Il Sole 24 Ore - 08.04.2020

(Nora) #1

Il Sole 24 Ore Mercoledì 8 Aprile 2020 21


Finanza & Mercati


«Il risparmio non va tassato


ma avvicinato all’economia»


«L’ospedale a Fiera Milano


dimostra le capacità


organizzative dell’Italia»


Alessandro Graziani


«L


a crisi sanitaria ed eco-


nomica indotta dal
Coronavirus è deva-

stante e avrà conse-


guenze che purtroppo dureranno a
lungo. Tra le tante lezioni di cui tene-

re conto per il rilancio del nostro Pae-


se, pensiamo alla rapidità con cui è
stato allestito l’ospedale alla Fiera di

Milano. È un indicatore delle grandi


capacità organizzative e imprendito-
riali che esistono in Italia e che osser-

viamo, quasi con meraviglia, nelle fa-


si di emergenza. Ma è anche il segnale
che la rapida ricostruzione del Paese

può avvenire solo se si allentano i vin-


coli della burocrazia. In tempi ordina-
ri, la costruzione di un nuovo ospeda-

le avrebbe richiesto anni e mille per-


messi». Francesco Gianni è uno dei
più noti avvocati d’affari d’Italia.

Partner fondatore dello studio legale


Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli &
Partners, in questi giorni è al lavoro

soprattutto su una serie di finanzia-


menti bancari d’urgenza alle imprese.
La liquidità, per il momento, è la

priorità che serve a tamponare la fase


di emergenza. Ma il crollo senza pre-
cedenti del Pil impone di pensare a

una vera e propria ricostruzione del
Paese. «La crisi attuale non ha prece-

denti - commenta Gianni - ma può


essere l’occasione per far ripartire su
basi nuove l’Italia. Serve un piano

straordinario di azione che punti su
progetti a lungo termine. Anche chi,

come me, è di cultura liberale am-


mette che in questa fase lo Stato deve
intervenire. Ma deve farlo con lungi-

miranza, penso principalmente at-


traverso investimenti nelle infra-
strutture e nella scuola. Non solo per

tamponare emergenze finanziarie».


Oltre agli investimenti diretti, che
oggi sono indispensabili, «lo Stato

deve creare gli strumenti giuridici


perché l’attività economica riprenda
velocemente con criteri nuovi. Lo

sveltimento della burocrazia, innan-


zitutto, ma anche una significativa
riduzione dei tempi della giustizia

amministrativa. E una seria lotta al-


l’evasione fiscale».
Lo Stato dovrà investire ma per

farlo aumenterà il debito pubblico,


che è già su livelli difficili da sostene-
re. E che poi andrà ripagato, tanto che

già emergono proposte di ridurlo con


interventi straordinari di tasse sui pa-
trimoni o con un condono fiscale. Che

ne pensa? «Il modo migliore per ri-
durre il rapporto tra debito e Pil è

quello di creare le condizioni per una


forte e duratura crescita dell’econo-
mia. Quanto al condono è una misura

ingiusta, che mi ripugna concettual-


mente, sono contrarissimo. La patri-
moniale? Dobbiamo allargare il nu-

mero dei contribuenti, non aumenta-


re la pressione su chi già paga le tasse.
Le tasse semmai vanno ridotte, fa-

cendole pagare a tutti con un serio


piano di lotta all’evasione».
Un Paese di pochi capitalisti con

pochi capitali, per i nuovi investimen-


ti può dunque contare solo sui nuovi
debiti che dovrà fare lo Stato? «L’Italia

può contare su una grande ricchezza


privata. Invece di pensare a tassarla,
bisogna creare le condizioni e gli

strumenti perché una parte di questi


risparmi - a partire da quelli ammini-
strati nel lungo termine da casse pre-

videnziali e fondi pensione - investa-


no nell’economia reale. O con nuove
disposizioni regolamentari, come

può avvenire estendendo l’attività dei


Pir, e/o con incentivi fiscali che favo-


riscano l’investimento di lungo ter-
mine in aziende italiane quotate e

non quotate».


Tra i provvedimenti di emergenza
che il Governo si appresta a varare c’è

anche l’estensione del golden power.


E, a giudicare dall’acquisto di una se-
rie di pacchetti azionari, sembra deli-

nearsi una riedizione dei patti di sin-


dacato a tutela degli assetti proprieta-
ri. Si torna a un capitalismo nazionale

chiuso in sé stesso? «Culturalmente,


sono e resto a favore della libertà di
movimento dei capitali. Ma è eviden-

te che in questa fase lo Stato deve in-


tervenire a difesa delle imprese stra-
tegiche per tutelare filiere industriali

che sono indispensabili per l’occupa-


zione e per mantenere in Italia i centri
decisionali. Quanto ai patti di sinda-

cato, possono essere uno strumento


per dare stabilità all’azionariato delle
società quotate in questa fase di

emergenza; l’importante è preserva-
re i meccanismi che consentano ai

componenti dei patti di uscirne facil-


mente per tutelare la libertà decisio-
nale dei contraenti».

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Avvocato d’affari. Francesco Gianni


IMAGOECONOMICA

FIERE


Ieg, l’utile nel 2019


sale a 12,6 milioni


Si è chiuso con ricavi totali a


quota , milioni di euro, in


crescita dell’,%, rispetto ai
, milioni dell'anno

precedente, l’esercizio  di


Italian Exhibition Group, società
quotata a Piazza Affari, nata dalla

fusione della fiere di Rimini e


Vicenza. Quanto al risultato netto
del gruppo, questo ha raggiunto

quota , milioni di euro, in
aumento del ,% rispetto ai ,

milioni di euro dello scorso


esercizio. Ilp atrimonio netto
consolidato è , milioni di

euro rispetto ai , milioni del


 dicembre .


MEDIOLANUM


Raccolta netta marzo


a 1,37 miliardi


A mrazo Banca Mediolanum ha


registrato una raccolta netta pari
a , miliardi di euro, grazie alla

promozione sul nuovo conto


corrente. La componente legata
al gestito è cresciuta  milioni,

mentre da inizio anno il dato


generale è positivo per ,
miliardi ( milioni il gestito).

AZIMUT


Masse a 51,4 miliardi,


conferma dividendo


Azimut ha registrato a marzo
 una raccolta netta

positiva per  milioni di euro,


portando il dato da inizio anno
a circa un miliardo. Il totale

delle masse comprensive del


risparmio amministrato si
attesta a fine marzo a ,

miliardi. Confermato il


pagamento del dividendo di un
euro a maggio e l’obiettivo di

un utile netto di almeno 


milioni per il .


IN BREVE


L’INTERVISTA


FRANCESCO GIANNI


L’avvocato d’affari:


«Per ripartire necessario


un taglio alla burocrazia»


IL PERSONAGGIO


Il curriculum
Francesco Gianni è uno dei

fondatori di Gianni, Origoni, Grippo,


Cappelli & Partners ed è il Senior
Partner responsabile del

Dipartimento Corporate/M&A dello


studio.
Considerato tra i massimi esperti a

livello italiano ed europeo di M&A e


finanza strutturata, ha seguito
alcune fra le principali operazioni di

questo genere in Italia negli ultimi


anni. Di recente è stato insignito del
Premio europeo di Chambers

“Outstanding Contribution Award”


in occasione dei Chambers Europe
Awards. Laureato in Giurisprudenza

presso l'Università “La Sapienza” di


Roma, ha conseguito un Master
presso l'Università di Londra -

King's College e un Master presso la


University of Michigan Law School.
Ha vissuto per molti anni negli Stati

Uniti dove ha maturato importanti


esperienze presso gli studi Sidley &
Austin di Chicago e Roger & Wells di

New York.


Aspi, trattativa


avanti su tariffe


e Milleproroghe


AUTOSTRADE


Atlantia e Governo in cerca


di intesa: il cda del gruppo


si aggiorna al  aprile


Al termine di un’analisi approfon-


dita dei numeri, alla luce delle ri-


chieste avanzate dal governo, sep-
pure in maniera informale, il consi-

glio di amministrazione di Atlantia
ha deciso di proseguire i negoziati

con l’esecutivo per trovare una


quadra sul delicato dossier Auto-
strade per l’Italia.

E in ragione di questo ha deciso


anche di riaggiornarsi per valutare
eventuali progressi il prossimo 

aprile. Al momento non risultano in


agenda incontri specifici con rap-
presentanti del governo e in partico-

lare con i vertici del ministero delle


Infrastrutture, tuttavia i contatti sa-
rebbero frequenti. La voglia di tro-

vare un’intesa permane, pur nella


consapevolezza, che la distanza tra
le parti è ancora ampia. Su due ele-

menti in particolare: il tema tariffe e


la questione della revoca della con-
cessione. Sul primo punto è neces-

sario trovare un compromesso che


permetta alla società di mantenere
un equilibrio finanziario tanto più in

presenza di impegni sugli investi-


menti in prospettiva più gravosi. Al-
lo stato, come detto, in risposta al-

l’offerta di Atlantia e Aspi non è arri-


vata alcuna replica ufficiale da parte
dell’esecutivo. Tuttavia nel corso del

negoziato sono comunque emerse


alcune priorità. Oltre alla dinamica
tariffaria, c’è necessità di fare chia-

rezza sull’articolo  del Milleproro-
ghe, in particolare per quanto ri-

guarda la caducazione automatica


della concessione per inadempi-
mento. I tempi per raggiungere

l’eventuale accordo non si annun-


ciano brevi - la discussione è in cor-
so, c’è chi ipotizza un possibile de-

creto interpretativo del Governo -
ma in ogni caso il board di Atlantia si

rivedrà subito dopo Pasqua, per va-


lutare gli eventuali passi avanti.
L’ipotesi migliore, per l’agenda delle

società coinvolte, Autostrade e la


controllante Atlantia, sarebbe di ri-
cevere una risposta formale da parte

del Governo o raggiungere la forma-


lizzazione di un impegno a discutere
tra le parti entro fine mese. Questo

aiuterebbe le due compagnie a chiu-


dere il bilancio  su cui, in assen-
za di ciò, si potrebbe comunque tro-

vare una quadra.


Solo a valle di tutto questo po-
trebbe poi essere finalizzata la trat-

tativa, che al momento resta sullo


sfondo, di un riassetto del capitale di
Aspi. Condizione, questa, a cui l’ese-

cutivo tiene molto, poiché poterebbe


a un disimpegno parziale dei Benet-
ton sull’asset, ma che evidentemen-

te non può progredire fino a quando
non sarà assegnato all’azienda un

valore certo e superiore ai debiti che


ha in pancia. Cruciale, in questo sen-
so, è l’interpretazione dell’articolo

 del Milleproroghe che allo stato


fissa un prezzo dell’azienda attorno
ai  miliardi, contro un’esposizione

di , miliardi. Indebitamento che


scenderebbe nel caso in cui Cdp, fa-
cendo asse con Fi, decidesse di en-

trare nel capitale mettendo al servi-


zio dell’operazione un finanzia-
mento da , miliardi che ha nei con-

fronti del gruppo. Tutte ipotesi,


queste, al momento al vaglio delle
parti che potranno trasformarsi in

qualcosa di più concreto solo quan-


do l’accordo tra Aspi, Atlantia e il go-
verno sarà raggiunto. Non margina-

le, in questo senso, potrebbe essere


l’evoluzione dell’epidemia da Co-
vid-. Comprensibile che l’esecuti-

vo voglia rilanciare il paese appena


sarà possibile e in questo senso gli
investimenti in infrastrutture po-

trebbero essere un volano.


—L.G.


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