La Stampa - 04.03.2020

(Barré) #1

EDOARDO IZZO
ROMA


È allerta massima tra i carabi-
nieri dei Ros e i dirigenti della
Digos sulle buste esplosive che
tra domenica e lunedì hanno
ferito tre donne – fortunata-
mente non in modo gravissi-
mo – seminando il panico tra
Roma e il litorale. E un’Italia
già stravolta dall’allarme coro-
navirus si trova a fare i conti an-
che con l’ipotesi di azioni terro-
ristiche di matrice anarchica.
Nel mirino tre buste commer-
ciali gialle, formato A4, conte-
nenti scatolette di legno con
dentro un congegno esplosi-
vo. «Un congegno adatto ad of-
fendere, non ad uccidere»,
hanno spiegato gli inquirenti.
La paura è che di buste analo-
ghe – fabbricate in modo rudi-
mentale ma efficace, con un fi-
lo elettrico e un po’di polvere
pirica – possano essercene al-
tre in circolazione. Così men-
tre il procuratore aggiunto
Francesco Caporale e il pm
Francesco Dall’Olio, titolari
del fascicolo, ipotizzano il rea-
to di attentato con finalità di
terrorismo e lesioni, è scattata
anche la richiesta a Poste Italia-
ne di attivare i massimi control-
li, a partire dal centro di smista-
mento postale dell’aeroporto
di Fiumicino, dove domenica
uno dei plichi esplosivi ha feri-
to una dipendente che ha ripor-
tato ustioni alle mani e alle
gambe curabili in dieci giorni.


Le indagini
Il vertice di ieri in procura è ser-
vito a fare il punto sui primi da-
ti in possesso degli investigato-
ri: nessuna rivendicazione,
nessun obiettivo istituzionale
coinvolto, nessun legame tra i
destinatari delle buste. Tutti i
mittenti risultano noti alle per-
sone cui dovevano essere reca-
pitate e gli indirizzi sono scritti
con gli stessi caratteri. È un
rompicapo, insomma, quello
attualmente al vaglio dei magi-
strati del pool Antiterrorismo
della procura di Roma, che la-
scia teoricamente aperte tutte


le ipotesi. Inizialmente si era
pensato al gesto di un folle o
ancora all’azione di una sorta
di «Una bomber» che potrebbe
aver avuto un conto in sospeso
con le vittime. Ma restano ac-
cesi i riflettori anche sulla pi-
sta di una «frangia antimilita-
rista della galassia anarchi-
ca». Non a caso l’aggiunto Ca-
porale ha affidato il fascicolo
al pm Dall’Olio, già in passato
titolare di attività d’indagine
sulle attività degli anarchici.
Ad accreditare almeno per
ora la pista della matrice anar-
chica è l’unica caratteristica
che sembra accomunare alme-

no due delle destinatarie dei
messaggi che non avrebbero
altrimenti alcun nesso tra lo-
ro, non essendovi stati contat-
ti pregressi, né personali né
professionali.

Le ipotesi
La busta esplosa al meccano-
grafico di Fiumicino era indi-
rizzata ad una ex dipendente
dell’Università di Tor Vergata,
mittente era l’Ateneo. La don-
na lavorava nel settore ammi-
nistrativo della struttura ed
avrebbe avuto un ruolo in rela-
zione ad un accordo siglato
nell’ottobre scorso dall’Univer-

sità con l’Aeronautica Milita-
re. Alla radice dell’invio del pli-
co esplosivo che ha provocato
il ferimento di una donna di 68
anni esperta in biotecnologie
ed ex dipendente dell’Universi-
tà cattolica del Sacro Cuo-
re-Gemelli, potrebbe invece es-
serci – secondo gli inquirenti –
una intesa di cooperazione si-
glata nel dicembre del 2017
con una struttura della Nato: il
Corpo d’armata di reazione ra-
pida in Italia (Nrdc-Ita) che ha
sede a Solbiate Olona, nel Va-
resotto. Ipotesi ovviamente
tutte da verificare, perché tra
le piste al vaglio degli investi-

gatori ci sono anche quella del-
la vendetta personale per un
posto di lavoro perso o per una
mancata invalidità riconosciu-
ta. La terza busta è esplosa lu-
nedì pomeriggio verso le 18.
30 tra le mani di una dipenden-
te Inail di 54 anni che stava
aprendo la corrispondenza a
casa. Anche lei – come le altre
vittime – ferita con lesioni alle
braccia e alle mani, ma non in
pericolo di vita. Pure lei alle
prese con l’interrogativo sul
perché sia finita nel mirino di
chi spedisce misteriosi plichi
esplosivi nella Capitale. —
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MALTEMPO


Nord Italia imbiancato. Troppa neve a Cortina: impianti chiusi

Buste esplosive, la pista degli anarchici


Allerta terrorismo per il rischio di altri plichi


Si cerca il movente: una delle 3 donne ferite ha lavorato all’accordo tra Università di Tor Vergata e Aeronautica


Il maltempo era già previsto ma insieme alle abbon-
danti precipitazioni, ieri, nel Nord Italia ieri c’è stata
un’abbondante nevicata. Nelle località di montagna
del Piemonte, ma anche nelle Dolomiti. In Cadore, in
particolare la fascia che da Pieve sale fino a Cortina

d'Ampezzo, in più occasioni si è reso necessario l'in-
tervento dei vigili del fuoco. Il meteo avverso, per di
più, ha costretto i gestori degli impianti di risalita
dell'area di Cortina a fermare l'attività, in attesa di
un miglioramento.A Venezia la marea ha toccato nel-

la notte una massima di 89 centimetri. Oggi è previ-
sto un miglioramento al Nord, su gran parte dell'a-
rea tirrenica, sulla Sardegna e su molti comparti del
Sud. Ma rimarranno sotto nubi, rovesci e temporali
le Marche, l'Abruzzo e molti settori della Sicilia. —

INDAGINI A ROMA


3


Le buste gialle
con un ordigno
intercettate
nei giorni scorsi

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12 LASTAMPA MERCOLEDÌ 4MARZO 2020


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