Dialect Poetry of Southern Italy (Italian Poetry in Translation Book 2)

(Marcin) #1

jè vera chesta voce de campane,
ze sente... o me la sònne a uòcchie apiérte?
da Pampùglie, 1973
Sole d’autunno ─ Sole d’autunno, / tu che fiammeggi ai
vetri delle case / ora che il vespro si fa rosso in cielo, / tu
che ridi alle logge inghirlandate / di pannocchie lucenti di
grantur¬co, / è vera questa voce di campane, / si sente... o
me la sogno ad occhi aperti? / É una squilla fatata che mi
chiama / e mi toglie la forza e i sentimenti; / m’avvolge, ora,
una nuvola d’incenso / e rito¬rnano i tempi di una volta: /
la pelle si fa liscia ed i capelli / s’increspano più neri della
pece. / Quante persone care intorno a me! / ...Di dove
vengono, come sono venu¬te? / Peccato che se solo tu le
guardi / con maggiore attenzione, o che le mani / allunghi
piano piano per toccarle / ...rimane solo la spera del
vespro... / trema, ed il cielo, presto, si fa scuro! / Sole
d’autunno, / l’angelo è passato: / è vera questa voce di
campane, / si sente... o me la sogno ad occhi aperti?
(Traduzione di Mario Trofa)

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