12 Mercoledì 4 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore
Economia & Imprese
Giornata di passione. Ritardi e disagi, ieri, in tutta Italia per un incendio alle porte di Roma che ha messo ko per molte ore la linea ad alta velocità Roma-Firenze
ANSA
Treni, Roma-Pescara in due ore e mezza
Siglato protocollo d’intesa
per realizzare una linea
veloce tra Lazio e Abruzzo
Marco Morino
MILANO
Svolta in arrivo per la questione
ferroviaria abruzzese. L’ambizione
è percorrere con il treno il tragitto
Roma-Pescara in due ore e mezza,
una linea che è quasi interamente
ancora a binario unico. Il protocollo
d’intesa firmato ieri, a Roma, al mi-
nistero dei Trasporti tra Regione
Lazio, Regione Abruzzo, Mit e Rete
ferroviaria italiana (gruppo Fs Ita-
liane) rappresenta il primo passo
verso la realizzazione della linea
ferroviaria veloce Roma-Pescara,
così come preannunciato dalla
stessa ministra Paola De Micheli
nell’incontro ad Avezzano del
febbraio scorso.
Il protocollo
Obiettivo dell’accordo è la defini-
zione di soluzioni progettuali per
interventi di tipo infrastrutturale,
tecnologico, operativo e organizza-
tivo necessari per il miglioramento
del collegamento ferroviario tra
Roma e Pescara e, in particolare,
per il potenziamento della frequen-
za dei servizi tra Pescara e Chieti e
per la velocizzazione dei servizi
nella tratta Roma-Avezzano. La
ferrovia Roma-Pescara è una linea
importantissima per il trasporto
delle merci dal porto di Pescara ver-
so Roma e Civitavecchia, un corri-
doio strategico tra est e ovest, la
tratta fondamentale che lega la
Spagna alla Croazia.
Dice il presidente della Regione
Abruzzo, Marco Marsilio: «La li-
nea ferroviaria Roma-Pescara è
stata abbandonata. Era stata co-
struita tra la fine dell’Ottocento e
l’inizio del Novecento e non ha
mai conosciuto investimenti seri
per potenziarla e modernizzarla».
Per arrivare da Roma a Pescara in
treno ci vogliono ore e minuti
nel tragitto più veloce e oltre ore
in altri tragitti. «Questo significa
che è come non avere il treno» os-
serva Marsilio. «Per le merci -
continua Marsilio - è impossibile
fare treni cargo che possono vali-
care le montagne con queste pen-
denze e con gli attuali carichi.
Questa linea sarà tra le priorità del
ministero da finanziare». L’obiet-
tivo è arrivare a collegare, nel giro
di / anni, Roma e Pescara in cir-
ca due ore e mezza. E con ulteriori
investimenti da reperire il tempo
potrebbe ulteriormente scendere
sotto le due ore.
Il ruolo di Rfi nel protocollo sarà
tecnico: la società del gruppo Fs
avrà il compito di tradurre in pro-
getti efficaci da un punto di vista
dei risultati ed efficienti da un pun-
to di vista del costo le istanze che
vengono dal territori. «L’Abruzzo
- spiega Maurizio Gentile, ammini-
stratore delegato di Rfi - chiede di
essere collegato molto più veloce-
mente con la Capitale. L’investi-
mento a oggi del progetto comples-
sivo vale circa , miliardi di cui
milioni sono già disponibili e ci
stiamo concentrando sulla risposta
alle istanze più urgenti: aumentare
la quantità di treni tra Sulmona e
Pescara, che si configura come
un’area metropolitana estesa, e au-
mentare la velocità di percorrenza
tra la Marsica e Roma, dove esiste
un pendolarismo quotidiano che
oggi con il treno non è molto effica-
ce in termini di percorrenza. Vo-
gliamo arrivare - conclude Gentile
- a un’ora di percorrenza tra Avez-
zano e Roma e a un treno ogni mez-
z’ora tra Sulmona e Pescara».
Guasti a Roma e Torino
Sono giorni complicati per le ferro-
vie italiane. Ieri mattina un incendio
scoppiato a Settebagni, alle porte
della Capitale, sulla linea ad Alta ve-
locità Roma-Firenze e un guasto nel
nodo ferroviario di Torino (poi ripri-
stinato verso le ,) hanno gettato
nel caos la circolazione dei treni da
Nord a Sud, sia sulla rete ad Alta ve-
locità sia sulla rete convenzionale. Le
cause dell’incendio sono in corso di
accertamento. Le ripercussioni per
i viaggiatori sono state pesanti, con
cancellazioni di treni e ritardi medi
di minuti con punte di minuti.
Coinvolte sia le Frecce di Trenitalia,
sia Italo, sia i treni regionali. Anche
sulla linea Av Milano-Bologna, la
stessa dove lo scorso febbraio è de-
ragliato il Frecciarossa Milano-Na-
poli nei pressi di Lodi, si è verificato
intorno alle ore un inconveniente
tecnico agli impianti che ha rallenta-
to la circolazione: i treni in viaggio
hanno subito ritardi fino a minu-
ti. A Torino numerosi i convogli in
ritardo oppure cancellati, per la rab-
bia dei pendolari. Nel pomeriggio,
sulla direttissima ad alta velocità Ro-
ma-Firenze è stato riattivato il bina-
rio in direzione nord e in serata an-
che quello in direzione sud.
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Il ligure Volpi conquista
l’interporto di Venezia
LOGISTICA
Investimento da milioni
realizzato dalla Intels
attraverso la Rivers Docks
L’obiettivo è realizzare
un hub per il trasporto
delle merci verso l’Africa
Raoul de Forcade
L'imprenditore Gabriele Volpi si ag-
giudica l’Interporto di Venezia e il vi-
cino Terminal intermodale adriatico
(Tia), con l’obiettivo di realizzare lì
una base logistica per il trasporto del-
le merci verso l’Africa dove gestisce,
in diversi porti, centri di supporto e di
servizio alle attività di esplorazione e
produzione delle grandi compagnie
petrolifere.
Con un investimento di milioni
di euro, la Intels, attraverso la Rivers
Docks, società del gruppo Orlean in-
vest holding (tutte realtà che fanno
capo a Volpi) ha acquisito gli asset di
Interporto Venezia e di Tia.
«Il perimetro dell’operazione -
spiegano i legali di La Scala società di
avvocati - comprende la concessione
portuale storicamente assegnata al
Centro intermodale adriatico e tutte
le aree e gli immobili di proprietà di
Interporto» che servono il terminal di
Marghera. Già nel , ricordano gli
avvocati dei liquidatori, «si era giunti
a un passo dal closing tra il concorda-
to di Interporto e il gruppo Orlean».
Ora questo si è aggiudicato l’ultima
gara, indetta lo scorso novembre dai
liquidatori giudiziali Umberto Lago
e Roberto Reboni, con la supervisione
del commissario Piero De Bei.
Le società rilevate da Volpi erano,
infatti, affidate dal alla gestione
commissariale, che aveva tentato più
volte di trovare sul mercato un inter-
locutore in grado di acquisirle; ma fi-
nora nessuna offerta era andata a
buon fine.
Il gruppo Volpi, invece, spiega Ste-
fano Chisoli, presidente di Rivers
Docks, oltre che dello Spezia calcio,
«ha messo a punto e sta perfezionan-
do un progetto industriale che preve-
de una sinergia tra le attività che svol-
giamo in Africa con le principali com-
pagnie petrolifere e un ampliamento
dei servizi logistici e portuali offerti
sul territorio veneto. E i milioni che
abbiamo investito per l’acquisizione
(frutto di un’attenta negoziazione dei
crediti ipotecari vantati dalle banche
sulle società acquisite, ndr) sono solo
l’inizio. Sono previsti, infatti, ulteriori
investimenti anche nell’ottica di un
processo di modernizzazione dell’at-
tività svolta dal terminal». Un proget-
to che il gruppo intende proseguire
con il sostegno dei dipendenti del-
le società che erano sottoposte a ge-
stione commissariale.
Orlean invest è presente in Nige-
ria, con diverse attività, fa cui quattro
Oil srvice center, nei porti di Onne,
Warri e Calabar, a Lagos, a Port Har-
court e ad Abuja. Inoltre opera in Mo-
zambico a Pemba (dove Eni, Exxon
Mobil e Total stanno sviluppando
un’attività di estrazione del gas) e sta
rientrando in Angola dove è già stata
presente fino al . A spiegarlo è
Tommaso Ruffinoni, responsabile
nuovi progetti di Orlean.
«Il gruppo - sottolinea - si occupa
di fornire basi di logistica a supporto
delle attività, sia onshore che offsho-
re, di esplorazione e produzione di
petrolio nell’area subsahariana». Gli
Oil service center, chiarisce, lavorano
con grandi compagnie come Exxon
Mobil, Chevron, Total, Eni o Shell. E
anche con i loro fornitori, dalle ditte
che producono tubi a quelle che for-
niscono cemento, barite o bentonite,
materiali utili alle perforazioni pe-
troilifere. «Noi offriamo – prosegue
- aree di stoccaggio, uffici , magazzi-
ni, mezzi e personale. Nei porti ge-
stiamo anche la movimentazione
delle merci. Abbiamo inoltre creato
zone residenziali protette, dotate di
tutti i servizi, con alloggi per i dipen-
denti delle compagnie con cui lavo-
riamo». Dal terminal di Marghera af-
ferma Ruffinoni, «pensiamo di creare
un tratta dedicata ai nostri clienti che
vogliono spedire materiali dall’Italia
verso la Nigeria e il Mozambico».
Da parte sua, il presidente dell’Au-
torità di sistema portuale di Venezia,
Pino Musolino, attende che il proget-
to gli venga sottoposto ufficialmente.
Ma giudica l’operazione «sicuramen-
te positiva perché ci risolve il fatto di
avere oggi un terminal non piena-
mente operativo».
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L’IMPRENDITORE
Affari in Africa,
cuore a Recco
Gabriele Volpi, nato a Recco
(Genova) anni fa, cambia la sua
vita alla fine degli anni ’, quando
lascia il ruolo di funzionario alla
Carlo Erba e si lancia in una sfida
allora considerata da tutti
azzardata: creare in Nigeria un oil
service center per garantire servizi
alle compagnie petrolifere. L’idea
si rivela un successo e viene
replicata anche in Angola e
Mozambico. Oggi il gruppo Volpi
conta mila dipendenti e un
fatturato di milioni di dollari.
Volpi, peraltro, non ha
dimenticato la Liguria. È patron
della squadra di pallanuoto Pro
Recco, che ha portato ad essere la
più titolata al mondo, e dello
Spezia calcio, che ha fatto
risorgere e condotto fino alla Serie
B. Volpi è anche stato azionista di
Banca Carige, di cui è arrivato a
detenere il %.
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