Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Il valore esplicativo del concetto di reincarnazione l 207

gemelli omozigoti, ereditano un identico materiale genetico e poiché le condizio­
ni ambientali in cui si trovano a vivere sono senz'altro più simili di quelle dei ge­
nelli omozigoti, ci si potrebbe aspettare che essi si somiglino molto di più di
due gemelli cresciuti separatamente, mentre ciò non accade. Sebbene né Chang
né Eng abbiano mai espresso dei ricordi suggestivi di una loro vita precedente,
ritengo che le marcate differenze riscontrate nelle loro personalità possano esse­
re la conseguenza di diverse memorie comportamentali derivanti da esistenze
passate.

Rapporto genitori-figli

All'inizio di questo libro ho parlato, citando anche degli esempi, del fre­
quente desiderio di far visita alla loro precedente famiglia manifestato da parte
dei soggetti di questi casi. A tale proposito suggerii una serie di motivazioni, qua­
li ad esempio il desiderio di rivedere il proprio coniuge o la preo.ccupazione per
il benessere di uno dei propri figli. Parlerò ora di un'altra motivazione che può
stare alla base di questo bisogno di ricongiungersi con la precedente famiglia. Si
tratta della forte convinzione, presente in quasi tutti i soggetti, che i loro prece­
denti genitori fossero migliori di quelli che hanno attualmente. Capita molto
spesso che, per identificare e distinguere i loro precedenti genitori da quelli at­
tuali, essi attribuiscano ai primi l'appellativo di «i miei veri genitori». Ho de­
scritto questa tendenza nel resoconto dei casi di Shamlinie Prema e di Roberta
Morgan (22). Anche nel caso in cui i genitori del soggetto si occupino di lui con
molta cura - sia materialmente che affettivamente - egli potrà provare ugual­
mente il desiderio di ritrovare i suoi « veri genitori ». Questo moto può in parte
derivare da residui di un attaccamento ai precedenti genitori, nonché da una
preoccupazione nei confronti del loro benessere e della loro salute.
Qualunque possa esserne la causa, i continui riferimenti di un bambino nei
confronti dei suoi precedenti genitori, i suoi paragoni fra questi ed i suoi genitori
attuali ed il suo costante desiderio di avere il permesso di andarli a trovare, può
dar luogo ad un crescente allontanamento del soggetto da parte della sua fami­
glia. Tale allontanamento, naturalmente, dipende dalla lunghezza del periodo in
cui il bambino continua a parlare dei suoi « veri genitori », dalla petulanza con
cui egli chiede di incontrarli, dalla durezza dei suoi continui paragoni e -non
per ultimo - dalla tolleranza dimostrata dai genitori nei confronti di un com­
portamento così fastidioso e spiacevole.
Se la reincarnazione è un fenomeno reale, un antagonismo fra genitore e fi­
glio può derivare da un altro tipo di relazione a cui i due soggetti furono sotto­
posti in una precedente vita. Mi riferisco a quei casi in cui un bambino afferma
che, nella precedente vita di cui ha delle reminiscenze, egli aveva la stessa età o

(22) Rapporti figli-genitori
Altri esempi di figli che rifiutano i loro genitori e fecero di tutto per trovare i loro << veri genitori >>
sono dati dai casi di Prakash Varshnay, Ravi Shankar Gupta, Veer Singh, Gamini Jayasena, Warnasiri
Adikari, Wijanama Kithsiri e Rabih Elawar.

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