(^162) COELUM ASTRONOMIA
Tutte le immagini presenti nella rubrica, salvo diversa indicazione, sono state realizzate dall’autore, Francesco Badalotti con un
Maksutov Cassegrain in configurazione Rumak diametro 255mm F20 (Tubo ottico con 7 diaframmi interni, Ottica Zen) a fuoco
diretto e senza filtri + camera Imaging Source DBK41AU02.AS raw colori con risoluzione di 1280 x 960. Formato video/codec
Y800/RGB24. Montatura SW NEQ6/Pro potenziata con barra, contrappesi e piastra Geoptik. Elaborazione video in
Autostakkert.2.6.8, elaborazione immagini in Registax6 e Photoshop. Ad eccezione di condizioni meteo particolarmente
sfavorevoli, il telescopio staziona sul balcone pronto per l’uso e ricoperto da uno specifico telo Geoptik.
in direzione nord perfettamente distinguibili in
quanto si innalzano dalla scura distesa
dell'Oceanus Procellarum. Poco più a nord,
abbiamo i crateri Bessarion e Bessarion-E
rispettivamente di 10 e 8 km.
A nordovest di Kepler è molto interessante
l'osservazione di Kepler-1, un rilievo cupoliforme
di origine vulcanica abbastanza degradato e con
vari craterini sulla sommità, appartenente alla
tipologia dei domi lunari, la cui altezza non supera
i 200 metri e con una larghezza di 14 km.
A sud di Kepler, un cratere degno di nota è Encke
di 31 km di diametro contornato da un anello di
basse ma ripide pareti alte circa 750 metri sul cui
lato occidentale osserviamo Encke-N di 4 km di
diametro. Encke proviene dal Periodo Geologico
Eratosteniano/Copernicano (non oltre 3,2 miliardi
di anni fa). Sul fondo del cratere noteremo una
notevole quantità di rilievi collinari, macchie
biancastre intorno a un piccolo craterino e linee di
cresta. Nella medesima zona, ma a ovest di Encke,
da citare anche Encke-G di 7 km, Encke-J di 5 km e
il cratere Maestlin con diametro di 7 km, mentre
nella vasta area pianeggiante a occidente a Encke-
T corrisponde una struttura irregolare con
diametro di 91 km.
A sud di questo è d'obbligo una sosta presso il
grande Maestlin-R, un cratere di 60 km quasi
completamente ricoperto dalle antichissime lave
dell'Oceanus Procellarum. Ancora più a sud di
Encke, i crateri Encke-B di 11 km ed Encke-C di 9
km.
Passando ora all'area a est di Kepler sono da citare
Kepler-A di 11 km e Kepler-B di 7 km di diametro.
Come già scritto per la zona a nord di Kepler,
anche tutt'intorno al cratere principale sarà molto
interessante l'osservazione di una innumerevole
quantità di minuscoli rilievi collinari di minime
dimensioni ed estremamente ravvicinati fra loro,
da scandagliare anche a elevati poteri di
ingrandimento al fine di coglierne i più fini
dettagli, anche in considerazione della vicinanza
del terminatore lunare. Quale migliore occasione
per osservazioni in alta risoluzione? Photocoelum
attende i vostri eventuali lavori.
Per la regione a occidente di Kepler
probabilmente si renderà necessario estendere la
seduta osservativa anche alla successiva serata, il
21 ottobre, quando la linea del terminatore si sarà
portata più a ovest. In tali condizioni, nelle fasi
prossime al Plenilunio, sarà possibile ammirare
quella che può benissimo essere considerata la
peculiarità di Kepler, cioè la sua grande e
luminosa raggiera costituita da numerosi
segmenti con sviluppo radiale in ogni direzione.
Fra i segmenti a maggiore albedo iniziamo con
quello orientato verso sudovest, in direzione del
cratere Reiner-C. Uno dei raggi principali è
orientato verso occidente, in direzione dei crateri
Reiner e Reiner-K. Altri due segmenti si estendono
da Kepler verso nordovest in direzione dei crateri
Marius e Marius-A. Un notevole gruppo di raggi e
larghe chiazze biancastre, si estende da Kepler
fino in prossimità dei crateri Herodotus e
Aristarchus, coprendo una distanza di circa 500
km e andando a interferire con l'altrettanto
notevole sistema di raggi estesi da Herodotus-
Aristarchus fino al cratere Tobias Mayer e ai monti
Carpatus, anche in questo caso con una distanza di
circa 530 km.
Da Kepler verso est domina su tutti il largo e
complesso segmento orientato in direzione
dell'area dei crateri Copernicus e Reinhold per
circa 500 km. Vi sono poi numerosi raggi minori
anch'essi disposti radialmente. Ma a prescindere
dai singoli segmenti della raggiera, è anche tutta
l'area a elevata albedo intorno a Kepler a rendere
altamente spettacolare questa eccezionale
struttura geologica del nostro satellite.
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