Il Sole 24 Ore - 12.11.2019

(Ron) #1

22 Martedì 12 Novembre 2019 Il Sole 24 Ore


Mondo


Il Singles’ day spinge i consumi


Shopping online record in Cina


FESTA DELL’E-COMMERCE


Risultati oltre le attese,


superato del %


il precedente primato


Il segnale appare favorevole


per l’imminente quotazione


di Alibaba a Hong Kong


Stefano Carrer


La maratona cinese dello shopping


online si è chiusa con un record che


segnala la capacità di resistenza dei


consumi in un’economia in rallenta-


mento e dovrebbe agevolare l’immi-


nente sbarco da  miliardi di dollari


di Alibaba alla Borsa di Hong Kong:


il gigante dell’e-commerce ha reso


noto che nelle  ore dell’undicesi-


ma edizione del “Singles’ Day”(che


si tiene ogni  novembre) ha regi-


strato acquisti sulle sue piattaforme


per oltre  miliardi di yuan (,


miliardi di dollari), superando del


% i , miliardi della giornata


dell’anno scorso (quando la crescita


fu del %).


Un risultato superiore anche alle


attese, che spicca anche per la cre-


scita di società rivali come JD.com e


Pinduoduo, anch’esse con perfor-


mance record. Il principale evento di


e-commerce al mondo è seguito con


attenzione dagli investitori come


cartina al tornasole della congiuntu-


ra dei consumi in Cina, che conta per


oltre la metà del mercato globale del


commercio elettronico: le indicazio-


ni appaiono piuttosto rassicuranti,


anche perché hanno dimostrato che


il consumatore cinese non sta ce-


dendo a estremismi nazionalisti no-


nostante i risentimenti anti-Usa per


via dei contenziosi in corso sul tra-


de. Alibaba ha sottolineato che la


platea di mezzo miliardo di acqui-


renti è aumentata di  milioni e si


è diversificata. Più di mila marchi


internazionali da  Paesi e aree (su


un totale di oltre mila brand)


hanno partecipato al maxievento,


che rappresenta anche una piatta-


forma con cui prodotti stranieri pos-


sono raggiungere il colossale mer-


cato. Moltissimi cliccano attirati dai


grandi sconti offerti, ma non pochi


lo fanno per divertimento o per il


gusto di partecipare a un evento di


shopping promosso in modi accatti-
vanti, anche al di là dell’offerta di

forti sconti sul prezzo. «Non è solo


un festival dello shopping – ha com-
mentato il Ceo di Alibaba, Daniel

Zhang – è anche una occasione per


i marchi di crescere e interagire con
i consumatori».

I consumi stanno acquisendo un
ruolo sempre più importante nel-

l’economia cinese, secondo le stesse


linee governative che puntano a una
maggiore diversificazione che renda

il Pil meno dipendente dalla mani-


fattura per l’export e dagli investi-
menti in infrastrutture. I dati del mi-

nistero del Commercio per i primi


nove mesi di quest’anno segnalano
che i consumi hanno contribuito per

il ,% alla crescita economica, con


le vendite al dettaglio in espansione
dell’,% a . miliardi di yuan.

Le vendite online nello stesso perio-


do sono aumentate a un ritmo dop-
pio: +,% a . miliardi di yuan

( miliardi di dollari). La spesa ci-


nese per consumi elettronici conta
per il ,% del totale, contro l’%

circa negli Usa. D’altra parte, negli


ultimi anni la crescita annuale del-
l’e-commerce era stata intorno al

%: percentuale che sta comin-


ciando a mostrarsi poco sostenibile.
Altre statistiche segnalano che il

personale reddito disponibile, sem-


pre nei primi tre trimestri, risulta in
aumento dell’,%.

I media cinesi traggono spunto


dal successo del festival dello shop-
ping online per contestare le affer-

mazioni di Donald Trump secondo
cui, grazie alla guerra commerciale

da lui intrapresa, i cinesi avrebbero


un bisogno disperato di un accordo.
È anche vero che le autorità stanno

tentando di fare pressioni per met-


tere un po’ più di ordine in un settore
spesso sospettato di pratiche mono-

polistiche e di non fare abbastanza


per contrastare le violazioni di mar-
chi e proprietà intellettuale: la setti-

mana scorsa la State Administration


for Market Regulation ha convocato
una vendita di società di e-commer-

ce (comprese Alibaba e JD.Com) per


sollecitare un più scrupoloso rispet-
to delle regole di mercato a maggio-

re tutela dei consumatori.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

REUTERS

Double eleven, la festa dell’e-commerce. Il quartier generale del Gruppo Alibaba a Hangzhou, provincia di Zhejiang


L’economia britannica evita la


recessione con una crescita dello
,% nel terzo trimestre dopo il

calo registrato nel secondo. Le


prospettive per l’ultimo
trimestre sono però negative

Gran Bretagna/2


Recessione


evitata, nel terzo


trimestre il Pil


cresce dello 0,3%


Il Brexit Party di Nigel Farage


non correrà nei collegi in cui
alle ultime elezioni avevano

vinto i Tories del premier


Johnson, concentrandosi
piuttosto sulla sfida ai laburisti

Gran Bretagna/1


Regalo di Farage


a Johnson:


non correrà


nei collegi Tories


+Patto elettorale a sorpresa


ilsole24ore.com


Una settimana fa, Kyriakos Mitsotakis era stato - assieme


a Emmanuel Macron - l’unico capo di governo della Ue ad
affiancare il presidente cinese all’apertura della megafiera

dell’import a Shanghai. Se il presidente francese aveva poi


abbinato una visita di Stato a Pechino portando a casa
nuovi accordi per , miliardi di euro, il premier greco ha

accolto ieri Xi Jinping ad Atene e assistito alla firma di 


intese per lo più economiche, celebrando l’«inaugurazio-
ne di una nuova era» nelle relazioni bilaterali.

Al di là del comunicato congiunto sul «rafforzamento


della partnership strategica» tra le due parti, spicca il via
libera ufficiale ai piani di espansione della cinese Cosco

al Pireo che prevede investimenti per almeno


 milioni di euro, finanziati in parte da un
prestito ventennale di  milioni erogato dal-

la Banca Europea per gli Investimenti(una pri-


ma tranche da  milioni è stata siglata ieri
dal vicepresidente della Bei Andrew

McDowell, alla presenza dei due leader politi-


ci). Ciò assicura che Cosco salirà dal  al %
nell’Autorità portuale.

Se per Mitsotakis il Pireo dovrà diventare «il


primo porto non solo del Mediterraneo, ma del-
l’Europa», Xi ha sottolineato la centralità della

Grecia nella Belt & Road Initiative (Atene era


stato il primo Paese Ue ad associarsi) e accenna-
to anche al rafforzamento della “Land-Sea Ex-

press Line” tra Cina ed Europa (che estende la
rotta commerciale alla direttrice di terra verso

Budapest). Per la verità, i cinesi non hanno otte-


nuto tutto quello che volevano al Pireo: ad esempio, la
costruzione di un megacentro commerciale è stata blocca-

ta dall’opposizione locale, che preferisce che i crocieristi


si disperdano a fare shopping nei negozi esistenti. Se poi
il mese scorso è stato bloccato il progetto di costruzione

di un quarto terminal per le merci, la porta resta aperta per


il futuro, nel quadro del previsto upgrading di varie strut-
ture (dalla logistica alla gestione del business crocieristico,

dall’area riparazioni a quella dello smistamento veicoli):


in ogni caso è stata espressa la comune volontà politica di
rimuovere gli ostacoli agli investimenti al Pireo e altrove.

Il dinamismo nelle relazioni tra le due antiche «culle di


civiltà» viene dimostrato anche in altri settori. In agricol-
tura, la Grecia potrà esportare i suoi kiwi e lo zafferano di

Kozani, oltre ad avvantaggiarsi per sei suoi prodotti (dal


feta alle olive di Kalamata) della tutela Igp secondo l’accor-
do raggiunto dalla Ue settimana scorsa. Nell’energia, lo

State Grid cinese (che ha una quota nell’utility Admie)


dovrebbe partecipare al progetto di cavo sottomarino tra
Creta e la penisola, mentre i cinesi saranno coinvolti nel

megaprogetto fotovoltaico di Minos a Creta. Bank of Chi-


na ha aperto una filiale ad Atene, dove avranno uffici an-
che ICBC e China Development Bank. I turisti cinesi, ha

detto Mitsotakis, dovranno aumentare a mezzo milione


nel  (da mila l’anno scorso): dal  Atene sarà
collegata non solo con Pechino ma anche con Shanghai.

C’è persino un accordo sull’estradizione. Riportato con


apprensione da alcuni media di Hong Kong.
—S.Car.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CINA IN GRECIA


Partnership
strategica.

La cinese Cosco


investirà al Pireo
altri 600 milioni

«UNA NUOVA ERA»


Xi Jinping ad Atene:


16 intese e sblocco


dei nuovi piani sul Pireo


SOLO I PRODOTTI GIAPPONESI HANNO VENDUTO DI PIÙ


Nessun boicottaggio, il made in Usa spopola in rete


I diffusi timori di un semi-


boicottaggio dei prodotti di


consumo americani sembrano
smentiti dalle indicazioni che

arrivano dal principale festival


dello shopping online al mondo:
la guerra commerciale in corso

tra Cina e Stati Uniti non ha
scoraggiato forti acquisti di

made in Usa - a partire dai


prodotti Apple, come l’iPhone 
Pro e Pro Max - sulle piattaforme

cinesi nel Singles’ Day. Già nei


primi  minuti, gli acquisti su
Tmall di prodotti Apple hanno

superato di  volte quelle


dell’intera giornata del  (di
sei volte su JD.com). Risultati

inattesi, visto che la serie  era


stata molto criticata, se non
ridicolizzata, su molti social

media cinesi per la mancanza di


caratteristiche G che la rivale
Huawei ha appena introdotto.

Altri marchi statunitensi come


Nike e Estée Lauder hanno


superato di slancio la soglia dei
 milioni di yuan, mentre su

Ele.me (piattaforma di consegne


di alimenti) Starbucks, KFC e
Burger King hanno migliorato

nelle sole prime due ore la


performance dell’anno scorso.
Secondo Alibaba, gli Usa sono

stati superati solo dal Giappone


come origine dei prodotti
stranieri venduti. Tra le star della

serata di “countdown” verso


l’avvio dello shopping a
mezzanotte, è spiccata

quest’anno la pop star Taylor


Swift, mentre Kim Kardashian
aveva, in vista del Singles’ Day,

debuttato in livestream su Tmall


per pubblicizzare una sua linea
di cosmetica.

Anche nel settore offline il


business appare meno sensibile
ai contenziosi politici di quanto

si potrebbe ipotizzare: alla


seconda megafiera dell’import


CIIE, appena chiusasi a
Shanghai, il numero delle

aziende statunitensi era


superiore () a quello dell’anno
scorso. «La Cina non finisce di

stupirci - osserva il direttore


operativo della Fondazione Italia
Cina, Marco Bettin –. Se in tempi

brevissimi hanno fatto passi da


gigante in tutti i servizi e
pagamenti online, hanno anche

inventato e promosso la più


grande ’fiera campionaria’ del
mondo, dedicata solo alle

importazioni». Fonti cinesi


parlano di accordi di business
raggiunti alla CIIE per ,

miliardi di dollari.


Nell’occasione, l’Ice ha stipulato
un accordo con JD.Com per la

promozione online di più
prodotti Made in Italy.

—S.Car.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il volto della Brexit.
Nigel Farage, leader
del Brexit Party
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