Superyacht

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di grande soddisfazione poiché dimostra inequivocabilmente quel che abbiamo

imparato e sviluppato in questi anni circa le forme di carena il disegno delle

derive la distribuzione dei pesi e non ultimo l’allestimento dell’attrezzature

veliche destinate ai grandi yacht”. Ma una barca di questo genere non è fatta

di sola tecnologia. Questa anzi a ben vedere ne costituisce l’aspetto meno

appariscente. Ciò che invece colpisce subito appena saliti a bordo è la perfetta

armonia di tutti gli elementi per così dire “abitativi”. “Soprattutto sotto questo

aspetto – ricorda Donna Maree Allcock interior designer di Alloy Yachts – la

mano dell’armatore è stata fondamentale poiché ha condizionato in positivo

ogni tipo di scelta: dall’articolazione dei volumi al decor dallo stile degli arredi

al tipo di illuminazione”.

“In sostanza – conclude con modestia la Allcock – il mio compito è stato so-

prattutto quello di tradurre le direttive del committente in ciò che sarebbe di-

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il desiderio di una vita di bordo prettamente familiare gli spazi comuni costi-

tuiscono la prima chiave di lettura di ciò che osserviamo sottocoperta. Perciò

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può trovare il suo spazio senza per questo isolarsi dagli altri. Come anticipato

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da pranzo D.B. Fletcher una meraviglia tecnologica che grazie al suo migliaio di

componenti (tanto per fare un paragone uno Jaeger Le Coultre da polso ne ha

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caro - che sia mai stato inventato.

Da questa sala attraverso una rampa di scale si accede alla zona cabine. L’ele-

gante suite armatoriale si compone di una zona letto di una sala da bagno e di

ALLOY YACHTS

AY45 “Encore”