la Repubblica - 09.11.2019

MADRID — Il candidato del Psoe e

presidente del governo in carica, Pe-

dro Sánchez (47 anni), si presenta al-

le sue quarte elezioni politiche con-

vinto che stavolta non si tratti di

mettere a confronto i programmi,

ma semplicemente che i cittadini

decidano con il loro voto se voglio-

no che la situazione politica possa fi-

nalmente sbloccarsi. È l’idea su cui

torna più volte nel corso di quest’in-

tervista.

Perché non ha replicato al leader

di Vox, Santiago Abascal, nel

dibattito televisivo?

«Nel dibattito si è vista una destra

intimorita di fronte a un’ultradestra

aggressiva e arrogante. La destra ha

fatto crescere l’estrema destra con i

patti stipulati in alcune comunità

autonome e in città importanti come

Madrid. In Europa l’estrema destra è

isolata, qui la si fa crescere».

Questo esime il leader del Psoe

dall’obbligo di rispondergli?

«Vox è un’invenzione di Aznar per

destabilizzare Rajoy di cui ha perso il

controllo. Alla fine si è imposta

ideologicamente a destra e se la sta

mangiando elettoralmente».

C’è stato un famoso dibattito tra

Macron e Le Pen in cui Macron le

ribatteva tutto. Rimpiange di non

averlo imitato?

«Noi abbiamo difeso una Spagna

diversa. Sono altri quelli che devono

mettere una barriera contro

l’estrema destra. Non il Psoe, ma la

destra».

Le sue parole sulla dipendenza

della Procura dal governo nel caso

[dell’ex presidente catalano, ndt)

Carles Puigdemont hanno

provocato una dura risposta da

parte dei magistrati. Lei rispetta

l’autonomia della Procura?

«Bisogna essere umili, non sono stato

preciso. Tanto prima come durante

questa fase di governo ho sempre

rispettato l’autonomia della Procura

e l’indipendenza dei giudici. Mi sono

impegnato a lavorare perché il

sistema giudiziario spagnolo possa

giudicare Puigdemont in modo

imparziale».

È chiaro che non avrà la

maggioranza assoluta. Con chi

vorrebbe arrivare all’incarico?

«Se il Congresso non si accorda sulla

formazione di un Governo,

propongo che si lasci governare la

lista più votata. L’unico modo per

garantire un governo è votare il Psoe.

Tutto il resto continua a garantire il

blocco».

E come raggiungerebbe la

governabilità?

«Domani siamo tutti convocati alle

urne, ma non per dare un

orientamento sulle linee politiche,

perché gli spagnoli lo hanno già fatto

il 28 aprile e il 26 maggio dando una

maggioranza al Psoe. Gli spagnoli

vogliono una risposta progressista ai

loro problemi. La questione è se

avremo o meno un governo.

Ma con chi farà la maggioranza?

«Secondo i sondaggi, Psoe e

Podemos raggiungono la

maggioranza assoluta? No. Allora,

chi includi in quell’equazione?

Abbiamo governato con 84 deputati

e abbiamo fatto approvare molte

leggi. Non siamo riusciti ad

approvare il bilancio perché la destra

e gli indipendentisti hanno unito le

loro forze».

Ma il fatto è che non poteva

governare.

«Le leggi le abbiamo approvate.

Questo è governare. L’importante è

che domani gli spagnoli

garantiscano con il loro voto che ci

sia un governo. Il voto per il Psoe è

una garanzia che ci sarà».

Quali sono i tre grandi temi su cui

dovrà negoziare un programma?

«Giustizia, convivenza e

rigenerazione democratica».

Quali argomenti concreti

intende proporre per raggiungere

questo accordo?

«Noi siamo un governo progressista.

Pertanto, nell’ambito della giustizia

sociale è evidente che abbiamo una

risposta progressista da proporre.

Nell’ambito della rigenerazione

democratica, altrettanto. E

nell’ambito della convivenza, penso

che sia importante coinvolgere tutte

le forze politiche. Oppure vogliamo

escludere il Partido Popular e

Ciudadanos da questa necessaria

soluzione alla crisi di convivenza che

sta vivendo la Catalogna? Perché a

volte, ascoltando Iglesias, si ha

l’impressione che sia questo ciò che

propone. Pertanto, quali saranno le

politiche, le maggioranze saranno

diverse».

A luglio, quando si cominciò a

parlare di un possibile ritorno alle

urne, immaginavate di arrivare a

questa settimana elettorale con

una situazione in Catalogna così

complicata?

«Posso assicurarvi che tutto ciò che

stiamo vivendo era previsto.

Eravamo perfettamente consapevoli

che la sentenza [nel processo ai

leader indipendentisti catalani, ndt]

avrebbe avuto una risposta politica

nelle strade. Ed è per questo che ho

detto in molte occasioni che è

importante che la stabilità del Paese

non debba contare sulle forze

politiche indipendentiste. Ed è per

questo che ho chiesto l’astensione

del Pp e di Ciudadanos, per evitare la

ripetizione delle elezioni».

Se il suo partito ottenesse meno

seggi di prima, se ne assumerebbe

la responsabilità?

«Mi sono sempre assunto le mie

responsabilità. Ma è abbastanza

strano dire alla prima forza politica

che deve assumersi le proprie

responsabilità. Il signor Casado (Pp)

dovrebbe dimettersi 71 volte per i 71

seggi che ha perso?»

— Copyright El País/Lena, Lea-

ding European Newspaper Allian-

ce. Traduzione di Luis E. Morio-

nes

CRISTOBAL OSETE/EPA

f

Il candidato Psoe e premier in carica alla vigilia delle elezioni

Sánchez “Il popolo

vuole una Spagna progressista

Ci voti per fare un governo”

La scheda

Il Paese in stallo

da quattro anni

hL’impasse politica

La Spagna si reca alle urne

per la quarta volta in quattro

anni e a pochi mesi dalle

ultime consultazioni politiche

dello scorso 28 aprile.

hL’esito elettorale di aprile

Pedro Sánchez, segretario del

Psoe, aveva vinto le elezioni di

aprile, arrivando in testa con

123 seggi, ma sotto la soglia di

maggioranza di 176 deputati. I

negoziati con Podemos di

Pablo Iglesias si sono arenati,

mentre Ciudadanos non ha

sostenuto l’esecutivo

g

Vox è un’invenzione

di Aznar per

destabilizzare Rajoy

di cui ha perso il

controllo. Si è

posizionato a destra

e la sta divorando

Leading European Newspaper

Alliance è l’alleanza di cui fa parte

“Repubblica” insieme ad altri sette

grandi giornali europei

di Soledad Gallego-Díaz e Carlos Elordi Cué

f

g

La sentenza sulla

Catalogna ha

destabilizzato

il Paese. Perciò non

dobbiamo contare

sugli indipendentisti

per un’alleanza

kUn comizio di Pedro Sánchez, 47 anni, leader del Partito socialista, a Los Alcazares, Murcia

Procedura: 5/11 C.P.

BIBBIENA

Lotto 1 - 

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 in via

Nazionale; 8FLRDO3

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Lotto 5 - 

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 in Via

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6HQ]DLQFDQWR20/12/2019RUH09:

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5 LODQFL€ 10.

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6HQ]DLQFDQWR20/12/2019RUH09:

3UH]]REDVH€ 2. 848.

5 LODQFL€ 10.

AREZZO

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1 HJR]LRGL PTFRPSRVWRGDGXHDPELHQWL

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6HQ]DLQFDQWR 18 /12/2019 RUH17:

3UH]]REDVH€ 49.0 84

5 LODQFL€ 1.

VIAREGGIO

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6HQ]DLQFDQWR 18 /12/2019 RUH15:

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5 LODQFL€ 1.

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1 HJR]L H 8FL

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16/12/2019RUH13:

3UH]]REDVH€ 95.65 8

5 LODQFL€ 2.

CHIUSI

C.P. 5/2011 (Lotti 1,2,4,5,7,8,9 e 10) Liquidatori: Dott. Alessandro Ghiori Avv. Barbara Rossi

PDJJLR ULLQIRVXZZZFRQFRUGDWR¿QDQ]LD ULDLW D OLDQDLW

C.P. 5/2011 (Lotto 6 e Vendita Quote)

Not. Delegato Dott. Michele Tuccari in Arezzo Via Fonte Veneziana n.10, scala A (Sede NOT.AR.ES.)

PDJJLR ULLQIRVXZZZFRQFRUGDWR¿QDQ]LD ULDLW D OLDQDLW

Lotto 6 - 

8FL

 i n 9LD&DODPDQGUHLDQFRUDGDXOWLPDUHGLPTVX

OLY H O OLFRQJDUDJHHDFFHVVRUL GLPT

6HQ]DLQFDQWR19/12/2019RUH10:

3UH]]REDVH € 2.223.936 5 LODQFL€ 10.

Procedura: 5/11 CP - AZIENDA SETTORE ENERGIE RINNOVABILI

E AGRARIA

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3UH]]REDVH € 153.521,42 5 LODQFL€ 5.

AREZZO

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. Sabato,9 novembre^2019 Mondo pagina^13