Il Sole 24 Ore - 04.03.2020

(National Geographic (Little) Kids) #1

Il Sole 24 Ore Mercoledì 4 Marzo 2020 29


LA GESTIONE


DEL CAPITALE


UMANO.


.professioni .casa —LUNEDÌ .salute —MARTEDÌ .lavoro —MERCOLEDÌ nòva .tech —GIOVEDÌ .moda —VENERDÌ .food —SABATO .lifestyle —DOMENICA


lavoro


In Italia nel  le donne ai vertici


aziendali, secondo Grant Thornton, sono il


% (% nel ) e quelle con ruoli nel
senior management il %

Pari opportunità


Da un report di Grant


Thornton emerge che


aumentano le donne


Ceo oggi al 20%, contro


il 15% di un anno fa


IN BREVE


La Lombardia va in controtendenza sulla somministrazione.
Dopo una contrazione durata cinque mesi, come emerge dal-

l’Osservatorio Assolombarda-Agenzie per il lavoro, nel quar-


to trimestre del  le richieste di lavoratori in somministra-
zione sono aumentate del % rispetto agli ultimi  mesi dello

scorso anno. Il calo rimane concentrato su un’unica categoria,


quella dei tecnici, che registra un -% ampiamente controbi-
lanciato dal significativo aumento di conduttori d’impianti,

le cui richieste sono raddoppiate (+%).


Cresce la richiesta - e di pari passo la difficoltà nel trovarli



  • di profili .: negli ultimi  anni le richieste sono cresciute


del % e la loro quota sul totale è più che raddoppiata, pas-


sando dal ,% al ,%. Il lavoro in somministrazione conti-
nua dunque a rivestire un ruolo centrale per lo

sviluppo dell’industria italiana.


Se andiamo ad analizzare le richieste del IV
trimestre del , le imprese hanno ricercato

soprattutto addetti al commercio (,% della


domanda) e personale non qualificato (,%).
Seguono le richieste di conduttori d’impianti

(,%) e impiegati esecutivi (%) che precedono


i tecnici (,%) e gli operai specializzati (,%).
Nella top  si conferma la rilevanza degli ad-

detti alle consegne che si collocano in prima po-


sizione. Alle spalle di questa figura che appartie-
ne al personale non qualificato si collocano 

profili di addetti del commercio e cioè i camerie-
ri di ristorante, commessi vendite e cassieri.

Le prime figure non appartenenti a queste due categorie so-


no quelle impiegatizie e cioè segretarie e contabili. La figura del
receptionist occupa invece la esima posizione. I conduttori di

impianti, che sono figure in forte crescita, occupano  posizioni


tra le prime  e la più ricercata è quella degli operatori robot
industriali che sono in esima posizione. Nella top  rimane

una sola professionalità tecnica, quella dei tecnici informatici.


Rispetto a un anno fa le figure che cedono più quota di
mercato sono quelle degli addetti non qualificati in imprese

industriali (passati dal ,% al ,%), dei tecnici apparecchi


ottici e audio-video. Le variazioni più significative sono il
quasi raddoppio della quota dei conduttori di impianti e la

significativa contrazione di quella dei tecnici. Per le altre cate-


gorie sono in crescita gli addetti al commercio e in calo gli
operai specializzati, impiegati e personale non qualificato.

—C.Cas


© RIPRODUZIONE RISERVATA

OSSERVATORIO ASSOLOMBARDA-APL


Conduttori d’impianti,


richieste raddoppiate


Un bando per promuovere nelle imprese lombarde lo
smart working. L’avviso pubblicato sul sito della Regione

Lombardia è rivolto ai datori di lavoro, iscritti alla Camera


di commercio o in possesso di partita Iva, con almeno 
dipendenti, per due tipi di azione. La prima

riguarda servizi di consulenza e formazione


per l’adozione di un piano di smart working
con relativo accordo aziendale o regolamento

aziendale. La seconda è l’acquisto di “stru-


menti tecnologici” per l’attuazione del piano
di smart working. Le attività dovranno essere

svolte esclusivamente presso sedi operative o


di esercizio lombarde. Le domande potranno
essere presentate a partire dal  aprile 

fino al  dicembre . L’iniziativa è finan-
ziata con risorse del Por Fse - – Asse

I “Occupazione”, a valere sull’Obiettivo speci-


fico ., Azione ... La dotazione finanziaria
è pari a , milioni. L’agevolazione è concessa

a fondo perduto sotto forma di voucher aziendale, il cui


valore varia in relazione al numero di dipendenti delle sedi
operative/unità produttive attive e localizzate sul territorio

di Regione Lombardia alla data di accettazione del finan-


ziamento ed è fruibile all’interno di massimali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

REGIONE LOMBARDIA


Bando da 4,5 milioni


per lo smart working


Fonte: Agenzie per il Lavoro

9,2


Conduttori
impianti

24,7


Personale
non qualicato

7,6


Tecnici


5,6


Operai
specializzati

43,9


Addetti
commercio

9,0


Impiegati
esecutivi

100%


TOTALE


IV trimestre
2019

Le richieste per gruppo professionale


14%


LA CRESCITA
In Lombardia
nell’ultimo
trimestre 2019 le
richieste di
lavoratori in
somministrazione
sono aumentate
del 14% rispetto
allo stesso periodo
dell’anno scorso

3


DIPENDENTI
MINIMI
Le imprese che
potranno
partecipare al
bando devono
essere iscritte alla
Camera di
Commercio o
avere la partita Iva
e avere almeno 3
dipendenti

mo, predisponendo anche nuovi pc e
riunioni preferibilmente via business

skype. Nel sito sono stati applicati to-


tem e dispenser disinfettanti per ma-
ni, mentre sono state incrementate le

pulizie delle aree comuni. Anche i


turni mensa cambiano: il numero
massimo è di  dipendenti contem-

poraneamente per permettere di


mangiare distanziati quanto più pos-
sibile gli uni dagli altri.

Ai tempi del Coronavirus il lavoro


nelle aziende italiane sta cambiando
di giorno in giorno. Anche alla TGW

Italia , Rachele Monaco, head of hu-


man resources and general services,
spiega che i fruitori di smart working

sono  volte superiori a quelli del pro-


getto iniziale e sono state decise limi-
tazioni di trasferte. Cerchiamo di

«evitare gli assemblamenti e le riu-


nioni favorendo modalità di telecon-
ferenze ed interventi in remoto lad-

dove possibile», spiega. Stefano Qua-


ia, head of HR Italy di Sas Italia , ha
invitato tutti i dipendenti ad adottare

lo smart working, già prassi in azien-


Cristina Casadei


I


l termometro segna .. Via libe-


ra all’ingresso. A ., invece no,
si va a casa. Lo sa bene chi lavora

nella gran parte delle aziende ita-


liane delle regioni più interessate
dal Coronavirus. La reazione è

stata tanto rapida quanto forte, non


ultimo perché in caso di diffusione
del virus tra i lavoratori e negli am-

bienti di lavoro, a rischio c’è la conti-


nuità aziendale. È per questo che, co-
me emerge da un sondaggio di Aidp,

oltre il % delle imprese intervistate


(il % con attività produttive nelle
regioni interessate, mentre il % in

tutta Italia), ha adottato provvedi-


menti. Come spiega la presidente di
Aidp Isabella Covili Faggioli, «le

aziende, in questi giorni concitati,


hanno dovuto affrontare con senso
di responsabilità la gestione del-

l’emergenza, consapevoli che la sfida


è tutt’altro che scontata».
In Marzotto group , la lista degli

interventi, come spiega l’hr director,


Stefano Pozzi, è lunga. Innanzitutto
è stato divulgato il decalogo sanitario

ufficiale, messo a disposizione i di-
sinfettanti ovunque, limitate le tra-

sferte e le missioni del personale in


Italia e all’estero, spostate le riunioni
e i consigli in modalità audio o video-

conferenza, dato indicazioni/limita-


zioni relative all’accesso in azienda di
persone esterne, dotando i trasporta-

tori delle merci in entrata di idonee


maschere. Le misure riguardano
quindi sia il personale interno che i

fornitori. Alla Kemet Electronics Ita-


lia , Laura Talamo, director hr Italy,
spiega di aver vietato l’accesso a per-

sonale esterno in azienda dove è stata


predisposta una rete di comunicazio-
ne interna “ Prevenzione Coronavi-

rus” con progressive edizioni giorna-


liere. I viaggi sono stati sospesi, il la-
voro da casa è stato favorito al massi-

Mondo HR. Dopo il Coronavirus, secondo un’indagine Aidp, il % di aziende ha


preso precauzioni: dallo smart working al blocco trasferte ai limiti di accesso in mensa


In azienda tra termometri,


mascherine e disinfettanti


da da alcuni anni, per le sedi delle Re-
gioni del nord nella zona rossa e gial-

la. A clienti e partner è stato chiesto di


non raggiungere le sedi se non stret-
tamente necessario, convertendo le

riunioni dal vivo in riunioni da remo-


to. Viaggi e trasferte da e per le sedi del
Nord sono state rimandate se non es-

senziali. Cambiano anche le pulizie:


gli uffici vengono sanificati giornal-
mente e sono presenti sistemi di rile-

vazione della temperatura. I lavorato-


ri hanno apprezzato le misure prese,
come anche i clienti che stanno adot-

tando gli stessi provvedimenti. Alla


Emil Banca Credito cooperativo , Ste-
fano Savini, direttore personale e or-

ganizzazione, dice di aver ridotto gli


spostamenti e le occasioni di incon-
tro, formazione, riunioni, e di aver al-

largato a chi lavora negli uffici dire-


zionali, senza particolari formalismi,
la possibilità di fare smart working.

Tutte decisioni prese a sostegno dei


colleghi che si sono adattati alle nuove
regole, non darsi la mano, usare le so-

luzioni igenizzanti, stare a distanza.


Tra le regole più spesso indicate,
anche con tanto di cartelli all’in-

gresso c’è quella di lavarsi spesso le


mani e, se possibile, disinfettarle.
Dall’inizio dell’emergenza molte

migliaia di lavoratori hanno trovato


nella loro posta elettronica messag-
gi in cui venivano invitati a lavorare

da casa in caso di rinite, tosse o sin-


tomi di forme influenzali e a contat-
tare il proprio medico per una valu-

tazione del caso. Quasi un’azienda


su due (%), secondo Aidp, mette
in atto misure precauzionali rivolte

ai dipendenti che presentano sinto-


matologie influenzali.
La soluzione maggiormente adot-

tata è stata senza dubbio lo smart


working che, secondo il sondaggio di
Aidp, interessa il % delle aziende

intervistate. C’è chi, come Boston
consulting group , grazie a un’orga-

nizzazione del lavoro basata sui risul-


tati e sul lavoro in team anche attra-
verso tool tecnologici che sono entrati

nel lavoro quotidiano, ha addirittura


chiuso le sedi di Milano e Roma, fa-


cendo lavorare tutti in modalità smart
working, al %. Una scelta che, pe-

rò, non sarebbe possibile per una


compagnia aerea o per un’azienda
manifatturiera. Così le regole sono di-

verse per i lavoratori che ruotano at-


torno all’aeroporto di Milano Mal-
pensa: indossano guantini usa e getta

e mascherine, come anche le hostess


di terra mentre imbarcano i passeg-
geri sugli aerei. Alla Electrolux , inve-

ce, nello stabilimento di Forlì, gli 
dipendenti hanno l’obbligo di indos-

sare la mascherina durante l’orario di


lavoro. La strategia delle aziende tira
dritto sulla via della prevenzione.

Azienda che vai misure che trovi, ma


a dominare è sicuramente l’approccio
precauzionale. È per questo che il %

delle imprese ha previsto una sospen-


sione parziale dei viaggi di lavoro e
una percentuale simile (%) ha so-

speso le attività di formazione in aula.


E i lavoratori cosa dicono? Nel %
hanno risposto “positivamente”, nel

% con preoccupazione.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

C


himica e farmaceutica in


prima linea per la salute e


sicurezza dei lavoratori,
ancor di più oggi, ai tempi

del Coronavirus. Ieri Federchimi-


ca, Farmindustria e Filctem Cgil,
Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno dif-

fuso un avviso comune sulle misu-
re urgenti per contenere e gestire

l’emergenza epidemiologica da


COVID-. Imprese e sindacati evi-
denziano come sia indispensabile

in questo momento verificare


scrupolosamente le evoluzioni
delle prescrizioni emanate o in via

di emanazione dalle Autorità pub-


bliche competenti. E poi rispettare
le procedure e le misure di preven-

zione definite a livello aziendale,


dai soggetti preposti e responsabi-
li su sicurezza e salute dei lavora-

tori, nel reciproco rispetto e rico-


noscimento dei ruoli delle compe-
tenze e delle responsabilità del Da-

tore di lavoro, dei soggetti da esso


delegati, del Responsabile Servizio
Prevenzione e Protezione, del me-

dico competente e dei Rappresen-


tanti dei lavoratori per la Sicurez-
za, Salute e Ambiente. Infine le

parti spiegano quanto sia impor-


tante assicurare la corretta e com-
pleta informazione e il coinvolgi-

mento tra tutti i soggetti interes-


sati, nell’ambito dei rispettivi ruo-
li, che sono alla base del metodo

partecipativo di relazioni indu-


striali della chimica e della farma-
ceutica: in questa fase di emergen-

za risultano fondamentali per una


gestione della sicurezza e della sa-
lute sul luogo di lavoro efficace e

rispettosa delle norme di legge e


contrattuali e per evitare allarmi-
smi, comportamenti rischiosi e

inadeguati alla situazione.


—C.Cas
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Federchimica e Farmindustria siglano avviso comune con i sindacati


Misure stringenti per chimica e farmaceutica


ANSA

Il controllo della temperatura. In molte aziende prima di entrare in sede viene misurata la temperatura che deve essere inferiore a 37,5 per consentire l’accesso

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