18 Sabato 19 Ottobre 2019 Il Sole 24 Ore
Decreto fiscale
Contro le frodi sono state introdotte procedure innovative per controllare la circolazione delle merci
Auto usate dall’estero sotto controllo delle Entrate. Imposta al % per la formazione non specializzata
Accise e veicoli
Tracciabilità rafforzata per i carburanti
La novità. Al via il Das (documento di scorta delle merci ad accisa assolta)
in forma telematica limitatamente ai combustibili ad uso carburazione
Sistema sospensivo. Il pagamento con l’F dell’Iva sulle estrazioni
da depositi è da effettuare subito per i soggetti «non affidabili»
Benedetto Santacroce
Ettore Sbandi
Il sistema delle accise è tra i prota-
gonisti delle novità introdotte dal
decreto fiscale, con una forte stret-
ta sui regimi di tracciatura delle
merci e di pagamento delle imposte
per quanto attiene ai carburanti e
agli oli lubrificanti.
Cambiano, infatti, le regole per la
circolazione dei prodotti sottoposti ad
accisa, con l’innesto di procedure te-
lematizzate e a chiusura obbligatoria
per una migliore tracciabilità delle
merci scambiate tra soggetti ricono-
sciuti. Inoltre, viene rafforzato il siste-
ma di pagamento dell’Iva anticipata
per i prodotti estratti da un regime so-
spensivo delle accise, mentre scom-
pare addirittura l’ipotesi della lettera
di intento per le benzine e il gasolio
destinati all’autotrazione.
Il tutto, è dettato dalle gravissime
esigenze antifrode, il settore regi-
stra tra Iva e accise un’evasione di
miliardi. Di contro, occorre osserva-
re che il sistema è ormai, come si di-
rà, ipercontrollato, tracciato e ga-
rantito, necessitando ora un’effica-
ce azione di controllo.
Venendo alle novità, si registra una
stretta sugli appuramenti dei movi-
menti di merce in sospensione di ac-
cisa. Per questi movimenti, uno sche-
ma evasivo classico è quello dei “dop-
pi viaggi” (vi veda la scheda in pagina).
Con un innesto normativo sul Tua, il
legislatore ora impone la chiusura en-
tro ore dalla consegna, con conte-
stuale obbligo di annotazione nel re-
gistro cronologico di carico e scarico.
Per gli oli lubrificanti viene anche
introdotto un innovativo sistema di
circolazione, di fatto analogo a quelli
in essere e basato su delle «note di ri-
scontro» che in arrivo e partenza de-
vono essere accese e poi chiuse. È vero
che gli oli sono un altro sistema classi-
co di frode, ma forse il nuovo sistema
è un aggravio importante per gli ope-
ratori del settore, oltre che per le im-
prese industriali.
L’altra importantissima novità di
settore è sicuramente il documento
Das telematico, anche se è previsto
ora per i soli combustibili per uso car-
burazione. Una nuova disposizione
dedicata presenta ora il documento di
scorta delle merci ad accisa assolta,
per il quale restano aperti molti temi
(ad esempio, gli eventuali oneri di
chiusura analoghi agli e-AD), da risol-
versi con una prossima determina-
zione del direttore delle Dogane.
L’altro grande tema delle novità
del Dl fiscale, sta poi sul sistema del-
l’Iva introdotto dalla legge /.
Questa norma ha introdotto un si-
stema di pagamento dell’Iva per i
carburanti estratti da depositi fiscali
o depositi di destinatari registrati.
Per queste ipotesi, salve eccezioni
destinate ai soggetti cosidetti affida-
bili (per dimensioni e qualifiche sog-
gettive), l’Iva viene pagata con F.
La norma ha una portata assai com-
plessa e ha creato un sistema ibrido
tra l’Iva e le accise che ha creato diffi-
coltà applicative e interpretative so-
lo in parte risolte dalla molto attesa
circolare /E del agosto del-
l’agenzia delle Entrate.
Un nodo che ora la norma scioglie
attiene proprio al sistema sospensivo
generale: le cessioni e i trasferimenti
in sospensione di accisa sono sempre
e comunque (anche) in sospensione
di Iva, che verrà scontata all’estrazio-
ne con F se il soggetto non è ritenu-
to affidabile. Tra questi, vi sono i de-
positi di dimensione inferiore a
metri cubi, parametro questo molto
discutibile e che non appare conside-
rare molta della realtà della filiera.
Viene poi eliminata la possibilità
di emettere lettere di intento aventi
ad oggetto gasolio e benzina desti-
nati all’autotrazione, di cui al com-
ma , articolo , legge /, il
sistema primario di frode erariale
nel settore. Si tratta di una stretta
fortissima che opera sempre, tran-
ne per i soggetti strutturalmente a
credito di Iva come le imprese di
trasporto internazionale.
Da ultimo, si deve segnalare la ge-
neralizzazione del sistema di traccia-
tura Infoil per tutti i depositi fiscali su-
periori a mc; anche questo, per
la verità, si presenta come un aggravio
eccessivo vista la complessità e i costi
infrastrutturali del processo, in un si-
stema ormai tracciato.
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DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE UE
Iva piena per l’insegnamento
fuori da scuole e università
Anna Abagnale
Benedetto Santacroce
Che le scuole guida dovranno applica-
re dal prossimo anno l’Iva al % sulle
loro prestazioni è ormai chiaro. Non
è altrettanto chiaro, tuttavia, che la
tassazione piena riguarderà, a deter-
minate condizioni, tutti coloro che
prestano formazione specialistica in
ambito commerciale.
Dall’ultima bozza di decreto-legge
emerge come la norma dell’articolo
, comma , n. del Decreto Iva è
modificata, con decorrenza dal ° gen-
naio , per adeguarsi all’ordina-
mento europeo. Con la sentenza dello
scorso marzo, causa C-/, la Cor-
te di Giustizia aveva, infatti, chiarito
come l’insegnamento della guida au-
tomobilistica, in quanto insegnamen-
to specialistico, non può dirsi «fina-
lizzato alla trasmissione di conoscen-
ze e competenze aventi ad oggetto un
insieme ampio e diversificato di ma-
terie, nonché al loro approfondimen-
to e al loro sviluppo», che invece ca-
ratterizzano l’insegnamento scolasti-
co o universitario. Soltanto quest’ulti-
mo rientra nell’esenzione prevista
all’articolo , paragrafo , lettera i),
Direttiva //CE. La norma in-
terna, invece, includendo nel perime-
tro dell’esenzione le attività didatti-
che di ogni genere è risultata incom-
patibile ed è modificata nel senso di
restringere l’esenzione Iva all’inse-
gnamento propriamente scolastico e
universitario. L’impatto della modifi-
ca va oltre le autoscuole, coinvolgen-
do tutte le attività didattiche di ogni
genere rese da organismi riconosciuti
dalla pubblica amministrazione che
hanno una natura diversa dall’inse-
gnamento scolastico o universitario.
Nella relazione illustrativa, il legi-
slatore fa riferimento alle scuole di sci,
ma si pensi anche alle scuole di pilo-
taggio, la cui attività era stata esplici-
tamente considerata esente dall’Am-
ministrazione finanziaria ai sensi del-
l’articolo , comma , n. (risolu-
zione /E/) e che, alla luce
della nuova formulazione letterale
della norma, potrebbe essere consi-
derata anch’essa imponibile.
Il problema si pone dunque per
tutte le attività didattiche specialisti-
che, cosicché in riferimento ad esse
l’applicabilità (o meno) del regime di
esenzione andrebbe rivalutata caso
per caso (ovviamente, sono fatte salve
le fattispecie che rientrano nell’ambi-
to di applicazione dell’articolo , com-
ma , Dpr / ultima parte, per
cui sono fuori campo IVA le prestazio-
ni rese in conformità alle finalità isti-
tuzionali da associazioni sportive di-
lettantistiche, di formazione extra-
scolastica della persona etc. rese ai
propri associati).
Sono fatti salvi i comportamenti
difformi dei contribuenti anteriori al
°gennaio , dunque sia quelli che
si siano adeguati all’orientamento
della Corte sia quelli che si sono atte-
nuti alla vecchia norma nazionale.
Infine, per quanto riguarda nello
specifico le scuole guida, la nuova
norma introduce l’obbligo di memo-
rizzazione elettronica e di trasmis-
sione telematica dei dati dei corri-
spettivi giornalieri ai fini di certifica-
re i corrispettivi conseguiti in rela-
zione alle prestazioni rese. Tuttavia,
anche su questo punto, il legislatore
si mostra cauto e, considerando la
tempistica necessaria per l’adegua-
mento dei sistemi tecnici ed informa-
tici, prevede che fino a giugno
sia sufficiente il rilascio di rice-
vuta o scontrino fiscale.
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Il verdetto sulle autoscuole
potrebbe impattare su tutta
la formazione specialistica
VEICOLI USATI IMPORTATI DALLA UE
Prima dell’immatricolazione
serve il nullaosta delle Entrate
Maurizio Caprino
Mentre in varie province s’indaga
per far emergere frodi Iva sui veicoli
usati importati da Stati Ue, il decre-
to fiscale introduce una nuova pro-
cedura nei controlli: le verifiche sui
documenti verranno svolte preven-
tivamente dall’agenzia delle Entra-
te. Solo dopo l’ok delle Entrate si
potrà avviare con la Motorizzazione
la pratica per ottenere targhe e carta
di circolazione italiani.
Più precisamente, il decreto in-
troduce l’obbligo di sottoporre alle
Entrate tutti i casi in cui un’impor-
tazione di veicoli fiscalmente usati
(cioè che hanno percorso più di
mila chilometri e sono stati ri-
venduti almeno sei mesi dopo la
prima immatricolazione) non è
accompagnata dal versamento
dell’Iva (modello F El.Ide). Così
cadono le distinzioni fra operatori
e privati fatte dal .
Nel decreto non ci sono ulteriori
particolari sulla nuova procedura:
la norma rimanda a un provvedi-
mento del direttore dell’Agenzia
per stabilire «termini e modalità»
dei controlli. È possibile che ogni
pratica verrà trattata “manualmen-
te” dal personale che in questi mesi
viene formato per esaminare fattu-
re e documenti tecnici dai quali ri-
sulta l’origine del veicolo.
In alternativa, il provvedimento
direttoriale dovrebbe, comunque,
prevedere controlli con automati-
smi più stringenti di quelli attuali,
che consentono di dichiarare falsa-
mente la sussistenza di una delle tre
condizioni nelle quali è consentito
immatricolare senza aver dimo-
strato il pagamento dell’Iva: impor-
tazione con regime del margine, ve-
icolo utilizzato come bene stru-
mentale da un’azienda o acquisto
effettuato direttamente all’estero
da parte di un privato.
L’efficacia del nuovo sistema do-
vrà comunque fare i conti con varie
difficoltà pratiche. Una di esse è di-
ventata pubblica giovedì scorso, al
termine di un’operazione della
Guardia di finanza di Isernia che ha
individuato . vetture di lusso
immatricolate in modo illecito con
un’evasione Iva di , milioni: la
«mancanza pressoché assoluta» di
scambi d’informazioni rilevanti dal
punti di vista fiscale tra gli archivi
tecnici dei veicoli dei vari Stati Ue.
La novità va a incidere su un
mercato, quello delle importazioni
parallele intracomunitarie di usato,
che sono arrivate a quota mila
all’anno: il % dell’intero mercato
del nuovo. Con un valore medio ele-
vato: mila euro, secondo fonti in-
vestigative, a dimostrazione che si
tratta soprattutto di vetture di pre-
gio anche se usate. Il giro di affari è
stimato in circa miliardi. Cifre che
giustificano gli studi promossi ne-
gli ultimi anni dall’agenzia delle
Entrate per arginare il fenomeno.
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Controlli sulle auto
la cui importazione
non è soggetta ad Iva
MERCI IN SOSPENSIONE
La frode dei doppi viaggi
La stretta sugli appuramenti
dei movimenti di merce in
sospensione di accisa. eviterà
la frode dei «doppi viaggi»,
possibile perché le merci che
devono scontare le imposte si
muovono in ambiente
telematico con documenti di
scorta e-AD accesi in partenza
e appurati in arrivo tra
soggetti autorizzati. Questa
chiusura, però, non era
normata nei tempi e veniva
fatta anche fino a 5 giorni
dopo l’arrivo della merce: con
un e-AD si possono far
viaggiare varie autobotti e non
una come previsto.
6 mld
L’EVASIONE
Dato l’alto livello
di evasione
nonostante un
sistema
di tracciatura
diffuso, ora
si interviene su
limiti temporali
e pagamenti
anticipati
MANOVRA
2020
Eliminata la
possibilità di
emettere lettere
di intento aventi
per oggetto
gasolio e benzina
destinati
all’autotrazione, il
sistema primario
di frode erariale
nel settore