spettacolare, bianchissimo peristilio, si-
mile alle ville pompeiane. Alla villa, più
volte set cinematografico (dalla fiction
Caruso a Il giovane favoloso), si accede da
una breve scalinata in marmo coperta da
una pensilina in ferro battuto e vetro. Si
entra in un vestibolo circolare, ispirato
alla Rotonda vicentina del Palladio, poi
uno scalone conduce al primo piano, nel-
le stanze private dei Pignatelli.
DAGLI AMBIENTI PIÙ INTIMI
AI SALONI D’A PPA R ATO
Il boudoir, intimo e accogliente, conserva
i caratteri originali di un salotto tardo-
ottocentesco: qui la principessa si in-
tratteneva, negli anni del tramonto, con
i suoi ospiti e ascoltava con pochissimi
amici qualcuno dei circa 4.000 dischi del-
la sua collezione. In uno studiolo attiguo
troviamo numerose fotografie, alcuni bei
quadri e parte del patrimonio librario. È
certamente la zona più riservata della
casa, lontana dagli sfarzi dei saloni di
ricevimento. Nella stanza da bagno del
principe Diego, con due enormi lavabi in
marmo e una grande vasca in marmo di
Carrara scolpita in unico blocco, con putti
e stemmi della casa, è stata collocata anche
un’altra vasca di marmo, forse della prin-
cipessa, un tempo facente parte del suo
bagno privato. Il resto dell’appartamento
accoglie uno spazio museale, la Casa della
Fotografia, dedicato da anni a grandi mo-
stre fotografiche, da Basilico a Mulas, da
Wenders all’Archivio Troncone.
Al piano terra, bellissimo il Salone da bal-
lo color rosa pallido, con sei grandi
Sopra: nel Salottino
pompeiano, pitture
murali ispirate a quelle di
Pompei di età neroniana
incorniciano Ila rapito dalle
Naiadi, opera che riprende
un modello rinvenuto
nella Basilica di Ercolano.
A destra: la toilette del
principe Diego, con lavabo
e vasche in marmo, è uno
degli ambienti ora visitabili
dopo il recente restauro.
Pagina seguente, in alto:
la volta del vestibolo;
in basso: alle pareti del
Salotto azzurro, rivestite
in stoffa damascata, sono
appese foto autografate di
membri della Casa Reale.
160 Bell’Italia