A piedi nei boschi,
accompagnati
da frasi di Nietzsche
e Schopenhauer
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A
metà della val Senales c’è
un idilliaco villaggio di
montagna che si chiama
Certosa: lo si scorge sa-
lendo dalla val Venosta,
attorniato dai boschi, con la sua bella
chiesa, la sede del comune, la banca,
l’ufficio postale. A prima vista, un
piccolo mondo come tanti, in Alto
Adige. Eppure chi arriva fin quassù,
a 1.300 metri di quota, avverte un fa-
scino del tutto particolare. Il paese
ha incorporato nella sua struttura
e nella sua storia (e persino nel suo
“carattere”) l’antico convento di
Allerengelberg, il “Monte di tutti gli
angeli”, fondato nel 1326 da Enrico
di Boemia. Qui i monaci vivevano e
pregavano tacendo. Appartenevano
all’ordine dei Certosini e per oltre 450
anni sono vissuti in pace e in silenzio
fino a quando l’imperatore d’Austria
Giuseppe II ordinò la chiusura del
monastero, nel 1782. Era intorno a
quei monaci, sia pur silenti, che si
imperniava la vita di quest’angolo re-
moto delle Alpi e l’inevitabile disin-
teresse per un monastero disabitato,
alla cui acquisizione nessuno teneva,
determinò la cessione delle 12 celle,
della casa del priore e della bella chie-
sa conventuale alle povere famiglie
del circondario.
UN GRANDE CONVENTO
TRASFORMATO IN BORGO
Così, col tempo, quella certosa si è
trasformata nel paese di Certosa, che
oggi conta trecento anime. Chi cam-
mina per il borgo riconosce ancora
oggi l’antico impianto conventuale e
non può fare a meno di “ascoltare”
il silenzio che vi aleggia. Oggi la val
Senales offre una ricca varietà di pro-
poste: dallo sci sul ghiacciaio di Giogo
Alto, raggiungibile salendo con la fu-
nivia da Maso Corto, all’archeologia
d’alta quota legata al rinvenimento
di Ötzi (1991), la celeberrima mum-
mia, nel ghiacciaio del Similaun.
Ma a questi aspetti se ne aggiunge
uno, insolito e profondo: immerger-
si nella pace. Una pace ispiratrice
del progetto Silentium, nato per
iniziativa dell’Associazione Cultu-
rale Senales. Il progetto parte dal-
la constatazione che il silenzio, nei
tempi febbrili che viviamo oggi, ha
assunto un nuovo valore. Nel mondo
dei “perennemente connessi”, siamo
incapaci di godercelo: ecco allora
che è nato il sentiero escursionisti-
co del silenzio, chiamato anche Via
10 Bell’Italia