Corriere della Sera - 08.04.2020

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CorrieredellaSera Mercoledì8Aprile2020 33


Cronache


Ingiustadetenzione,Contradarisarcito a88anni


LoStatoglidovrà667milaeuro:l’ex007finìincarcereaccusatodiavertraditoilpoolantimafia


PALERMODopo 28 anni dical-
vario giudiziario e 8 dicarcere
arriva una sentenza della Cor-
te di appello diPalermo che
condanna loStatoitaliano a
risarcireper ingiusta deten-
zionecon 667 mila euro Bru-
no Contrada, lo 007 del Sisde
additato nel 1992 dalla Procu-
ra di Giancarlo Casellicome il
traditore del pool antimafia di
Falcone e Borsellino. Ma i giu-
dici siciliani ci sono arrivati
ieri applicando unverdetto
della Corte europea dei diritti
dell’uomo (Cedu) che aveva
giàcancellatodue anni fa la
condanna per unreatoal-
l’epoca non ben specificato, il
«concorso esterno».
Al di là delle inevitabili di-

squisizioni giuridiche,resta
lo smaccoper un apparato
giudiziario chevede franare la
tesi accusatoria sul presunto
infido protagonista annidato
prima alla Mobile diPalermo,
poicome numerotredel Si-
sde,vecchia sigla del servizio
segreto.
A quasi 89 anni, incerto nel
passo, rimasto solo nellacasa
popolareoltrelacirconvalla-
zione diPalermo, Contrada
sussurra che i soldi gli servo-
no a poco: «È stata unavera e
propria persecuzione matura-
ta senza prove... Occorrerebbe
una riparazione impossibile,
quella dei danni morali esi-
stenziali, per mia moglie che
di questoèmorta, perifigli,

per lacarriera, per l’immagi-
ne, quella mia, quella dello
Stato...».
Ovviamentesoddisfattoil
suo avvocato,Stefano Giorda-
no, figlio del giudiceche ha
presieduto il primo maxi pro-

cesso alla mafia, affiancato da
Piero Grasso: «Unacosa ècer-
ta dopo questesentenzedi
StrasburgoePalermo: il dot-
tor Contrada non potevaesse-
reprocessato». Ma annuncia
un ricorso in CortediCassa-
zione.Perché ritiene insuffi-
ciente la somma riconosciuta:
«Avevamo chiesto 3 milioni di
euro e insisteremo su questo.
Anche se la Procura generale
guidata daRoberto Scarpina-
to dovesse ricorrere a suavol-
ta».
Equestaèun’ipotesi alla
quale stanno già lavorando in
Procura generale. Come acca-
de per un’altrarecentesen-
tenza che ha sfarinatoqual-
cheteorema degli anni No-

vanta, la doppia assoluzione
di CalogeroMannino. Anche
l’exministro arrestato e accu-
sato di essere stato vicino alla
mafiaèadesso ritenutovitti-
ma di un groviglio giudiziario
chevaavanti daventicinque
anni. Il groviglio della presun-
ta trattativaStato-mafiacon
un processo in appello ancora
incorsoeunaltroarenatosi
propriocon la sentenza Man-
nino che ha finito per bollare
questooscuronegoziatoco-
me «unaremota illazione».
Partite aperte. Con la Procura
generale pronta ai ricorsi per
rilanciarelatesi delle «com-
plicità esterne».
FeliceCavallaro
©RIPRODUZIONERISERVATA

Chiè


●Bruno
Contrada,nato
aNapoli88
annifa,èstato
numerotredel
Sisdeecapo
dellaMobile
diPalermo

●Arrestato
nel1992
perconcorso
esternoalla
mafia,nel2017
laCassazione
harevocato
laprecedente
condanna

Unannofa
BrunoContra-
da,88anni,
inunafotodel
5aprile2019
aCaltanissetta
(Ansa)

È


troppo parlaredi
«tortura» peridete-
nuti ammassati nelle
galerestrapiene in
questitempi di Co-
vid-19? No, ha rispostoieri il
Segretario generale del Consi-
glio d’Europa, MarijaPejcino-
vic Buric. Che presentando il
nuovoReport 2019 sulla po-
polazionecarceraria europea
ha ripreso la «recente Dichia-
razione dei principi emessa
dal Comitato per la prevenzio-
ne dellatortura». Documento
che, citando la chiusura dei
penitenziariaogni visita
esterna, riconosceva giorni fa
l’«imperativo di agirecon fer-
mezza»contro il virus, ma ri-
cordava«la natura assoluta
del divieto ditortura e tratta-
menti disumani».
Unappello che, ripreso dal-
la Buric, è netto: «Le ammini-
strazioni penitenziarie e tutte
le autoritàcompetenti do-
vrebbero sforzarsi di ricorrere
ad alternative rispetto alla pri-
vazione della libertà, in parti-
colare in situazioni di sovraf-
follamento e adottare tutte le
misurepossibili per proteg-
gere sia la popolazionecarce-
raria sia il personalecarcera-
rio».Parole inequivocabili.
Particolarmentedureper
l’Italia, perché accompagnate
appunto dal rapporto sulla si-
tuazione deivari paesi. Quin-
dici dei quali risultano avere
più di 100 detenuti per 100 po-
sti.Einquali «il sovraffolla-
mento è stato particolarmen-
te grave»? In Turchia (123), in
Belgio (121)einItalia (119).
Controuna mediacontinen-
tale di 89,5 detenuti ogni 100
posti. Ma non basta: se l’età
media deicarcerati è di tren-
tacinque anni, da noi la popo-
lazionereclusaènettamente
più matura: «Le amministra-
zionicarcerarieconilmag-
gior numero di detenuti di età
pari o superiore a 65 anni era-
no Turchia (3.521 detenuti),
RegnoUnito(Inghilterra e
Galles, 2.995), Russia (2.895),
Italia (2.247). Quarto posto.
Nessuno stupore. Ancora
ieri mattina LuigiFerrarella,
che da giorni racconta sul
Corriere le difficoltà dei nostri
penitenziari, giàcondannati
piùvolte dall’Europa, scriveva
che dopo il decesso dell’an-
ziano detenutosiciliano «la

te un po’ sfoltitenell’ultimo
mese, grazie al buon senso
più chearegole farraginose,
da 61.235a57.137 detenuti.
Per almeno unterzo maicon-
dannati definitivamente
quindi in attesa di giudizio.
Magari innocenti. I posti però
restano 47.482. Quelli sono. E
ha buone ragioni l’avvocato
SalvatoreStaiano, espertodi
diritto penale e penitenziario,
asfogarsiconLaura Caroleo
de l’Inkiesta.it sugli spazi im-
possibili: «Non si possono
stabilire distanze di un metro
in celle di tre metri per tre se
al lorointerno sonorecluse
quattropersone». Risultato?
Massima esposizione al ri-
schio e «una assoluta destrut-
turazione psicologica:idete-
nuti si sentono abbandonati e
vinti». Non dicevaforse Cesa-
reBeccaria che «le pene che
oltrepassano la necessità di
conservareildepositodella
salute pubblica sono ingiuste
di lor natura»?
La Cassa delle Ammende,

un istituto del ministero della
Giustizia che raccoglie i soldi
dellevarie sanzioni per desti-
narli a progetticome il «rein-
serimentosocio-lavorativo
delle persone in misura alter-
nativa alla detenzione»,cassa
oggi guidata da Gherardo Co-
lombo, ha appena deciso di
spendere 5 milioni per «favo-
rire l’accesso alle misurenon
detentivepercoloroche pur
avendoneirequisiti giuridici
non vi possono accedereper
la mancanza di un domicilio
idoneo».Percapirci: secon-
trolapandemia dicoronavi-
rus devi stare acasa,come di-
cela legge,come puoi essere
scarceratoseunacasa dove
stare nonce l’hai?
Messo alle strette dall’affol-
lamentocarcerario,come ri-
cordanoiradicali Maurizio
Turcoe IreneTesta, anche «il
ReMohammed del Marocco
ha accordato la grazia a 5.654
detenuti». E la Bbc anticipava
domenicaunpiano di Boris
Johnson, prima del suo rico-

vero in terapia intensiva, per il
rilascio di circa 4.000 detenuti
(nessuno incella per crimini
violenti) dai penitenziari del-
l’Inghilterra e del Galles. Mos-
sa obbligata.Tantopiù dopo
la scoperta diottantottocon-
tagiati dal Covid-19 nelle pri-
gioni delRegnoUnito.
Sultema,com’è noto, batte
e ribatte da giorniPapa Fran-
cesco. L’altra mattina, nel-
l’omelia a Santa Marta, ha in-
sistito: «Vorrei che oggi pre-
gassimo per il problema del
sovraffollamentodellecarce-
ri. Dovec’èsovraffollamento,
tanta gentelì, c’èilpericolo
che questa pandemia finisca
in unacalamità grave. Pre-
ghiamo per iresponsabili,co-
loroche devono prenderele
decisioni, perché trovino la
strada giusta e creativa per ri-
solvere il problema». Dopo di
che ha affidatoaimessaggi

dei detenuti delcarceredi Pa-
dovale meditazioni per la via
crucis divenerdì. Serviranno
a sbloccarele cose?
Il report 2019 del Consiglio
d’Europa sullecarceri conti-
nentalicontiene però, oltre al
tema scottante del sovraffolla-
mento, altri dati che sarebbe
un peccatoignorare. Su tutti
la conferma di uno squilibrio
tuttoitaliano, traidetenuti
per crimini che hannoache
farecon la droga e quelli finiti
dentroperreati economici e
finanziari.
Il più clamorosoèilcon-
frontocon la Germania: 6.551
spacciatori incella nei peni-
tenziaritedeschi, 12.760 in
quelli italiani. Il doppio. Sul
fronteoppostoi«colletti
bianchi» finiti in prigione nel
paese di Angela Merkel sono
5.865 (pocomeno dei pu-
sher), quelli ospitati dai no-
stri istituti di pena 351. Dicias-
settevoltedimeno. Certo,
nonèuna novità: il dossier
«Space» curatoaStrasburgo
da Marcelo F. Aebi e Mélanie
M. Tiago lo ripete anno dopo
anno. Ma ogni anno ci strap-
pa un sospiro: ancora?
©RIPRODUZIONERISERVATA

diGianAntonioStella



Laparola


CONSIGLIOD’EUROPA


Il Consiglio d’Europa,fondato il 5 maggio
1949 con il Trattato di Londra,conta 47
Stati membri. Con sede aStrasburgo, è un
organismo estraneo all’Unione europea.
Tra i suoicompiti ci sono: la promozione
della democrazia, dei diritti umani,
dell’identità culturale europea e della
ricerca di soluzioni ai problemi sociali
in Europa

ILRAPPORTO NOIEL’EUROPA


L’Italiadellecelleaffollate


haildoppiodipusherreclusi


rispettoallaGermania


morte di un medico peniten-
ziario delcarcereCanton
Mombello a Brescia, Salvatore
Ingiulla, quarta vittima nelle
carceri italiane dopo uncolle-
gaedue agenti penitenziari,
scala un altrogradino nel-
l’emergenza Covid-19 (37 de-
tenuti positivicome 158 agen-
ti e5funzionari) innestatasi
sul sovraffollamento».
Certo, le presenze sono sta-

Ilreport


●Ilrapporto
2019del
Consiglio
d’Europa
fotografala
situazionedella
popolazione
carcerarianegli
statimembri

●Trainodi
affrontati:
icasiditortura
eilsovraffolla-
mento

●Sono
quindicigliStati
conpiù100
detenutiper
100posti.
Lamedia
continentaleè
di89,5detenuti
per100posti,
inItalia
sono119

57.137


idetenuti
ospitatinellecarceriitaliane,alladatadi
ieri,,secondoilDap

Ilconfronto
Abbiamo119detenuti
ogni100posti:solo
laTurchiaeilBelgio
fannopeggiodinoi
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