Dialect Poetry of Southern Italy (Italian Poetry in Translation Book 2)

(Marcin) #1

Contava stelle e pene, pene e stelle ¬─ Quando io sarò
morto, torna a Schisò / una notte d’agosto come questa, /
quando gli stridi acuti del gabbiano / traffiggono la luna
fino al cuore. // Il mare viene da lontano, esala / gemiti
lunghi d’amanti nascosti / sotto lenzuola di seriche alghe /
e mentre li ascoltiamo, ahiahi, il piede / affonda nella rena /
e non possiamo / più fuggire e per questo ci abbracciamo, /
ci stringiamo impazziti, trasfusi, / stanchi ci incantiamo
sulla riva / ad ascoltare la storia del mare. // E lampare che
abbagliano tonnina. // Quando sarò morto, torna a Schisò
/ una notte d’agosto come questa / alza la canna e rinfocola
la vita / nell’occhio del palamito ferito / che si dibatte sulla
riva gialla / e la schiuma ribolle del suo sangue. // E
lampare che abbagliano tonnina. //

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