Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Il valore esplicativo del concetto di reincarnazione l 213

La preferenza nei confronti dell'uso di una mano è, in un certo senso, un ti­
po di comportamento specializzato. Infilare un ago, ad esempio, richiede una
certa abilità ma, eseguire meglio una tale operazione con una mano piuttosto
che con l'altra, è un ulteriore sviluppo della stessa capacità. Sembra verosimile
infatti supporre che la preferenza di una mano - la sinistra, oppure la destra -
rechi con sé un vantaggio; presumibilmente, rende capaci di svolgere meglio
un'operazione quale quella di infilare un ago, poiché in tal modo si finisce per
esercitare quella mano molto più frequentemente, non dovendo ripartire il lavo­
ro fra tutte e due. Se le cose stanno così, è possibile che una persona porti con
sé, da una vita all'altra, la preferenza per una delle due mani e, a sostegno di que­
sta tesi, ho ottenuto qualche piccola evidenza. I miei collaboratori ed io abbiamo
ottenuto informazioni su dieci casi in cui i soggetti erano mancini ed altrettanto
si era riusciti a sapere delle loro precedenti personalità.
Devo dire che, in due di questi dieci casi, ottenni delle testimonianze con­
flittuali riguardanti il mancinismo delle precedenti personalità mentre, in altri
due casi, le affermazioni dei soggetti non furono verificate. Inoltre, in altri cin­
que casi, i soggetti e le loro precedenti personalità appartenevano agli stessi cep­
pi familiari e, in tali casi, non possiamo quindi escludere la presenza di un fatto­
re genetico. (Corliss Chotkin Jr. fu uno di questi soggetti).
Sembra legittimo chiedersi perché tutte le persone non utilizzino di prefe­
renza la mano destra. Questo è un altro modo per domandarsi come abbia avuto
origine il mancinismo e cosa lo faccia perdurare nel tempo. È ben lungi da me la
presunzione di poter fornire un'adeguata risposta a tale domanda, ma questo è
comunque un terreno su cui poter basare alcune congetture inerenti al fenome­
no della reincarnazione. In primo luogo, una persona che perda il braccio destro
o la mano destra, si adatterà abitualmente alla sua nuova condizione e diventerà
mancina. Così fece Lord Nelson, il grande ammiraglio Inglese. Fu ferito nella
battaglia di Santa Cruz di Tenerife nel 1797 e gli venne amputato il braccio destro
In seguito imparò a scrivere piuttosto bene facendo uso della mano sinistra (29).

Presumibilmente, una persona divenuta mancina per necessità come nel ca­
so di Lord Nelson, reincarnandosi, dovrebbe presentare una tendenza al manci­
nismo. (Lanciando questa ipotesi presumo anche che, la mano maggiormente uti­
lizzata nel periodo che ha preceduto la morte dell'individuo, diventi dominante
nella successiva incarnazione). Conosco solo un caso che sia direttamente di sup­
porto ad una tale ipotesi. È quello di una bambina Birmana, Ma Khin Sandi, che
risultò essere la reincarnazione della sua nonna materna. Ma Khin Sandi era
mancina, mentre sua nonna non lo era; nessun altro in famiglia presentava una
simile caratteristica. Tuttavia, negli ultimi mesi della sua vita, la nonna aveva avu­
to un infarto con conseguente paralisi del braccio destro; ciò mi fa supporre che,

(29) Adattamento di Lord Nelson alla perdita del suo braccio destro
Un'edizione della Vita di Nelson di Southey che mi ricordo di aver letto in gioventù, comprendeva al­
cune riproduzioni di pagine scritte di proprio pugno da Nelson, sia prima che dopo aver perso il suo
braccio destro. L'amputazione avvenne otto anni prima del 1805, anno in cui egli morì (Southey, 1962/
181 3).

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