Coelum Astronomia - #225 - 2018

(Joyce) #1

(^104) COELUM ASTRONOMIA
di Fulvio Metedi Fulvio Mete
Terza parteTerza parte
Gli strumenti per la spettroscopia:Gli strumenti per la spettroscopia:
prismi e reticoliprismi e reticoli
La SpettroscopiaLa Spettroscopia
astronomica amatorialeastronomica amatoriale
Dopo aver visto la storia e le scoperte compiute grazie alla spettroscopia e quali
informazioni si possono ricavare analizzando uno spettro, vediamo ora gli strumenti
necessari per fare spettroscopia e come utilizzarla a livello amatoriale, con risultati che
possano contribuire alla ricerca scientifica professionale.
La luce del Sole (e di molte altre stelle stelle) è luce bianca e per ottenerne lo spettro
abbiamo visto che va scomposta in tutte le sue componenti monocromatiche dal violetto
al rosso. Due sono i principali fenomeni fisici per scomporre la luce nel suo spettro, la
dispersione attraverso un prisma e la diffrazione attraverso una fenditura (o un insieme
di fenditure come sono i reticoli, appunto, di diffrazione).
La dispersione attraverso un prisma
La dispersione della luce è la separazione di
un’onda incidente in componenti spettrali di
diversa lunghezza d’onda.
Il modo più semplice e più usato in passato per
ottenere ciò è quello di usare un prisma,
sfruttando il principio della rifrazione: quando la
luce passa attraverso un prisma le sue componenti
vengono rifratte in maniera diversa a seconda
della propria lunghezza d’onda. In particolare
lunghezze d’onda più lunghe (parte rossa dello
spettro) subiscono una deviazione con un angolo
inferiore di quelle più corte (blu-violetto).
Leggi la prima parte: storia e
introduzione alla spettroscopia.
Leggi la seconda parte: Principali
Informazioni ottenibili dagli spettri
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