo scorso
marzo. Che ha stanziato i fondi per
le assunzioni ma con un dettaglio
non di poco conto: saranno tutte
precarie e senza percorsi di stabiliz-
zazione, come invece era previsto
nelle prime bozze del decreto. In pi-
sta contratti di lavoro autonomo di
mesi (con partita Iva) aperti anche
a pensionati, neo laureati in medici-
na abilitati e giovani medici specia-
lizzandi al quarto e quinto anno. In
alternativa contratti a tempo deter-
minato di un anno che potranno es-
sere valutati in futuri concorsi. Que-
sti gli “incentivi” proposti ai nuovi
rinforzi per andare in una trincea
dove si contano già vittime tra i
medici e . contagiati. E dove
spesso si combatte con mascherine
e dispositivi di sicurezza non idonei.
«Abbiamo bisogno di medici,
speravo che tra le call che avevamo
fatto in questi giorni tra pensionati
e specializzandi ci fosse più risposta
e invece non c’è stata», è l’ammis-
sione del governatore Fontana. In
Lombardia finora sono arrivati
nuovi medici e infermieri, ma è
solo un primo contingente di fronte
al grande fabbisogno di forze nuo-
ve. Anche in Piemonte dove sono
i reclutamenti straordinari (di
cui medici) effettuati l’assessore
alla Salute Luigi Icardi è preoccupa-
to: «Abbiamo fatto le prime assun-
zioni ma avremo bisogno di nuovi
ingressi e speriamo di poter contare
di più sui giovani specializzandi e
pensionati pronti ad andare nei re-
parti più in affanno».
A sollevare la questione dei con-
tratti precari è Carlo Palermo, il se-
gretario di Anaao Assomed, la prin-
cipale sigla degli ospedalieri:
«I contratti usa e getta sono poco
appetibili. Per alcune specialità im-
pegnate in prima linea i colleghi po-
trebbero chiedersi perché devo an-
dare nella mischia per giunta senza
sistemi di protezione disponibili?».
«La soluzione migliore - avverte Pa-
lermo - rimane l’assunzione a tem-
po determinato di anni trasforma-
bile in tempo indeterminato. E sa-
rebbe utile associare una indennità
di biorischio per il ». Palermo
indica anche un modello, quello to-
scano. La Regione infatti sta preve-
dendo tutte assunzioni a tempo in-
determinato o stabilizzabili, come
quelle per i giovani specializzandi:
qui si sono assunti già mila infer-
mieri e si sta attingendo alle gra-
duatorie per medici. In Veneto
già ci sono stati ingressi ( me-
dici) ed è stato aperta una call per
contratti a tempo a cui per ora han-
no risposto medici ( pensio-
nati, neolaureati, specialisti e
specializzandi) e infermieri.
In Liguria le assunzioni finora sono
state , tra queste medici infet-
tivologi e anestesisti. In Friuli già
entrati infermieri mentre è
aperto un bando per assumere me-
dici, come nel Lazio dove sono in ar-
rivo rinforzi. Anche il Sud inizia
a muoversi: la Campania ha annun-
ciato di voler attingere a nuovi
operatori dalle graduatorie , mentre
la Puglia annuncia nuovi in-
gressi sempre dalle graduatorie.
Per il personale sanitario c’è an-
che un rischio cause da non sottova-
lutare. Da qui la proposta di Luca
Franzi presidente di Aiba (l’associa-
zione dei broker italiani) da inserire
in una norma ad hoc: «La nostra
proposta mira a sancire straordina-
riamente che, per tutto il tempo di
durata dello stato d’emergenza da
Covid , la responsabilità di chi
esercita la professione sanitaria e
delle strutture sanitarie pubbliche e
private sia limitata alle sole condot-
te dolose. Non è necessario lo stan-
ziamento di fondi pubblici, è suffi-
ciente una modifica normativa».
—Mar.B.
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Via al bando della Protezione
civile per medici
da inviare in Lombardia
L’EMERGENZA
Il picco. «Non sapremo mai quando sarà il picco, dicono
gli esperti: si parlava ragionevolmente della settimana
prossima o successiva, ma non c'è un dato scientifico.
Ci sono tendenze o valutazioni. Le misure finora hanno
dato risultati:». Così il commissario Angelo Borrelli
I CONTAGI DI IERI
Tanti sono i nuovi contagiati di ieri. Le vittime sono state
invece 627
LA REGIONE PIÙ COLPITA
Fontana e i sindaci lombardi: misure più dure
In una lettera la richiesta
di vietare gli sport all’aperto,
anche praticati da singoli
Sara Monaci
MILANO
Per la Regione Lombardia si poteva
fare ancora di più contro il contagio
da coronavirus, ma a differenza di al-
tri territori non ha voluto muoversi
da sola con un’ordinanza propria,
sulla scia di un ordine sparso che nei
giorni scorsi ha caratterizzato altre
realtà (come il Piemonte e l’Emilia
Romagna).
La lettera al governo
Il governatore Attilio Fontana ha però
presentato al governo una serie di ri-
chieste, condivise con i sindaci regio-
nali e con l’Anci Lombardia, per arri-
vare ad un’ulteriore stretta attraverso
un eventuale nuovo Dpcm, che pro-
lunghi quello che scadrà il marzo
(anche se adesso c’è anche l’ordinan-
za di ieri del ministero della Salute).
Le richieste inviate al premier Giu-
seppe Conte, da lasciare in vigore fino
al aprile, sono: sospensione delle
attività degli uffici pubblici, a parte i
servizi essenziali; sospensione di tut-
ti i mercati settimanali scoperti citta-
dini; sospensione di attività inerenti
i servizi alla persona (anche tabaccai,
oltre che barbieri e estetisti); chiusura
degli studi professionali salvo quelli
relativi ai servizi indifferibili; stop ai
cantieri; chiusura dei distributori au-
tomatici di bevande e alimenti; divie-
to di praticare sport all’aperto, anche
singolarmente. Negli altri luoghi co-
me edicole, supermercati e farmacie
dovrà essere ancora garantita la di-
stanza di sicurezza.
Il governatore Attilio Fontana ha
chiesto anche una valutazione delle
filiere produttive non indispensabili.
Sul trasporto è invece rimasto ir-
risolto il braccio di ferro tra Regione
e Comune di Milano. Per l’assessore
al Welfare Giulio Gallera si dovreb-
bero bloccare anche metro e tram, e
chi deve andare a lavorare si dovreb-
be organizzare autonomamente,
mentre per Palazzo Marino è neces-
sario garantire un flusso dei mezzi
almeno pari al % della program-
mazione normale, soprattutto al
mattino, per evitare il paradosso de-
gli assembramenti. Cosa visibile lo
scorso lunedì sulla metropolitana tra
le , e le ,. Quindi al momento
lo stop al tpl milanese non ci sarà.
Milano sotto la lente
L’attenzione della Regione si concen-
trerà nei prossimi giorni sull’anda-
mento del contagio a Milano. Il capo-
luogo è ritenuto una sorta di poten-
ziale polveriera. Per ora i contagi cre-
scono ma non in modo esponenziale,
e la situazione non può degenerare.
«Milano è stata preservata, però i nu-
meri stanno crescendo in maniera
evidente: sono raddoppiati i positivi
al Covid- da a , quindi que-
sto ci preoccupa. L’unico strumento
è rimanere in casa», ha detto Gallera.
Nella regione Lombardia il nu-
mero di cittadini positivi al corona-
virus è salito a quota ., con un
aumento di .. Le persone rico-
verate sono . (+) mentre
quelle in terapia intensiva sono
. (+).
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Speranza. La
nuova stretta è
arrivata con
un’ordinanza
firmata dal
ministro della
Salute Roberto
Speranza. Palazzo
Chigi alla fine si è
rifiutato di
intervenire con un
nuovo Dpcm
Misure più
severe. Il
presidente della
Lombardia Attilio
Fontana ha
presentato al
governo una serie
di richieste per
arrivare a
un’ulteriore
stretta attraverso
un eventuale
nuovo Dpcm
sti letto. Ma il ministro ha anche chie-
sto alle Regioni di «non fare ordinan-
ze singole perché non incidono se non
sono omogeneizzate con le indicazio-
ni dello Stato» e di «aspettare il gover-
no». Ora «quelloche conta è quanti
posti di terapia intensiva vengono
aperti ogni giorno», ha detto Boccia.
Che ieri ha anche assicurato sulle ma-
scherine per il personale sanitario: «
Dal - marzo non mancheranno
più, grazie all’impegno straordinario
del ministro Di Maio per reperirli in
tutto il mondo». Ieri il commissario
Arcuri ha anche requisito un farmaco,
necessario per sedare i pazienti in te-
rapia intensiva, che stava per essere
esportato da un’azienda che lo produ-
ce in Lombardia.
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MEDICI
DECEDUTI
Tanti sono i
medici morti
dopo aver
contratto il
Coronavirus in
corsia. I medici
contagiati sono
invece ad oggi
ben 3359
In prima linea.
Le Regioni sono
alle prese con il
reclutamento
straordinario di
medici per
affrontare
l’emergenza
coronavirus
IMAGOECONOMICA
Massimo Bergami*
Giovanni Leone**
A
seguito delle misure di conte-
nimento del contagio (DPCM
e marzo ), riguardan-
ti lo spostamento delle perso-
ne dalle proprie abitazioni senza una
valida ragione, quasi . individui
sono stati denunciati per inosservanza
di un provvedimento dell'Autorità e
alcune migliaia per false dichiarazioni
o per procurata epidemia colposa. Se si
prescinde da questi ultimi, per soffer-
marsi sui primi, che rappresentano il
gruppo più numeroso, non è difficile
immaginare che nelle prossime
settimane il numero possa anche
raddoppiare. L'articolo del codice
penale prevede che questo reato sia
punibile con l'arresto fino a tre mesi o
con l'ammenda fino a euro. Que-
ste sanzioni, tuttavia, saranno commi-
nabili solo all'esito di processi penali,
che avranno costi notevolmente più
elevati delle ammende previste, oltre a
prefigurare enormi aggravi organiz-
zativi per procure e tribunali. Pene
incerte, differite nel tempo e costi per
la collettività.
Il rispetto dell'obbligo di non
spostarsi dalle abitazioni, se non
quando consentito e comunque
indispensabile, resta un problema e
apparentemente queste sanzioni non
riescono a scoraggiare chi non com-
prende l'importanza di osservare le
norme per sconfiggere una malattia
contagiosissima, la cui diffusione
dipende in larga misura dai compor-
tamenti di ogni singolo individuo.
Perché, limitatamente al divieto di
spostamento, non scegliere una
strada differente e puntare sull'effica-
cia immediata e ben più significativa
delle sanzioni? L'introduzione di uno
specifico illecito amministrativo,
munito di una sanzione pecuniaria di
effettiva capacità di deterrenza, po-
trebbe rappresentare un modo per
dissuadere i più coriacei che continua-
no ad uscire con i pretesti più diversi.
Alle persone che non rispettano
l'obbligo di non circolare potrebbe
essere contestata una contravvenzio-
ne dalle forze dell'ordine di importo
molto più significativo, ad esempio
. euro. A questo punto, ai con-
travventori resterebbe solo la possibi-
lità di pagare, eventualmente avvalen-
dosi del beneficio per i versamenti
effettuati entro giorni, ovvero di
ricorrere al giudice civile entro
giorni con motivazioni oggettive,
proprio come avviene nel caso di
contravvenzioni al codice della strada.
Il che comporterebbe, oltre all'aggra-
vio del costo di un processo per spese
legali, anche il pagamento dell'intero
importo, delle spese ed interessi in
caso di rigetto del ricorso.
Gli italiani sono tradizionalmente
molto sensibili ai provvedimenti che
toccano il proprio portafoglio e l'im-
minenza delle conseguenze pecunia-
rie potrebbe scoraggiare chi ancora
non si adegua alle norme per senso
civico. L'inserimento di questa norma
in un prossimo decreto legge, imme-
diatamente operativo, da convertire
successivamente in legge, renderebbe
questo sistema sanzionatorio tale da
scoraggiare coloro che non si rendono
conto delle centinaia di vite umane
colpite dal virus.
Evidentemente gli altri reati (false
dichiarazioni, procurata epidemia
colposa, ecc.) devono restare punibili
penalmente, ma l'amministrazione
giudiziaria non si vedrebbe piombare
addosso un numero abnorme di
procedimenti, andando ad aggravare
situazioni già molto complicate dal
punto di vista organizzativo. E per
dirla tutta, se qualche furbetto pen-
sasse che tutto finirà in una bolla di
sapone, inizierebbe a pagare subito.
- Università di Bologna
** Università degli Studi di Napoli Federico II
L’ANALISI
La sanzione più efficace è quella pecuniaria:
basta puntare su una multa da 3mila euro
SPAZI VERDI
Stop accesso
a parchi e giardini
I NUOVI DIVIETI NELL’ORDINANZA DEL MINISTRO DELLA SALUTE
Aree gioco off limits
L'ordinanza stabilisce
che «è vietato l'accesso
del pubblico ai parchi,
alle ville, alle aree gioco
e ai giardini pubblici»
ATTIVITÀ MOTORIA
Sport solo da soli
e vicino casa
I paletti all’attività fisica fuori
Si può svolgere individualmente
attività motoria nei pressi della
propria abitazione, purché nel
rispetto della distanza di almeno
un metro da ogni altra persona
MARE O MONTAGNA
No a spostamenti
verso seconde case
La stretta fino al 25 marzo
Stop a spostamenti verso
seconde case nei festivi e
anche nei prefestivi.
Le nuove regole valgono per
ora dal 21 al 25 marzo.
Farmaci
sequestrati. Il
commissario
straordinario
all’emergenza
Domenico Arcuri
ha disposto ieri la
requisizione di un
farmaco ritenuto
essenziale per
l’emergenza
Covid 19 che
un’azienda
italiana stava per
esportare
all’estero dalla
Lombardia.