22 Sabato 9 Novembre 2019 Il Sole 24 Ore
Norme
Tributi
Il regime degli «impatriati» non si applica agli agenti Ue
soggetti al protocollo sui privilegi e sulle immunità del-
l’Unione europea. Sono le conclusioni a cui delle Entrate
nella risposta a interpello / di ieri.
Nell’interpello l’istante dichiarava di aver trasferito la
propria residenza a Lussemburgo dall’ottobre del per
lavorare presso la Banca europea degli Inve-
stimenti (Bei), con iscrizione all’Aire da gen-
naio del . L’istante riferiva altresì di es-
sere soggetto alle disposizioni previste dal-
l’articolo del protocollo accluso al Trattato
sull’Ue e di aver maturato l’intenzione di tra-
sferire nuovamente la propria residenza in
Italia. Chiedeva quindi conferma circa la
possibilità di fruire del regime speciale per
i lavoratori impatriati.
L’Agenzia ritiene che lo speciale regime previsto per gli
agenti Ue sia incompatibile con l’altrettanto speciale regi-
me fiscale per gli impatriati, dal momento che l’istante va
considerato, in base al protocollo, fiscalmente residente
in Italia (e non in Lussemburgo) nei periodi di imposta
e . In altri termini, l’agente Ue non potrebbe con-
siderarsi “espatriato” ai fini fiscali: mancherebbe, quindi,
il presupposto principale per l’accesso al regime di favore.
—Antonio Longo
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La versione integrale degli articoli
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IL QUOTIDIANO DEL FISCO
Niente regime impatriati
per gli agenti Ue
Iperammortamento, le strategie
per massimizzare il bonus
LEGGE DI BILANCIO
L’agevolazione a scaglioni
dal può non convenire
su tutti gli ordini
La migliore pianificazione
consiste nello spalmare gli
investimenti nei due regimi
Luca Gaiani
Per l’iperammortamento a scaglio-
ni del , scatta la scelta se gioca-
re d’anticipo “prenotando” gli inve-
stimenti entro il dicembre o rin-
viare l’ordine al prossimo anno. Può
infatti convenire suddividere gli ac-
quisti tra l’una e l’altra norma per
sfruttare al meglio il plafond.
L’articolo del Ddl di Bilancio
proroga di un anno le attuali
agevolazioni Industria . regolate
dalla legge /. Viene anche
riaperto per tutto il l’arco tem-
porale degli investimenti superam-
mortizzabili in scadenza al di-
cembre . L’accavallarsi delle
norme richiede attenzione da parte
delle imprese che stanno pianifi-
cando gli investimenti.
Dal 150% all’iper a scaglioni
Gli investimenti Industria . che le
imprese stanno effettuando in que-
sti mesi possono rientrare alternati-
vamente in una delle due seguenti
agevolazioni. Chi ha effettuato or-
dini e versato acconti del % entro
il dicembre può usufruire,
per i costi sostenuti (ai sensi dell’ar-
ticolo del Tuir) fino al prossimo
dicembre, dell’iperammorta-
mento con maggiorazione fissa del
% (ai fini della deduzione delle
quote di ammortamento e dei cano-
ni di leasing) e senza alcun limite di
importo totale, previsto dal comma
della legge /. Gli investi-
menti . effettuati nel , ma
non prenotati entro il dicembre
(come pure la parte di costo
degli investimenti prenotati che ec-
cede l’ammontare coperto dall’ac-
conto del %), sfruttano invece
l’iperammortamento a scaglioni in-
trodotto dalla legge /: mag-
giorazione del % fino a , milio-
ni di costo; % tra , e milioni;
% tra e milioni; zero oltre
milioni. L’iper a scaglioni previsto
dalla attuale norma vale anche per
gli investimenti del qualora,
entro la fine del corrente esercizio,
sia sottoscritto l’ordine e versato un
acconto almeno pari al % del cor-
rispettivo contrattuale. L’articolo
del Ddl di Bilancio proroga al
(con coda al dicembre per
ordini e acconti del % entro fine
) l’attuale iper a scaglioni con le
stesse percentuali e sempre con il
tetto di milioni oltre il quale la
agevolazione non spetta.
Intreccio di date
Da una prima lettura delle norme
potrebbe apparire che, per gli inve-
stimenti . effettuati nel ,
l’utilizzo dell’iper della legge
/ o di quello in arrivo sia in-
differente, ma non è così. In presen-
za di due agevolazioni con percen-
tuali decrescenti, ciascuna delle
quali applicabile in modo autono-
mo, è opportuno collocare gli inve-
stimenti sotto l’una o l’altra agevo-
lazione, sfruttando al massimo en-
trambi i plafond.
Un primo caso può riguardare
imprese che, nel , hanno inte-
ramente esaurito il tetto di milio-
ni e che hanno già programmato ac-
quisti per il : nessuna prenota-
zione dovrà essere fatta entro il
dicembre pena l’azzeramento del-
l’iper e l’impossibilità di sfruttare la
norma in arrivo. Nel caso opposto,
chi nel non ha sfruttato l’iper
della legge (non rileva invece la
coda della legge /), e preve-
de investimenti anche nel , ha
interesse a prenotarli (con acconto
del %), per importi contenuti en-
tro il tetto, per sfruttare entrambe le
disposizioni. Ad esempio, si consi-
deri una società con investimenti
. del pari a zero, e acquisti
previsti per il di milioni (due
macchinari da milioni ciascuno).
La migliore pianificazione è
quella di ordinare il primo macchi-
nario entro fine anno (versando
l’acconto del %) e rinviare l’ordine
del secondo al . Così facendo
per entrambe le macchine si sfrut-
teranno due scaglioni del % (uno
con la legge e l’altro con la legge
di Bilancio) e per l’eccedenza si re-
sterà nella maggiorazione del %.
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LE AUDIZIONI IN SENATO
Cedolare sui negozi, primi spiragli sulla proroga
Marco Mobili
ROMA
Previdenza complementare a costo
zero per gli under e un campanello
d’allarme delle compagnie di assicu-
razione sulla tracciabilità e sul taglio
delle detrazioni fiscali sopra i mila
euro. Non solo. Comincia a far breccia
nella maggioranza la richiesta di
Confedilizia di prolungare almeno
per il il regime della cedolare
secca per le locazioni di negozi: a tro-
vare corretta l’idea è il presidente del-
la commissione Bilancio del Senato,
Daniele Pesco (MS). Sul sostegno al-
le botteghe, in particolare quelle sto-
riche, va registrata la proposta del mi-
nistro dei Beni culturali, Dario Fran-
ceschini, di prevedere incentivi mira-
ti per i piccoli Comuni sul modello del
tax credit librerie.
Tornando alle assicurazioni, il pre-
sidente dell’Ania, Maria Bianca Fari-
na, in audizione davanti alla Commis-
sione bilancio del Senato, ha posto
l’attenzione all’impatto finanziario
del rinvio in avanti delle quote di am-
mortamento fiscale dell’avviamento
e delle altre attività immateriali tra-
sformate in Dta. «Lo scenario, già ol-
tremodo penalizzante, delineato dalla
legge di bilancio dello scorso anno –
ha precisato Farina – verrebbe ulte-
riormente appesantito» dal nuovo di-
segno di legge di bilancio «che differi-
sce di ulteriori sei anni la quota di
competenza (%), rinviandola al
e ripartendola, in quote costanti,
in cinque anni».
Non solo critiche. Nel promuovere
il taglio del cuneo le compagnie di as-
sicurazione diventano propositive e
lasciano sul tavolo dei senatori l’ipo-
tesi di azzerare l’onere fiscale per
pensioni complementari «nella fase
dell’investimento delle risorse per i
giovani di età inferiore ai anni».
Secondo Farina si potrebbe prevede-
re un ampliamento del plafond di de-
ducibilità Irpef dei contributi versati
dall’iscritto «nell’interesse dei fami-
liari fiscalmente a carico (cioè a dire
quelli per i quali il contribuente ha di-
ritto alla detrazione per i carichi di fa-
miglia)». In questo modo a trarne
vantaggio sarebbe soprattutto «la
popolazione under perché la pro-
posta agevola le posizioni pensioni-
stiche integrative costituite e alimen-
tate dai genitori per i figli (o dai nonni
per i nipoti)».
Sul taglio delle detrazioni pone
l’accento il presidente Ania. Il venir
meno della detrazione fiscale (peral-
tro proprio relativamente a quei sog-
getti che, per definizione, presenta-
no una maggiore capacità di spesa),
come previsto dall’articolo , po-
trebbe costituire un disincentivo al
ricorso allo strumento assicurativo.
Il risultato sarebbe, paradossalmen-
te, un maggiore onere futuro per lo
Stato, a fronte di un risparmio che
secondo le stime è pari, a regime, a
circa milioni annui.
A lanciare un allarme sull’arrivo di
una serie di «microtasse» tale da
«rendere difficile l’amministrazione
del sistema fiscale» è stato il direttore
dell’Osservatorio sui conti pubblici,
Carlo Cottarelli. Il quale, però, ha sot-
tolineato che «le tasse contro l’inqui-
namento sono del tutto legittime,
quindi si giustifica una tassa sulla pla-
stica». Mentre a stroncare la stangata
sulle auto aziendali è Massimiliano
Archiapatti, presidente di Aniasa: «Al-
leggerisce le retribuzioni dei lavora-
tori e rischia di provocare un crollo
delle immatricolazioni del noleggio a
lungo termine». Gaetano Stella, presi-
dente di Confprofessioni, parla invece
di «una manovra che mette le mani
nelle tasche di professionisti e partite
Iva». Il riferimento è all’addio alla flat
tax del % per compensi o ricavi tra
. e mila euro, ma anche al-
l’esclusione «dal regime forfettario
degli studi professionali associati, o
ancora l’inasprimento delle sanzioni
contro i professionisti che non di-
spongono del Pos».
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Apertura di Pesco (MS)
Allarme Ania: penalizzante
la stretta sulle detrazioni
È incostituzionale
subordinare i benefici
all’espiazione di almeno due
terzi della pena per il
sequestro che abbia provocato
la morte dell’ostaggio.
Patrizia Maciocchi—a pag.
Consulta
Sequestro
di persona,
no a rigidità
sui permessi
Mercoledì con il Sole Ore
Focus
Dichiarazioni
e acconti 2019,
verso la scadenza
del 2 dicembre
QdF
IL SUPERAMMORTAMENTO
La spesa condiziona la scelta
Proroga al (con coda al giu-
gno ) anche per il superam-
mortamento, con le stesse regole
del decreto crescita /. È con-
fermata la maggiorazione del %
con un tetto massimo di investi-
menti agevolabili pari a , milioni.
Escluse le autovetture, anche se in-
tegralmente strumentali, come pu-
re gli immobili e i beni con coeffi-
ciente di ammortamento inferiore
al ,%. Anche per il superammor-
tamento, occorre considerare bene
la sovrapposizione delle norme per
sfruttare al meglio gli incentivi vec-
chio e nuovo.
Il Dl / ha introdotto il su-
perammortamento del % per gli
investimenti effettuati tra il ° aprile
e il dicembre, con una possi-
bile coda temporale fino al giu-
gno se si effettua la prenota-
zione (ordine confermato e acconto
del %) entro la fine di questo
esercizio. Per chi ha in corso la pro-
grammazione di investimenti (non
iperammortizzabili) per il , da
finire concludere entro giugno, oc-
corre stabilire se conviene, o meno,
far rientrare l’acquisto sotto il regi-
me del decreto Crescita o in quello
che sarà introdotto dalla legge di Bi-
lancio. A differenza di quanto acca-
de per l’iper, dove la scelta è compli-
cata in quanto dipende da molte va-
riabili, per il superammortamento
l’anticipo o il rinvio dell’ordine di-
pende solo dall’importo già speso
nel . Se si è esaurito (o si sta per
esaurire) il tetto di , milioni, con-
viene non “prenotare” entro fine
anno l’acquisto del , in modo
da applicare la norma nuova e il pla-
fond previsto. Se invece vi è capien-
za nel plafond del Dl , è opportu-
no prenotare ora gli investimenti
del primo semestre del (pa-
gando l’acconto del %) fino ad ar-
rivare a un totale (dal ° aprile )
di , milioni, spostando al gli
ordini di importo eccedente.
Se però non vi è certezza di poter
sostenere il costo entro il giugno
, la prenotazione entro fine
non è opportuna. Meglio pas-
sare direttamente alla norma in ar-
rivo che ha un periodo agevolato
che arriva fino al dicembre
(coda fino al giugno ), spo-
stando gli ordini al prossimo anno.
Per gestire al meglio questo in-
treccio di norme, è opportuno ri-
cordare che l’investimento (iper o
super) si considera effettuato (rien-
trando o meno nelle agevolazioni)
alle date indicate dall’articolo
del Tuir. Per gli acquisti di beni
(compresi quelli in leasing), si con-
sidera il momento della consegna o
spedizione (o, se successivo, quello
di passaggio della proprietà).
Nel caso di investimenti in ap-
palto, rileva la data dell’ultimazione
(coincidente con il verbale finale di
presa in consegna dell’opera e del-
l’eventuale collaudo) ovvero, se so-
no previsti stati di avanzamento la-
vori con i requisiti dell’articolo
del Codice civile (accettazione di
parti dell’opera), alla data di liqui-
dazione di tali Sal (e per l’importo di
opera realizzata che risulta da essi).
—L.Ga.
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La proroga azzera il plafond
utilizzabile ma conviene
non prenotare subito
MANOVRA 2020
Il Ddl di Bilancio
proroga di un anno
gli attuali bonus
Industria 4.0
regolati
dalla legge 145/18
Il tema della privacy tiene banco anche nella nuova
convenzione tra Mef e agenzia delle Entrate. E, in qual-
che modo, l’amministrazione finanziaria cerca di invia-
re un messaggio tranquillizzante, almeno in termini di
buone intenzioni, all’allarme lanciato dal Garante sulla
tutela dei dati personali. L’Agenzia, infatti, si impegna
a monitorare ed eventualmente a rafforzare « le misure
di sicurezza relative all’accesso degli enti della pubblica
amministrazione all’Anagrafe tributaria e all’Anagrafe
dei rapporti finanziari». Sotto attenta osservazione an-
che gli impatti del nuovo regolamento europeo Gdpr
sul ciclo di sviluppo sulle soluzioni tecnologiche, a cui
si aggiungono attività di controllo da parte dei titolari
dei trattamenti in allineamento con l’ufficio protezione
dati personali e con l’ufficio sicurezza informatica.
Una convenzione che, complice la crisi politica e il
cambio di Governo, arriva fuori tempo massimo di fat-
to, a due mesi dalla fine dell’anno. Anche per questo
motivo non tiene conto del recupero aggiuntivo di ,
miliardi per il chiesto dalla manovra
di bilancio in Parlamento. Infatti il target
di recupero dal contrasto all’evasione fis-
sato dalla convenzione è in linea con le
attese indicate negli anni precedenti: ,
miliardi per il , , miliardi per il
e miliardi per il .
Risultati che però richiedono un mi-
glioramento di efficienza. Performance
che nella convenzione viene misurato con
la discesa nel triennio - da
centesimi a centesimi per ogni eu-
ro riscossi.
Nella gestione delle Entrate vanno
conteggiate anche gli milioni di euro
destinati dalla convenzione per l’incentivazione del
personale suddivisi sulle tre aree strategiche: servizi,
prevenzione e contrasto. A quest’ultima sono riservate
le risorse maggiori pari a , milioni di euro. Tra gli
obiettivi prefissati e più remunerati spiccano i mila
accertamenti su imprese di piccole dimensioni e pro-
fessionisti, a cui vengono destinati milioni di incenti-
vi. Complice l’estensione e le nuove adesioni al regime
forfettario, l’Agenzia sceglie quindi di mirare il numero
di controlli riducendoli a mila (l’anno scorso erano
programmati mila e si è chiuso a .) ma di
prevedere il doppio degli incentivi (appunto milioni
rispetto ai del ).
Ma uno dei problemi per l’Agenzia resta il personale.
Nel la tendenza all’aumento delle uscite si dovreb-
be invertire, ma tra quest’anno e il sono comples-
sivamente previste circa mila esodi, tra quelle volon-
tarie e quelle di quota . Un fenomeno su cui lanciano
un grido d’allarme i sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa,
Confsal/Unsa, Flp) che chiedono al Governo di interve-
nire stanziando più risorse per il salario accessorio dei
dipendenti delle Agenzie fiscali e per un piano straordi-
nario di assunzioni per rafforzare gli organici.
—Marco Mobili
—Giovanni Parente
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IL CONTRASTO ALL’EVASIONE
LA CONVENZIONE CON IL MEF
Entrate, obiettivo privacy
Più incentivi ai controlli
su professionisti e ditte
I PASSAGGI CHIAVE
1. Iper a scaglioni al 2020
Il Ddl di bilancio proroga
l’agevolazione per
iperammortamento
(investimenti 4.0) al 31
dicembre 2020 con coda al 31
dicembre 2021 per ordini
accettati e acconti del 20%
pagati entro fine 2020. Stesse
regole rispetto alla attuale
agevolazione: 170% fino a 2,5
milioni; 100% da 2,5 a 10 milioni
e 50% da 10 a 20 milioni
2 .Prenotazione sì o no
L’attuale agevolazione premia
gli investimenti del 2020
qualora siano “prenotati” (ordini
e acconti del 20%) entro fine
- Occorre dunque
pianificare correttamente gli
ordini (entro il 31 dicembre o nel
prossimo esercizio) per gli
acquisti dell’anno 2020 al fine di
sfruttare al meglio i due bonus,
ognuno dei quali ha un plafond
di spesa autonomo. A chi ha
esaurito il tetto di 20 milioni per
gli acquisti 2019, conviene
spostare in avanti gli ordini
sfruttando nuovi agevolazioni e
scaglioni
3. Spalmare gli investimenti
Le imprese che, tra 2019 e 2020,
effettueranno investimenti
contenuti entro 20 milioni
hanno interesse a suddividere
gli acquisti tra attuale e futura
disposizioneper applicare al
volume di investimenti gli
scaglioni con maggiorazione più
alta. Ad esempio, a chi ha
programmato investimenti
totali 2019-2020 fino a 5 milioni
converrà prenotare entro il
31.12 acquisti fino a 2,5 milioni
(170% con la legge 145)
rinviando gli ordini residui al
2020 (170% della nuova legge).
4. Superammortamento senza
autovetture
Anche il superammortamento
avrà la proroga al 2020 (coda al
30.06.2021 per ordini e acconti
20% entro il 2020) con le regole
attuali: bonus escluso per
immobili e autovetture (ma vale
per autocarri, furgoni e così via)
e maggiorazione del 30%. Bonus
fino a investimenti di 2,5 milioni.
Anche in questo caso, per
sfruttare al meglio i due
incentivi, occorre ripartire gli
investimenti cercando di
esaurire il plafond di 2,5 milioni
(consegne entro il 30 giugno
2020 per prenotazioni entro la
fine del 2019) e avere a
disposizione tutto quello in
arrivo per ulteriori acquisti
14,2
MILIARDI
L’obiettivo di
recupero
dall’evasione per il
- Mentre per il
2020 è prefissato
un target di 14,3
miliardi che non
considera ancora i
3,2 miliardi
aggiuntivi attesi
dalla manovra