Coelum Astronomia - #226 - 2018

(WallPaper) #1
A pochi giorni dalla
notizia del voto della
IAU, International
Astronomical Union,
per intitolare la legge
di Hubble anche a
Lemaître (leggi
l'articolo dedicato a
pagina 90), ecco che
arriva un’altra
riparazione, da tempo
attesa nel mondo della
scienza, a un altro
torto storico:
l’assegnazione a Jocelyn Bell Burnell dello Special
Breakthrough Prize in Fundamental Physics. Un
premio che vale tre Nobel, se non altro in termini
economici. All’astronoma che nel 1967 scoprì la
prima pulsar vanno infatti ben tre milioni di
dollari. E se li merita fino all’ultimo cent: la storica
scoperta la fece insieme al suo supervisor di
dottorato, Antony Hewish, ma fu solo a
quest’ultimo che, nel 1974, venne conferito il
Nobel per la Fisica. Un mancato riconoscimento
condiviso da Bell Burnell con molte altre
scienziate: a tutt’oggi, su 200 premiati solo 2 sono
donne, l’1%. Non a caso, la scienziata ha
dichiarato di voler devolvere l’importo del premio
all’Institute of Physics per finanziare borse di

dottorato di ricerca destinate a chi, nella fisica, è
poco rappresentato.

È proprio per i suoi contributi fondamentali alla
scoperta delle pulsar, nonché per un’intera
carriera dedicata a essere fonte d’ispirazione per
la comunità scientifica, che il Comitato di
selezione del premio ha deciso di destinarle
questo importante riconoscimento.

«Sicuramente un premio meritatissimo, che
finalmente dà un riconoscimento anche formale,
benché con 50 anni di ritardo, al ruolo
fondamentale che Jocelyn Bell ha avuto nella
scoperta delle pulsar», dice Marta Burgay,
ricercatrice all’INAF di Cagliari e pluripremiata
protagonista della scoperta – anche lei durante il
dottorato, nel 2003 – della prima e ancora oggi
unica coppia di pulsar conosciuta, in un'intervista
a Media INAF. «Ho avuto il piacere di incontrare
Jocelyn Bell in diverse occasioni nel corso degli anni
», ricorda Burgay. «Oltre ad essere una scienziata
di grande calibro e con un'immensa capacità di
comunicare col pubblico, Jocelyn Bell è una persona
estremamente piacevole e ammirevole che, anche
in occasione di questo premio, porta avanti con
determinazione la causa di una maggiore equità e
inclusività nel mondo della scienza».

(^14) COELUM ASTRONOMIA
Tre milioni di dollari a Jocelyn Bell,
la scopritrice della prima Pulsar
di Marco Malaspina – Media INAF
Sopra. Jocelyn Bell nel
1967, l’anno in cui scoprì
la prima pulsar. Crediti:
Roger W Haworth / Flickr
Premio “Giuseppe Occhialini” a Elena Pian
La Società Italiana di Fisica (SIF) e l’Institute of
Physics (IoP) hanno assegnato congiuntamente il
premio “Giuseppe Occhialini” a Elena Pian, in
riconoscimento di risultati rilevanti nel proprio
lavoro di ricerca in Fisica. Lo scorso anno, nella
notte tra il 17 e il 18 agosto, l'astronoma dell’INAF
era al Max Planck Institute e, ricevuto l’alert dal
consorzio LIGO-Virgo, ha seguito tutte le fasi
dell’analisi del merging di due stelle di neutroni in
una kilonova,
contribuendo a
svelare l’identità della
sorgente e la sua
controparte
elettromagnetica.
Leggi l'articolo di
Elena Pian su Coelum
Astronomia 218.

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