Dialect Poetry of Southern Italy (Italian Poetry in Translation Book 2)

(Marcin) #1

Mi chiamaste albero di pace ¬─ Sopra la sciara, in mezzo
alle ginestre / magre di sole, ulivo millenario / sono stanco
di canto nel deserto. // La mia voce è stelo di segale / che
sul poggio di creta a marzo sale / in silenzio per non
risvegliare granchi / morti nella secca forra. / Ogni fiore /
di San Pietro, che sbocci apre memoria / di storia senza
tempo, / e dentro il tronco / tarlato e cavo colgo un pianto
lieve / di conigli che disdegnano l’erba. // Mi chiamaste
albero di pace / e a Pasqua mi staccaste i ramoscelli / per
inzupparli d’acqua benedetta // e nelle mani dei vostri
bimbi / innocenti feci sbocciare zagara bianca. // Sconforto
di lucerna affievolita / sull’altare maggiore alimentava /
oscure ombre a rasciugare lacrime / negli occhi della Madre
addolorata. //
A Tree of Peace is What You Called Me Once
Above the lava rocks, amidst the broom
withered by sun, I, ancient olive tree,
am weary of the singing in the desert.
My voice is but a stalk of lowly rye
that grows in silence on the yellow hills
not to awaken crabs who’ve died inside
dried up canals.
And each Saint Peter’s bud
that blossoms unfolds a memory

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