Coelum Astronomia - #227 - 2018

(Martin Jones) #1

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La supernova silenziosa


di Redazione Coelum Astronomia

Sopra. La regione osservata prima (a sinistra), durante (al centro) e dopo (a destra) l’esplosione. La supernova
è visibile solo nel pannello centrale. Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/R. Hurt

Gli astronomi hanno assistito alla morte davvero
particolare di una stella massiccia, una morte
breve e silenziosa. Lo strano evento si è verificato
in una galassia situata a 920 milioni di anni luce di
distanza e, secondo i ricercatori, questa insolita
esplosione suggerisce che la stella morente
avesse un compagno segreto che stava sottraendo
parte della sua massa, portando alla
trasformazione sorprendentemente veloce in
supernova, chiamata iPTF14gqr. Il team, guidato
da Kishalay De, studente laureato al CalTech,
ritiene che questa esplosione abbia dato vita a un
sistema binario a stelle di neutroni.


«Una tipica supernova si evolve lentamente», ha
detto De. Ma questa supernova si è evoluta molto
velocemente: fra salita e declino sono trascorse
circa due settimane. Molto poco per una
supernova! Il primo burst è durato circa un giorno.
Inoltre nel caso di iPTF14gqr di materia ne è stata
espulsa pochissima: anche se la stella esplosa
doveva avere una massa di almeno otto volte
quella del Sole, solo un quinto della massa del


Sole è stata espulsa nell'esplosione, ha detto De,
quando una tipica esplosione di stelle massicce
espelle circa cinque volte la massa del Sole.
La supernova è stata classificata di tipo Ic, ossia un
oggetto spettroscopicamente caratterizzato da
elementi di peso maggiore dell’idrogeno e
dell’elio. Questo significa che la stella che è
esplosa aveva perso gli strati esterni, che appunto
sono composti da idrogeno ed elio, tramite un
vento o un’interazione con una compagna.
Secondo i ricercatori la "materia mancante" è stata
"rubata" dalla un oggetto denso posto accanto alla
stella esplosa. Tale oggetto poteva essere una
nana bianca, una stella di neutroni o persino un
buco nero. Così, quando la stella è esplosa e ha
lasciato dietro di sé una densa stella di neutroni si
è formato il sistema stellare binario. L'ipotesi,
sostenuta dalle misurazioni delle masse coinvolte,
davvero ridottissime, è che si tratti di un sistema
binario di stelle di neutroni.

I risultati dello studio sono stati pubblicati su
Science.
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