Coelum Astronomia - #226 - 2018

(WallPaper) #1

(^146) COELUM ASTRONOMIA
passaggio nei pressi di M 35. In questo caso la
distanza dal centro dell’ammasso aperto era di
appena 27’. Sempre nel binocolo 20x90 ho
assistito a uno straordinario spettacolo, con la
cometa quasi a contatto dell’ammasso. La sua
morfologia non aveva subito praticamente alcuna
modificazione così come la luminosità. Visibile
anche il tenue ammasso aperto NGC 2158, di
aspetto nebulare dati i pochi ingrandimenti e il
modesto diametro utilizzato, tanto da far pensare
a una seconda cometa più debole.
In ottobre sarà in calo (presumibilmente
dall’ottava alla nona magnitudine) ma ancora ben
visibile, impegnata in una corsa tra l’Unicorno e il
Cane Maggiore che la immergerà sempre più
nell’emisfero australe.
Sarà più proficuamente osservabile a ridosso
dell’alba, quando si sarà alzata decisamente sopra
l’orizzonte. Segnaliamo un bell’incontro con
l’ammasso aperto M 50 nella nottata dell’ 8
ottobre, con la cometa distante mezzo grado
dall’oggetto deep sky.
Tra le costellazioni invernali potremo cercare
anche la periodica 38P/Stephan-Oterma, che
torna dopo quasi quattro decenni dal suo
precedente passaggio. Lo scopritore di questa
cometa, l’astronomo francese Jérôme Eugène
Coggia, pensò di aver scoperto un nuovo oggetto
nebulare in una sua sessione osservativa datata
22 gennaio 1867 e se la vide così soffiare da
Édouard Stephan, altro astronomo francese, che
notando il suo spostamento comprese la sua vera
natura dandogli il così il proprio nome. A questo
venne affiancato anche il nome dell’astronoma
finlandese Liisi Oterma, che il 6 novembre 1942 la
riosservò pensando si trattasse di un nuovo
oggetto che invece Fred L. Whipple confermò
essere la cometa Stephan, dopo averne calcolato
l’orbita.
La Stephan-Oterma si muoverà dapprima in
Orione e poi nei Gemelli, risultando osservabile
nelle migliori condizioni, come la Giacobini-
Zinner, poco prima dell’alba. La sua luminosità per
tutto il periodo dovrebbe essere vicina alla
decima magnitudine. In novembre raggiungerà il
perielio e il picco luminoso, non molto differente
dai valori raggiunti a fine ottobre.
Cometa 21P/Giacobini Zinner fra NGC2168 e NGC2158 di
Francesco Badalotti - PhotoCoelum

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