L'Orologio

(Chris Devlin) #1

L’OROLOGIO 226 - Aprile 2014


in quel momento infatti si presen-
tavano ormai incontestabilmente
“vecchie” con un disegno della cas-
sa certamente più vicino agli anni
’40 che non al boom in fieri negli

anni ’60. Trovare però il format giu-
sto sia estetico che comunicativo
non fu certamente semplice. Lo si
intuisce anche semplicemente os-
servando il suo nome che sulle pri-

IL RE INCONSAPEVOLE DEL VINTAGE OROLOGIERO


Il Dato-Compax venne prodotto con
quattro referenze diverse ( 4767 5036
6036 6236 ) dal 1947 al 1962. Si
tratta di uno dei Rolex più belli che
potrebbe anche ispirare qualche nuovo
modello di serie. Nella foto una
Ref. 6236 “Oyster Chronograph
Antimagnetic” del 1958 conosciuto
anche con il soprannome
di “Jean-Claude Killy”.

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Il Paul Newman presenta numerose varianti alcune
a dire la verità abbastanza semplici ma non per questo
poco importanti come il ‘quadrante a tre colori’ dove
la scala sessagesimale appare in rosso anziché in nero.

L’inconfondibile quadrante Paul Newman con
i totalizzatori cronografici in nero su fondo bianco.
Alla sua prima comparsa non incontrò il gusto del
pubblico e non si contano i clienti che lo fecero
sostituire con un quadrante tradizionale.
Doveva piacere invece all’attore americano che
sfoggiò il modello al polso in diverse occasioni.
Da qui l’odierna denominazione dell’orologio.

La denominazione ‘Paul Newman’ nata per la prima
volta come spesso accade negli ambienti
collezionistici italiani è divenuta con il tempo il nome
di riconoscimento internazionale di questi modelli.
Esistono poi altre definizioni spesso addirittura fatte
passare come ufficiali ma che non lo sono
assolutamente: quadrante tropicale (tropical);
quadrante esotico (exotic).

pluristellate alle aste più importanti
nacque nel 1963 dalla necessità di
ammodernare e razionalizzare la
produzione di cronografi della Ca-
sa. Le collezioni presenti in catalogo
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