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«Mi stupisce sempre, quando vado in giro per il
mondo a promuovere i miei libri e gli altri miei
progetti, che la gente abbial’idea della Svezia
come di un paese perfetto.Mad’altraparte
pensano anche che tutte le donne siano bionde
ealteun metroe 80,e poiarrivo io.Èunabella
sorpresa, per loro». Parola diCamilla Läckberg,
che al trentesimoNoir in Festival ha presentato
in anteprima le prime due puntate dellaserie tv
daleiideataeprodotta,Hammarvik – Amori
e altri omicidi(in originaleLyckov iken), a mag-
gio suLaF. Läckberg, già prolifica e acclamata
scrittrice di narrativa crime, è tra le autrici e
gli autori svedesi da ringraziare se abbiamo
un’immagine un po’ meno stereotipata della
socialdemocrazia scandinava. A farne emer-
gere il lato oscuro tra letteratura e film c’è stato
ancheilfuStieg Larsson, col successo della
sua trilogiaMillenium, trasposta al cinema in
patria (conNoomi Rapacenel ruolo dell’hacker
Lisbeth Salander)eaHollywoodcolremake
delprimocapitolo(firmatoDavid Fincher)
Millennium – Uomini che odiano le donne
(2011). Nel 2013 c’è stato ancheL’ipnotistadi
Lasse Hallström, dal best-seller omonimo di
Lars Kepler(pseudonimo dei coniugi Alexan-
der Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril).
La serie letteraria che ha consacrato Läckb-
erg tra gli amanti del noir è invece quella,
ambientata nella sua città natale, deI delitti
di Fjällbacka(dieci romanzi a partire daLa
principessa di ghiaccio, 2002), da cui nel 2012
è stata tratta una serie tv, trasmessa sempre da
LaF col titoloOmicidi tra i fiordi.«Quando
scrivo i miei romanzi, vedo le scene in imma-
gini», spiega Läckberg, «Così, quando i miei libri
sono stati adattati per la televisione, mi hanno
sempre detto che è molto facile adattarli, perché
hounmododiscriveremoltovisivo».
Hammarvik, invece, è stata creata da
Läckbergdirettamente per la tv,maal
centro troviamo ancora unacittadina
della costa svedese, ovvero la località
(immaginaria) del titolo. Protagoni-
stalapoliziottaJohannaStrand(Di-
sa Östrand), che dopo la morte della
madre torna nella natia Hammarvik,
ritrovandovoltidelpassatoeinquie-
tanti misteri irrisolti. Läckberg sa bene
di cosa parla, essendo cresciuta anche
lei in una piccola città, dove «una cosa mol-
to importante è: “cosa penseranno i vicini?”.
È tutta la vita che lo sento dire, e mette un certo
tipo di pressione sulle persone, che è fantasti-
cadausareinunpoliziescooinunaserie».
Nel caso diHammarvik,però,nonèsoloilgiallo
a orientare la narrazione, trattandosi piutto-
sto di unacommistione tra detective story e
soap-opera:«Le soap erano molto popolari in
Svezia quindici-vent’anni fa», racconta l’autrice,
«sono importanti nella cultura popolare svedese,
ma sono scomparse, e mi mancavano molto».
LepuntatediHammarvik, dunque, tra un colpo
di scena e l’altro, riserveranno molto spazio
anche alle vicissitudini familiari e sentimentali
della protagonista e dei vari personaggi che le
ruotano intorno, tra cui l’amore adolescenziale
Danne (Martin Stenmarck), ora sposato con
l’ex migliore amica di Johanna, Pernilla (Linda
Santiago). Ma affari di cuore e paesaggi lumi-
nosi in riva al mare non ingannino: anche la
Svezia diHammarvik ha i suoi pesanti scheletri
nell’armadio, come dimostra il cadavere di una
donna ritrovato nel primo episodio, che si ri-
collega alla scomparsa di una ragazza diciotto
anni prima. «PensochelaSveziasiaunpaese
fantastico», dice Läckberg, «ma non è un paese
perfetto.Nonc’ènessunpaesechesiacomeil
Nirvana, dove non esista il crimine».■
Camilla Läckberg(46 anni, foto di Magnus
Ragnvid). Sempre Disa Östrand.
Una scena della serie.
Dopo l’anteprima alNoir in Festival,suLaFarriva
laserietvcreatadallascrittricecrimeCamilla
Läckberg: protagonista una poliziotta in una cittadina
con molti segreti
SVEZIA, AMORE E DELITTI:
Disa Östrand(35 anni).
BENVENUTI AD HAMMARVIK
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