A sinistra nell'immagine, la piccola nebulosa NGC 7538, al centro in basso la cospicua NGC 7635 – si noti la
“bolla” o Bubble Nebula, al suo centro con la caldissima stella bianco azzurra in essa immersa – e l’ammasso
stellare ricco di giovanissimi soli azzurri, M 52 a 4.500 anni luce dalla Terra, sulla destra in alto, nel cielo di
Cassiopea. Telescopio Remoto ASTRA #4. (Takahashi Sky 90, 405 mm/4.5 & SBIG ST10XME su EQ6,
Traversella, TO). Enzo Pedrini.
molto facile l’identificazione di questa
costellazione che è sicuramente uno dei
“disegni” del cielo più conosciuti, anche dai
meno esperti, probabilmente tanto quanto il
Grande Carro e Orione.
In Cassiopea si trovano innumerevoli nebulose di
idrogeno ed elio che emettono luce rossa, nella
riga dell’idrogeno ionizzato H-alfa, emissione
provocata dalla calda luce di giovani soli azzurri
che si trovano immersi in queste nubi di
idrogeno. Iniziamo ora un viaggio che ci porterà
proprio all’interno questi affascinanti oggetti.
Il telescopio remoto ASTRA #4 a grande campo ci
mostra, entro un grado quadrato, due di queste
nebulose e un ammasso stellare appena nato:
sono la Nebulosa Bolla (in basso al centro), la
piccola nebulosa NGC 7538 a sinistra e l’ammasso
M 52, a destra, ricco di giovanissimi soli azzurri.
Immergiamoci ora in un’altra di queste distese di
gas, IC 1848, la Nebulosa Anima, e analizziamola
nella sua composizione chimica grazie ad appositi
i filtri, quelli dell’idrogeno, dello zolfo e
dell’ossigeno, in una ripresa effettuata con il
Telescopio Remoto ASTRA #1 (prossima pagina).