Corriere della Sera - 02.11.2019

(C. Jardin) #1


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LIBERITUTTI

Sabato2Novembre2019CorrieredellaSera


Contaminazioni
Da sinistra, in fondo, pezzi vintage e di
artigianato nel concept store di
arredo Casa Almada; Casa de Cha da
Boa Nova a Matosinhos, primo
progetto dell’architetto Alvaro Siza,
oggi ristorante; l’hotel Tipografia do
Conto, riconversione di un luogo di
lavoro; il Mercado de Matosinhos,
mercato e sede di ristoranti e start-up

Abitare


Designeartigianato


Oportovuolseguire


lelezioniitaliane


PrimaBiennaleconl’omaggioalnostroPaese


I


mpossibile, girando per
la città, associaredipri-
mo acchitoOportoalde-
sign. Case basse divarie
epoche, alcune decaden-
ti, altrerese vivedagli azulejos
odafacciatecolorate, sicon-
trappongonoapalazzi storici,
edifici riconvertitieaqualche
architetturacontemporanea
famosa (autori le star cittadi-
ne AlvaroSiza eEduardo Sou-
to De Moura, mac’èanche
RemKoolhaas, che ha firmato
l’avveniristicasala daconcerti
Casa da Musica). Eppure, se
l’otto centescalibreria Lello
conisuoi famosi interni tutti
aintarsiestucchi attiracode
di visitatori, ilfermentodiuna
città che negli ultimi anni sta
cambiandovoltopassa (an-
che) attraverso il mondo della
creatività. Non si tratta, per
ora, di uncontestolegatoal
progettocanonico(le aziende

di arredo sono rareetradizio-
nali), ma l’interesse dei giova-
ni per il designètangibile, se
si pensa che l’Esad, la scuola
locale di designearte, in 30
anni di esistenza ha laureato
circa 5.000 studenti. Oltreafa-
voriremolteplici iniziativedi
formazione che guardano al
mondo del lavoro,eavercrea-
to un centrodiricer ca promo-
tore quest’anno della prima
PortoDesign Biennale: oltre
tremesi di esposizionietalk
per indagaresul senso del de-
sign, nella società di oggi.
«SonoarrivataaOporto25
anni faconunErasmus e, do-
po latesi con Alvaro Siza, mi
sono stabilità qui», racconta
l’architetto Maria Milano, na-
tivadiEnna, partedel board
della Biennale. «Il lavoroda
fareèancora molto, mac’èun
terrenofertile: lerealtà pro-
duttivesono poche, peròesi-

«Abbiamovolutomostrare
come in Italia le nuove leve
creativereagisconoauncon-
testodicrisi —spiega Maria
—.Lavorando strettamente
conmondi parallelicome l’ar-
tigianatoel’arte, ma anche
guardandoafunzioni più am-
pie, come il sociale,eragio-
nando sulla sostenibilità».
Non si pensi peròche igio-
vani designer portoghesi sia-
no tradizionali, anzi: ci sono

laureati Esad che hanno crea-
to un brand di cioccolato(con
trenegoziaOporto, unoaBar-
cellonaeune-shop) puntan-
do su creatività alternative,co-
me la materia primaeil
packaging.Olastart-up di
grafica, ideata da due ragazze
trentenni, che oggi ha tra i
suoi clienti museiemarchi di
moda internazionali. La sede
di quest’ultimaènel Mercado
de Matosinhos, mercato del
pesce, fruttaeverdura degli
anni ‘40, riconvertitocon l’ag-
giunta di un incubatoredipic-
cole imprese creative: «Abbia-
mo aggiuntospazi pensati per
realtà di design, architettura,
grafica, moda, che pagano so-
lo un affitto“politico”, ma an-
che piccoli negozi di ricerca
sul cibo—spiega Sérgio
Afonso, direttoreesecutivo

Esadeideatoredel progetto
—. Tuttosenza snaturarel’es-
senza originaria del luogo.
Con l’effetto, invece, di inco-
raggiareild ialogo tra ambiti e
crear ereciproche opportunità
di lavoro».
L’architettura delle ricon-
versioniaOportoèiltema del
momento: dalla storica«casa
del tè»diAlvar oSiza, diventa-
ta qualche anno fa un risto-
rantestellato, allavecchia ti-

pografia riapertacome hotel,
ètuttounfiorirediluoghi da
viver einuna vestenuova,an-
che solo per qualche ora. Ma i
mobili?Inegozi dedicati sono
rari epuntano sull’idea del
concept store, l’«esperienza»
di cui l’arredoèsolo una parte.
Forse per questonon esisteun
gustolocale univoco:imobili
proposti sono vintage, artigia-
nali portoghesioetnici,con
qualche pezzodiricer ca più o
meno artistica. Infondo non
così lontani dagli «oggetti» di
Riccard oDalisi, esposti nella
splendidaretrospettivaalMu-
seu da Misericordia, esempio
giàallora di unione tra artee
design, saper fareeimpegno
sociale. Simbolicodella nuova
Oportoche si aprealdesign.
SilviaNani
©RIPRODUZIONERISERVATA

Iconetricolori
Curata da Paolo
Deganello e Maria
Milano, la mostra
Abitare Italia al
Palacio des Artes
di Porto, espone
pezzi pietre
miliari per il loro
contributo di
innovazione

L’evento


●La prima
edizione della
Porto Design
Biennale, in
corso a Oporto
fino al 8/12, si
articola in due
sezioni:
Territorio Italia,
con le mostre
«Abitare Italia»
e «Frontiere»
(fino all’8/12) e
la retrospettiva
su Riccardo
Dalisi (fino al
24/11), e Post
Millennium
Tension: 6
mostre e vari
talk sul design
portoghese
oggi

«Living»,inedicioladal6novembre


Suldivanodell’eredediFreud


«E


ntrando nellacasa londinese
della stilista Bella Freud,
pronipote di Sigmund un divano
o una poltrona di pelle, li trovi sempre: si
merita lacover di Living (da mercoledì 6
novembre,col Corriere a 2 euro), nel
quale lecontaminazioni tra passato e
presente (inconscio o subconscio?) non
mancano.Vedi il ristorante
multisensoriale di Cibic a Vicenza, o la boutique
newyorchese firmata dalregista Luca Guadagnino.Persino il
progetto piemontese dei Marcante-Testa aParigi è sintesi tra
design e ‘900(Pe.Aq.) ©RIPRODUZIONERISERVATA

steunindottoartigianale di
grande qualità. Al momento
peròildialogo tra designer e
artigianièquasi assente».
Proprio questoèilfocus
di«Frontiere», la grande mo-
stra sul design italianocon-
temporaneo, partedella se-
zione «Territorio Italia» cura-
ta da Maria Milanoededicata
al nostrocome primo paese
«ospite», in quantoancora in-
discusso puntodir iferimento.

Arte&design
Uno scorcio
della
retrospettiva
su Riccardo
Dalisi «The
Perfect
Imperfection»,
allestita
nello storico
edificio Museo
e Igreja da
Misericordia
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