8 Giovedì 14 Novembre 2019 Il Sole 24 Ore
Primo Piano Conti pubblici
Vito Lops
Rendimenti in rialzo sui titoli di Stato
italiani venduti ieri sul mercato pri-
mario. Nel complesso il Tesoro ha col-
locato all’asta obbligazioni governati-
ve per un controvalore di , miliardi
di euro. Più nel dettaglio sono stati as-
segnati BTp triennali per , miliardi,
con un rendimento lordo in aumento
a ,% dallo ,% fissato all’asta
precedente (a fronte di una domanda
per , miliardi). Sono inoltre stati
collocati BTp a anni per , miliardi
(, miliardi le richieste) con un
rendimento in rialzo a ,% dallo
,% precedente. Il Tesoro ha asse-
gnato, infine, BTp trentennali per
, milioni (, miliardi le richie-
ste) con rendimento salito al ,% dal
,% di ottobre e BTp trentennali
(ma con vita residua di ) per ,
milioni (, miliardi richiesti) con
un rendimento al ,%.
I rendimenti in asta sono risultati
più elevati rispetto alle analoghe aste
precedenti come peraltro prevedibile
considerati i tassi già espressi da qual-
che seduta sul mercato secondario, in
salita ormai da due settimane anche
per via delle tensioni politiche in me-
rito al caso Ilva. Non a caso lo spread
tra BTp e Bund - che a fine ottobre era
a punti - ieri ha chiuso a punti
( calcolato con il “vecchio” bench-
mark) specchiando un rendimento
del BTp a anni pari all’,%, come
non accadeva da Ferragosto, prima
della nascita del governo Conte bis.
Quanto al mercato azionario, l’ul-
tima seduta è stata caratterizzata da
una battuta d’arresto per le Borse eu-
ropee (indice Eurostoxx a -,%).
Milano ha ceduto lo ,% ma da ini-
zio anno continua ad essere la miglio-
re in Europa con un guadagno del
,%. Sui listini hanno pesato le
“mancate” parole di martedì sera del
presidente americano, Donald
Trump, che in un discorso all'Econo-
mic club di New York ha evitato di for-
nire dettagli sullo stato delle trattative
Usa-Cina. Non ha neppure annuncia-
to, come si attendevano gli osservato-
ri, un rinvio delle tariffe doganali con-
tro le auto prodotte in Europa. I listini
europei ieri hanno comunque ridotto
i cali in chiusura rispetto alla mattina-
ta mentre Wall Street aggiornava nel
corso della seduta nuovi massimi sto-
rici con l’indice S&P che si è porta-
to verso la soglia inesplorata dei .
punti sulle ali delle parole rassicuranti
sulla tenuta dell’economia del gover-
natore della Fed Jerome Powell.
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Andamento del differenziale tra i Tassi dei BTp e dei Bund decennali
Fonte: Elaborazione del Sole 24 Ore su dati Reuters
SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE
130
140
150
160
170
02/09/2019 13/11/
167,2 162,
143,
28 ottobre
Il Centrodestra stravince le
elezioni in Umbria. Governo
sempre più in bilico
143,
5 novembre
Il ministro tedesco delle
Finanze Olaf Scholz
dichiara che la Germania
può concedere la garanzia
unica sui depositi bancari.
In cambio però chiede un
limite ai titoli di Stato nei
bilanci delle banche
144,
4 novembre
Scoppia il Caso Ilva:
ArcelorMittal annuncia
l’intenzione di abbandonare
l’acciaieria. Nuove tensioni
nel Governo
Spread in risalita
Morya Longo
Eppur si muove. Sembrava un pro-
blema dimenticato, acqua passata.
Ma lo spread tra i BTp e i Bund sta tor-
nando a far parlare di sé: dai minimi
toccati a metà settembre a punti
base, ieri il termometro del rischio
Italia è infatti tornato a superare i
punti base secondo Reuters e i se-
condo Bloomberg (la differenza è do-
vuta al fatto che Reuters dal ottobre
ha iniziato a calcolare lo spread sul
nuovo BTp decennale). E anche le
aste di BTp di ieri, con rendimenti in
rialzo rispetto a un mese fa, confer-
mano che il rischio-Italia è tornato a
salire. Tre sono i motivi: uno legato
alla politica italiana, uno dovuto al-
l’apertura della Germania alla garan-
zia unica sui depositi bancari, uno
forse connesso a una tecnicalità in-
trodotta dalla Bce.
Il peso della politica
Se lo spread era sceso molto con la for-
mazione del nuovo Governo Conte,
ora che il Governo appare più debole le
pressioni sui nostri BTp aumentano.
Questo non perché il Conte due piaccia
particolarmente ai mercati per le sue
politiche. Il motivo è un altro: il Gover-
no Conte due ha completamente ab-
bandonato la retorica no-euro. Questo
basta a tranquillizzare gli investitori,
terrorizzati dall’idea che i BTp che
hanno comprato in euro possano un
giorno essere convertiti in lire svaluta-
te. Ecco perché la debolezza del Go-
verno pesa sullo spread: perché in ca-
so di elezioni anticipate è evidente che
a vincere sarà il Centrodestra a trazio-
ne leghista. E la Lega viene ancora per-
cepita come un partito no-euro.
Forse a torto. Un rapporto di Citi-
group dell’ novembre sottolinea in-
fatti che Salvini, quando ha risposto
«perché no?» all’ipotesi di Mario Dra-
ghi alla presidenza della Repubblica,
ha contribuito a scrollare dalla Lega
l’immagine di partito no-euro. Ma
ugualmente il mercato resta timoroso.
Non è un caso che il ottobre, cioè il
giorno dopo la super-vittoria del Cen-
trodestra alle elezioni in Umbria, lo
spread sia salito. E con la stessa ottica
viene guardato il caso Ilva: perché in-
debolisce il Governo.
La proposta tedesca
A pesare sullo spread è poi un altra
vicenda: l’apertura da parte della
Germania alla garanzia europea sui
depositi bancari. La notizia è posi-
tiva per l’Italia, perché una garan-
zia comunitaria sui depositi sotto
i mila euro ridurrebbe il rischio
di fuga di denaro dai conti correnti
in caso di crisi bancaria. Perché, al-
lora, una notizia positiva pesa sul-
lo spread BTp-Bund? Il motivo sta
nei dettagli: la Germania propone
una contropartita a questa conces-
sione. Chiede, per dare il via libera
alla garanzia sui depositi, che le
banche riducano i titoli di Stato na-
zionali nei loro bilanci. Ecco per-
ché una notizia positiva è diventa-
ta negativa per lo spread: perché le
banche italiane dovrebbero vende-
re un bel po’ di BTp. Oggi ne deten-
gono per miliardi.
Effetto indesiderato del tiering
C’è infine un motivo tecnico: il «tie-
ring» della Bce. Quando Mario Draghi
ha tagliato i tassi sui depositi delle
banche in Bce (a -,%), ha introdotto
un meccanismo che alleviasse i dolori
delle banche per questa misura. Il «tie-
ring»: di fatto il tasso negativo non si
applica a tutti i depositi in Bce, ma è
stato introdotto un sistema di esen-
zioni. Qui sta il punto: nel caso delle
banche italiane - calcola Antonio Ce-
sarano di Intermonte - verrebbero
esentati dai tassi negativi depositi per
miliardi (oltre ai miliardi della
riserva obbligatoria). «Per le banche
italiane si tratta di una potenziale fine-
stra di arbitraggio - spiega -. Possono
prendere a prestito fondi a tassi nega-
tivi sul mercato interbancario dei
pronti/termine, e poi depositarli in
Bce a tasso zero. In questo modo lucre-
rebbero sul differenziale, ma drene-
rebbero liquidità facendo salire i tassi
dei p/t e di conseguenza dei BTp».
Morale: si rischia il boomerang, a me-
no che non arrivi liquidità dall’estero
come è accaduto a inizio novembre.
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IL TERMOMETRO DEL RISCHIO ITALIA
Il differenziale torna a salire? Ecco i tre motivi
Le cause: la debolezza del
Governo, la proposta tedesca
sui depositi, le mosse Bce
-0,
IL TASSO SUI
DEPOSITI BCE
Tagliando i tassi
sui depositi
bancari in Bce,
Draghi ha
introdotto un
sistema di
esenzioni: il tiering.
Le banche italiane
sono esentate per
90 miliardi
Asta BTp,
rendimenti su
Ora lo spread
tocca 165 punti
Mercati. Collocati titoli per oltre miliardi:
il tasso sul triennale passa da ,% a ,%
Milano cede lo ,%, ma nel è al top in Europa
1,
IL RENDIMENTO
DEI DECENNALI
Il rendimento dei
BTp a dieci anni
ha toccato ieri
livelli che non si
vedevano dallo
scorso
Ferragosto, prima
della nascita del
governo Conte
bis