14 Venerdì 25 Ottobre 2019 Il Sole 24 Ore
Economia & Imprese
A Expo Dubai 2020
in vetrina quindici
eccellenze italiane
MADE IN ITALY
Agenzia Ice: opportunità
anche per società di servizi,
dal turismo alla logistica
Roberta Miraglia
Non solo infrastrutture e grandi
progetti. La partecipazione del si-
stema Italia all’Expo di Dubai
sarà un’opportunità anche per le
piccole e medie imprese in partico-
lare nella fornitura di servizi, dal tu-
rismo alla logistica. La vetrina inter-
nazionale che dal ottobre al
aprile vedrà confluire negli
Emirati arabi uniti milioni di visi-
tatori - di cui circa il % per affari -
diventerà un’eccellente occasione di
visibilità per le imprese, con alcuni
settori in prima linea come l’agricol-
tura e il medicale.
Le possibilità di business per le
imprese italiane sono state illustrate
ieri durante l’incontro “One year to
go: il sistema d’impresa a Expo
” che si è tenuto presso la sede
di Agenzia-Ice, a Roma, e ha visto la
partecipazione di aziende. L’im-
patto economico per gli Emirati sarà
notevole e riguarderà in particolare
le costruzioni, l’organizzazione di
eventi e servizi alle imprese, hotel e
ristoranti, trasporti e telecom, com-
mercio al dettaglio. Dal al
viene stimato che Expo e la sua
eredità saranno destinati a contri-
buire per circa miliardi di euro al-
l’economia degli Emirati e al suo pic-
co, durante i sei mesi dell’evento,
l’impatto atteso è equivalente al-
l’,% del Pil annuale del Paese.
Si tratta di un mercato dove la
presenza italiana è sempre più forte,
ha ricordato il presidente di Agen-
zia-Ice, Carlo Ferro. L’interscambio
commerciale tra Emirati arabi uniti
e Italia ha raggiunto , miliardi di
euro. Oltre imprese italiane, ha
detto Ferro, si sono stabilite a Dubai
per poter cogliere al meglio le op-
portunità di business. Il nostro Pae-
se si colloca al decimo posto tra i for-
nitori di Dubai e in alcuni settori, co-
me l’arredo, ben più in alto (terza
posizione). Tra gli elementi di forza
degli Emirati, secondo il presidente
dell’Ice, spiccano il dinamismo e il
piano di diversificare l’economia
dagli idrocarburi, puntando sulle
energie rinnovabili. Ferro ha inoltre
sottolineato la volontà dell’Ice di es-
sere «più vicina al territorio e alle
imprese» ricordando la prossima
apertura di sedi regionali dell’Istitu-
to ( uffici distaccati).
Le azioni promozionali durante
l’Expo, illustrate da Gianpaolo Bru-
no, direttore dell’ufficio Ice di Du-
bai, si concentreranno su quindici
settori, tra i quali le energie rinno-
vabili, la filiera agroalimentare, la
cybersecurity, la moda e l’arredo.
Expo Dubai, ha sottolineato
Paolo Glisenti, commissario per
l’Italia di Expo Dubai , è
«un’opportunità di promozione
del Made in Italy verso quei mercati
che saranno di maggiore crescita
nei prossimi anni». L’esposizio-
ne, ha aggiunto, sarà visitata «dai
fondi sovrani, dai grandi banchieri
e dai fondi di investimento». Sarà
«una vetrina mondiale per il nostro
Paese - ha detto il sottosegretario
al ministero degli Esteri, Manlio Di
Stefano - dove le imprese potranno
mostrare il meglio delle loro idee
ispirate al tema dell’esposizione
universale».
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EXPO 2020
DI DUBAI
Il progetto del
padiglione Italia
della prossima
Esposizione
universale
Milano, il riso sui terreni del Policlinico
I ricavi finanzieranno la ricerca
Sara Monaci
MILANO
Da oggi il Policlinico di Milano
mette in vendita il suo riso, auto-
prodotto nei suoi terreni del Parco
Sud di Milano, per finanziare la ri-
cerca medica.
L’iniziativa è stata messa in piedi
dalla Fondazione Patrimonio Ca’
Granda ed al momento è estesa solo
alla Lombardia, attraverso i punti
vendita Carrefour, con il marchio ti-
pico dell’ospedale che nel capoluogo
lombardo evoca una storia secolare
fatta di assistenza, volontariato e do-
nazioni di palazzi e terreni.
Il Ca’ Granda, la grande casa di
Milano, non è solo un ospedale in-
fatti, ma il luogo per eccellenza del-
la solidarietà cittadina, a cui a parti-
re dal ’ ricchi e benefattori, ma
anche semplici famiglie, hanno do-
nato i propri averi, fino a farlo di-
ventare il più grande proprietario
terriero d’Italia. E oggi proprio que-
sti terreni vengono messi “a reddi-
to” per produrre beni di consumo,
il cui ricavato verrà utilizzato inte-
ramente dai ricercatori.
Il riso del Policlinico (noto fra
l’altro per il maggior numero di na-
scite in tutta la regione) arriva dopo
un primo esperimento di vendita
del latte, già in commercio. Si tratta
di un prodotto studiato dai nutri-
zionisti, l’unico con un codice QR
sulla confezione con cui scaricare le
analisi di laboratorio del prodotto.
Ci sarà anche nella variante di risot-
to già pronto.
L’iniziativa si inserisce nel solco
della lunga tradizione dell’istituto,
che nel corso della storia ha dato vita
ad una sorta di “filiera corta” ante lit-
teram. «Da secoli si prende cura dei
milanesi, visto che il patrimonio è
servito fino all’Ottocento per pro-
durre cibo fresco e sano per i pazienti
- dice il direttore generale della Fon-
dazione, Achille Lanzarini - Ora vo-
gliamo creare un prodotto che non
solo faccia bene all’uomo e all’am-
biente, ma anche alla ricerca».
L’obiettivo al momento è di
mila confezioni vendute nel pri-
mo anno, con . euro a favore
della ricerca. «La Fondazione Patri-
monio Ca’ Granda intende recupera-
re quella tradizione pluricentenaria
che vedeva l’istituto reggersi su due
pilastri: la gestione del patrimonio e
la sua finalizzazione nel campo del-
l’assistenza. Oggi questo patrimonio
diventa motore anche di migliora-
menti ambientali e di promozione di
corretti stili di vita», spiega il presi-
dent arco Giachetti.
Per il c’è già pronto il prossi-
mo progetto. Si chiama Oasi Ca’
Granda, e punta alla valorizzazione
turistica dei luoghi di campagna su-
bito fuori Milano di proprietà del Po-
liclinico. Posti dove regna la tran-
quillità e facilmente raggiungibili nel
fine settimana, dove sarà possibile
soggiornare in agriturismi e fare
passeggiate nella natura. Ci sarà un
sito che proporrà offerte di escursio-
ni e pernottamenti nelle strutture del
Policlinico, che non solo possiede
milioni di metri quadrati di terreni,
ma anche cascine, un’abbazia,
chiese, oratori e chilometri di
corsi d’acqua.
Un patrimonio enorme che si è
accumulato nei secoli. La storia del
Policlinico inizia nel . Costruito
per volontà di Francesco Sforza, è
cresciuto grazie alla riconoscenza
secolare delle persone che gli hanno
donato i propri beni. Tra gli ultimi
grandi lasciti si ricorda quello del
da parte dell’imprenditore In-
vernizzi, pari a milioni, con cui è
stato realizzato l’Istituto di ricerca di
genetica molecolare.
I beni rurali hanno sempre ga-
rantito all’ospedale latte, riso, uova,
carne e pesce e sacchi di cereali, di-
stribuiti anche ai poveri della città.
L’attenzione sanitaria era alta an-
che all’epoca, relativamente alle co-
noscenze del periodo. Dai terreni
arrivavano anche legname e matto-
ni per il sostentamento dei padi-
glioni. L’incuria è subentrata nel
Novecento, soprattutto per quanto
riguarda la gestione del patrimonio
immobiliare, per il quale nel è
stato costituito un fondo che si sta
impegnando a valorizzare gli edifici
di pregio, riqualificare quelli più
trascurati per metterli sul mercato
e realizzare alloggi di social
housing. Il progetto è in corso e ser-
virà a finanziare il nuovo ospedale
con milioni.
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IL PROGETTO
Prodotto nel Parco Sud,
verrà commercializzato
da Carrefour in Lombardia
L’obiettivo è vendere
almeno mila
confezioni all’anno
L’Italia trasforma
4,8 milioni di tonnellate
LA CAMPAGNA DEL POMODORO 2019
Nel mondo la campagna del pomodoro 2019 si è chiusa con 37 milioni di
tonnellate trasformate, il 5,6% in più dell’anno scorso. In Italia però - ha
reso noto ieri l’Anicav - sono state trasformate 4,8 milioni di tonnellate
di pomodoro: una produzione in linea con l’anno precedente, ma con
un’importante riduzione rispetto a quanto programmato.
La confezione. Il riso Ca’ Granda