CorrieredellaSera Mercoledì8Aprile2020 21
nuanteedivertente, appena
starà meglio.Unavolta fuori,
molte sfide lo aspettano. Que-
sto nuovo passaggio di una vi-
ta spericolata, tuttavia, lo aiu-
terà.Perchérenderà chiaroa
tutti che BoJo è, nella sua cla-
morosa imperfezione, uma-
no: prova, riprova, sbaglia, pa-
ga per i suoi sbagli.Potrebbe
modificarel’atteggiamento
reciprocotraRegnoUnitoe
Unione europea. Certamente
le scadenze si allungheranno,
el’aiutoreciprocononverrà
dimenticato (il National Heal-
th Service ha bisogno di pro-
fessionisti europei,ec’è un
italiano tra i medici che cura-
no il primo ministro).
Forza BoJo. Questo non è il
momento dei giudizi politici.
Questoèiltempo della vici-
nanzaedellacompassione.
Unafrase che BorisJohnson
liquiderebbecon una battuta.
Poi guarderebbe in basso, per
nasconderelacommozione.
Perché un inglese,certecose,
preferisce non farlevedere.
©RIPRODUZIONERISERVATA
SchoolofPoliticalStudies di
Lena Nemirovskayainvitava
europeieamericani per par-
laredidemocraziaagiovani
sindaciepolitici provenienti
da tutta la Russia. Boris era
svogliato, da principio: l’edifi-
cio post sovietico lo deprime-
va.Poi, improvvisamente,s’è
svegliato: la situazione surre-
ale, ha deciso, gli piaceva. Di-
battiti e brindisi, divani sinte-
ticiedeputatesiberiane: Bo-
ris haconquistato tutti.
Ve nt’anni dopo, BorisJohn-
sonèalStThomas’Hospital
di là dal fiume,ottocento me-
tri dal suo ufficio in Downing
Street. Sarà un pazienteeste-
BorisJohnson è un giorna-
lista di professione, abbiamo
alcuni amicicomuni. Ama
l’Italia e la storia diRoma, par-
la latino (con un accento biz-
zarro). Ci siamo anche incon-
trati, un paio divolte. Ricor-
do, nel luglio 2000, tre giorni
passati insiemeaGalitzyno,
vicino Mosca. La Moscow
anche tra gli avversari.Èuna
simpatia istintivaestudiata,
come moltecose inglesi.
Alexander Boris de Pfeffel
Johnson—ascendenzetur-
che etedesche,capelli fumet-
tistici, intuizioneformidabile
—èunprodottodell’ upper
class edelle migliori scuole
britanniche: EtoneOxford
formano menti, non studenti.
La goffaggine elegantemente
calcolata; lacapacità di risul-
taregraditi in ogni ambiente;
l’understatementcome filo-
sofia; laforza dei princìpi,
quando serve; o la strabiliante
assenza dei medesimi, se è
necessario.
SEGUEDALLAPRIMA
L
avicenda è, insieme,
drammaticaestrabi-
liante. Se uno sceneg-
giatore, cinque anni
fa, avesse immagina-
tola sua parabola, sarebbe
statoderiso: trama implausi-
bile, troppa fantasia.
Giornalista turbolento, par-
lamentaredistratto, sindaco
di Londra aperta al mondo,
leader pro Brexit inextremis,
ministrodegli Esteri svoglia-
to,primo ministroincerto,
candidatoforte, vincitore
elettorale in dicembre, il 31
gennaio 2020conducefinal-
menteilRegnoUnitofuori
dall’Unione europea, tra luci e
proclami. In perfettacoinci-
denza, arrivailcoronavirus,
che se ne frega delle frontiere.
Boris J,fedele al suo stile, lo
sottovaluta, alterna uscite sar-
castiche e propositi churchil-
liani.Poi capisce: allora chiu-
de, organizza, rassicura, inco-
raggia. Il 27 marzos’ammala
— primocapo di governo oc-
cidentale—sirinchiude in
una stanza a 10 DowningStre-
et, minimizza. Lunedì lacorsa
in ospedale, laterapia intensi-
va.
Questa progressione incre-
dibile — lo sappiamo — ère-
ale. Tuttavia chi sceglie un
momentocome questoper
regolareconti politici non
mostra solo insensibilità, ma
stoltezza. Purtroppo gli stolti
al mondo sono numerosi:
Twitter, da giorni,èunflori-
legio di crudeltàverso l’illu-
stremalato. Incoraggia però
la risposta della grande mag-
gioranza, dentro e fuori dalla
Gran Bretagna:forza Boris,
senza se e senza ma.
In questareazione nonc’è
soltanto la prova che l’umani-
tà non è passata di moda. C’è
anche la dimostrazione della
simpatia che l’uomo suscita,
REGNO UNITO
Premier in terapia intensiva. Ma «niente polmonite»
Il sostituto Raab senza pieni poterielunedìscade
il «lockdown»:iministri sono su fronti opposti
Johnson «stabile», il Paese smarrito
Governo diviso sulle prossime mosse
DALNOSTROCORRISPONDENTE
LONDRABorisJohnson ha pas-
sato una seconda notte inte-
rapia intensiva. Le suecondi-
zioni sono «stabili»: gli viene
somministratoossigeno per
aiutarlo arespirare ma non è
attaccatoalventilatorenéè
statocolpito da polmonite.
Macol premier in ospedale,
chièdavveroaltimone della
Gran Bretagna? Nessuno e
tutti: perché èveroche il mi-
nistrodegli Esteri, Dominic
Raab, sta sostituendo in que-
steoreBoris «laddoveène-
cessario»: ma Raab è solo un
primus inter pares rispetto
agli altri ministri del governo,
non ha i poteri del premier e
non ha facoltà di prendere de-
cisioni da solo.Econimini-
stri divisi sulla strategia per
affrontareilcoronavirus, la
Gran Bretagna rischia di ap-
parire alla deriva.
Il problemaèche qui non
c’èunacostituzione scritta: e
incasi come questi si naviga a
vista. Addirittura, quando Bo-
ris sièammalato,c’era stata
confusione su chi dovesse far-
ne leveci,conMichael Gove,
che guida la macchina ammi-
nistrativa del governo, che so-
stenevadidover esserelui a
subentrare. Alla fine ètoccato
a Raab, ma inrealtà le prero-
gative del premier sono spal-
mate fra ivari ministri e dun-
que le decisioni dovranno es-
serecollegiali.
E qui sta il dilemma.Perché
l’esecutivoèdiviso sucome
procederedifrontealla pan-
demia: da un latoc’è il mini-
strodella Sanità, Matt Han-
cock, che non vuole passare
alla storiacome quello che ha
provocatocentinaia di miglia-
ia di morti; dall’altroc’è ilcan-
cellieredello Scacchiere(os-
sia il ministrodelTesoro),
Rishi Sunak, che non vuole
presiedereall’affondamento
dell’economia. Ma una deci-
sione dovrà essere presa pre-
sto, perché lunedì scade il
« lockdown »: chi si assumerà
laresponsabilità di prolun-
garlo,eper quantotempo? E
chivorrà avviare la riapertura
delPaese, di cui ormai si di-
scutevaconcretamente? Sen-
za l’autorità di Boris, il rischio
è l’inazione.
EseJohnson non dovesse
rimettersi presto, si porrà il
problema di sostituirlo. Il go-
verno (eforse il gruppo parla-
mentareconservatore) do-
vranno nominare un premier
ad interim : e non è detto che
sia automaticamenteRaab.
Dopo di che, si dovrebbe svol-
gereunacorsa per la leader-
ship all’interno del partito
conservatoreper eleggereun
nuovocapo. Ma uno scenario
simile, in piena pandemia, as-
somiglia piuttosto a un incu-
bo.
LuigiIppolito
©RIPRODUZIONERISERVATA
Primopiano L’emergenzasanitaria
Chiè
●Ilministro
degliEsteri,
DominicRaab,
46anni,sta
sostituendo
almomento
ilpremier
Ilritratto
diBeppeSevergnini
Anche inemici tifano Boris
Il politico guascone
(con il mito di Churchill)
La suaèuna simpatia «inglese», istintivaestudiata
Senzafrontiere
Proprioquandoaveva
compiutolasua
missioneconlaBrexit
èarrivatoilvirus
Paradossi
Il leader anti Ue
curato dal team
internazionale
T
ra i luminari che si
stanno occupando
del premier Boris
Johnson all’ospedale diSt
Thomas’ di Londrac’è
(almeno) un italiano: è
Luigi Camporota, uno dei
massimi esperti di
medicina diterapia
intensiva e difficoltà
respiratorie. È un’ironia
che l’uomo che havoluto
la Brexit a ognicosto sia
oggi nelle mani di una
squadra internazionale,
con infermieri e medici
provenienti da tutto il
mondo. Il 5,5% degli
operatori sanitari del
Regno arriva dall’Ue,
mentre il 13% si definisce
straniero. I primi due
medici a morire di Covid-
19 in Gran Bretagna erano
arrivati dal Sudan.
P.D.C.
●
Ilpremier
BORIS JOHNSON
Alexander Boris de Pfeffel
Johnson, 55 anni, leader
del partitoconservatore, è
il premier delRegnoUnito
da luglio 2019. Già sindaco
di Londra (2008-2018) e
ministro degli Esteri, ha
condotto ilPaese alla
Brexit negli ultimi mesi
AffettoUnalondinese,perlestradedelcentroinsolitamentevuote,portauncartelloconl’hashtag«pregateperBoris»
786
Levittime
delCovid19
nellagiornata
diieriinGran
Bretagna:
unaquota
recordche
portaimorti
delPaesea
6.100