42 LâOROLOGIO 226 - Aprile 2014
Qual è il mestiere dâarte più pre-
giato?
La smaltatura. Purtroppo oggi
non ci sono più scuole dove impa-
rare questa tecnica che è quindi
sempre più rara.
Quando realizzerete una nuova
complicazione tanto rivoluziona-
ria quanto lo fu il calendario an -
nuale?
Ne abbiamo alcune in cantiere.
Oggi è difficile trovare qualcosa di
nuovo che non sia un âgiochinoâ e il
calendario annuale non lo era per
niente.
Posso dire che ci saranno nuove
idee perché non è vero che tutto è
già stato fatto. Già guardando agli
orologi da tasca ci sono delle fun-
zioni che non sono ancora state tra-
sferite in orologi da polso per via
delle dimensioni. Con il museo Pa-
tek Philippe a questo scopo abbia-
mo unâarma potentissima da sfrutta-
re perché possiamo studiare a fon-
do i pezzi antichi.
Sappiamo che lei è appassionato
di motociclette può farci un paralle-
lo con gli orologi?
Sì mi piacciono le moto ma non
ho più il tempo di dedicarmici.
La motocicletta è sempre un og-
getto meccanico perciò è comune
tra gli appassionati di orologi colle-
zionare anche automobili o moto.
Da ragazzino mi divertivo a smonta-
re rimontare e modificare i motorini
per farli andare più veloce. Quello
mi divertiva. Con le moto è più diffi-
cile però è sempre lâaspetto tecnico
di questi oggetti che mi attira. Il de-
sign da solo non mi interessa: il pun-
to è che è complicato realizzare
qualcosa di bello che sia anche inte-
ressante dal punto di vista della
meccanica.
Un momento dellâintervista al Presidente di Patek Philippe circa un mese prima dellâapertura
dellâedizione 2014 del Salone di Basilea.
Patek Philippe