La Stampa - 02.10.2019

(Ron) #1
.

I 4 amici all’Oktoberfest di Cuneo: Riccardo Ballatore, Carlo Pallavicini, Massimo Mogna e Roberto Falco


MATTEO BORGETTO
CUNEO


«Eravamo quattro amici all’Ok-
toberfest di Monaco di Bavie-
ra. E avevamo un sogno: realiz-
zarla tale e quale in Italia per
offrire la riproduzione in mi-
niatura della manifestazione
più grande del mondo, esem-
pio di calore e folclore».
È la storia dei cuneesi Carlo
Pallavicini (54 anni, titolare di
un’agenzia pubblicitaria),
Massimo Mogna (49, tabacca-
io), Riccardo Ballatore (47,
venditore con un passato nel
settore bevande) e Roberto
Falco (38, imprenditore).
Grandi appassionati di birra,
per oltre vent’anni hanno pre-
so ferie insieme per partecipa-
re all’Oktoberfest di Monaco,
mega evento da 7 milioni di
persone. Dalle tante full im-
mersion ha preso forma la paz-
za idea di ricostruirla in Italia,
a partire da Cuneo (dove conti-
nua fino al 7 ottobre). «L’unica
regola che ci siamo imposti -


spiegano -: tutto doveva esse-
re rigorosamente fedele all’ori-
ginale, solo più piccolo. Dalla
birra ai costumi dei camerieri,
dalla messa della domenica
nel luna park al servizio al tavo-
lo in piatti di ceramica e posate
di metallo, fino alla parata
inaugurale nelle vie del centro
con carro, botti, mastro birra-
io, cavalli da tiro. E ancora or-
chestre di musica bavarese,
fuochi d’artificio, trenini navet-
ta gratuiti».

La parata e il tour
Per farlo, si sono appoggiati al
birrificio Paulaner, il gruppo
più importante per volumi di
consumo di birra alla festa in
Baviera. È nato così «Oktober-
fest Cuneo», che alla prima edi-
zione del 2016 ha coinvolto 80
mila persone, salite a 120 mila
nel 2018. «Niente male per un
capoluogo di provincia di 50
mila abitanti - aggiungono - e
nella terra dei “bogia nen”
(quelli che non si muovono,
ndr). E con sorpresa, dopo il
primo anno, da Monaco la Pau-
laner ci ha concesso il ricono-
scimento di evento ufficiale,
subito dopo Parigi e Madrid».
Per la parata inaugurale del-
la quarta edizione, in esclusiva

per gli amici cuneesi, Paulaner
ha inviato uno storico carro di
botti restaurato risalente al
1908 e che ha fatto la sua pri-
ma uscita ufficiale a Cuneo.
«Un grande onore - aggiungo-
no -, vuol dire che stiamo lavo-
rando bene». Se ne sono accor-
ti anche a Rende, in provincia
di Cosenza, dove l’anno scorso
è approdato il modello «Okto-
berfest in Tour». Una scelta
non casuale, quella della citta-
dina calabrese (150 mila visita-
tori nel 2018), perché la storia
della birra Paulaner è iniziata
nel 1634 grazie all’arrivo a Mo-
naco di Baviera di un gruppo
frati dell’ordine dei Minimi,
fondato da San Francesco da
Paola, originario di Rende. E
proprio dal nome del Santo de-
riva il marchio Paulaner.
Il sogno continua a espan-
dersi e, dopo Cuneo, il format
arriverà il 17 ottobre ad Ales-
sandria, per la prima edizione
di quello che sta diventando
un fenomeno nazionale. Che
crea occupazione: 250 gli as-
sunti con contratto per 12 gior-
ni in ciascuna delle tre kermes-
se. Tanti i giovani che voglio-
no arrotondare, tanti adulti
che hanno perso il lavoro. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ELISA SCHIFFO
ASTI
«Signor van Gogh, posso offrir-
le un Cordiale?». «Preferisco
un assenzio». Siamo nella pri-
mavera del 1890, è pomerig-
gio. L’incontro avviene nel de-
hors della locanda Ravoux di
Auvers-sur-Oise, in Francia,
dove il pittore olandese vive. A
salutare van Gogh e a offrirgli
da bere è Armand, l’aspirante
pittore che «arriva dalle colli-
ne del Piemonte» per prende-
re lezioni dall’artista.
La vicenda umana di Vin-
cent van Gogh diventa un libro
a fumetti in cui l’unico perso-
naggio inventato è proprio
l’autore che entra nella vicen-
da. Armand è in realtà Arman-
do Brignolo, l’astigiano che ha
insegnato teoria del colore e
pittura per una vita. Il suo lavo-
ro, reso a fumetti da Gino Ver-
celli s’intitola Van Gogh- ipote-
si di un delitto (Daniela Piazza
Editore), non ha però un obiet-
tivo artistico: vuole rendere

giustizia a van Gogh e a una vi-
cenda che non pare poi così
scontata, compreso il suicidio.
Il ibro mette infatti in dubbio il
fatto che sia stato lo stesso Van
Gogh a spararsi un colpo al pet-
to, nel 1890.
Per farlo Brignolo ha prima
letto le lettere originali in fran-
cese (la corrispondenza di van
Gogh con il fratello Theo, che
lo aiutava economicamente) e
i pareri dei medici che lo han-
no curato nei tre ricoveri della
sua vita. E poi ancora ha pere-
grinato nei luoghi che hanno
segnato la vita dell’artista, da
Parigi ad Arles fino all’ex mani-
comio di Saint Remy.

Torino, Genova e Milano
Tutti documenti che nel volu-
me compaiono a fianco delle
vignette che hanno fatto il giro
di mezza Italia, dal Salone del
libro di Torino a palazzo Duca-
le di Genova al BookCity di Mi-
lano. «Il mio lavoro nasce
dall’indignazione per i torti
che van Gogh aveva subito in
vita e continua a subire da mor-
to - spiega -. Ad esempio? Il
continuare a sostenere che fos-
se pazzo». Poi spiega: «Fino a
due giorni prima di entrare nel
manicomio beveva assenzio,

bevanda in auge tra gli artisti
del tempo. Su di lui gli effetti
però erano deleteri perché en-
fatizzavano una forma di epi-
lessia allo stato latente eredita-
ta dalla madre». Poi c’è la mor-
te. «La mia è un’ipotesi di omi-
cidio - racconta - manca infatti
una diagnosi medica di pazzia
così come il verbale di polizia.
Tre giorni prima, tra l’altro,
aveva scritto al fratello l’elen-
co dei colori che doveva com-
prargli. Infine la dinamica: la
ferita è all’altezza della quinta
costola, il percorso della pallot-
tola è verticale e si ferma all’in-
guine. Come potrebbe essersi
sparato da solo?». —
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Le storie

del territorio

CUNEO


“Eravamo 4 amici a Monaco”


Così è nata la mini Oktoberfest


DANILO NINOTTO

L’evento della birra
ricreato dai cuneesi
arriva alla quarta edizione
e approda anche a Rende,
in Calabria, e Alessandria


A funerali avvenuti, come da suo

desiderio, annunciano con profonda


tristezza che è mancato


Gianni Tione

Simona e Guja con Marco, Virginia,


Edoardo e Carola.


Torino, 2 ottobre


Paola stringe in un grande abbraccio


le sue figlie condividendone il dolore.


Ettore, Gioli e Famiglia sono vicini


con affetto a Simona, Guja e Paola.


Ezio e Lietta con Paola e Carlo,


Alessandra con Gregorio e Francesco
sono vicini con affetto a Paola,


Simona e Guja.


Partecipiamo affettuosamente al
dolore. Anna, Aurora, Grazia, Laura,
Luisa, Nucci, Piera, Rita, Vittoria,
Maurizio.

E’ mancata

Clotilde Armand in Enriù
L’annunciano: Silvio, Renata con Da-
niele e Valentina, Graziella con Pier
Carlo e Sara, parenti tutti. Funerali in
Torino giovedì 3 ottobre, ore 15, Par-
rocchia Sant’Anna.
Orbassano, 30 settembre 2019

Manuela, Primo, Silvana, Edo
ricordano commossi l’amica di sem-
pre.

Le famiglie Albery e Moscarello
ricordano con affetto l’amica Clotilde.

Gabriella, Valeria ed Emilio
abbracciano affettuosamente Silvio,
Renata e Graziella per la scomparsa
della cara

Clotilde

E’ mancato all’affetto dei suoi cari il

Dottor Ingegnere

Renato Bonini
già ricercatore C.N.R.
di anni 80
Lo annunciano: la moglie Maria
Pia Torasso, i figli Gian Franco con
Devasena, Mario con Maria Cristina e
Asia, la cognata Giuseppina, i nipoti, i
cugini, i consuoceri Anna e Valerio e
parenti tutti. Il Funerale sarà celebrato
Mercoledì 2 Ottobre alle ore 15.30
nella Parrocchia di Guarene d’Alba.

Si è spenta la luce di
Goffredo Petricca
coach per sempre
lo piangono affranti Terry con Gemma,
Gino, Alessio, Loredana, Luciana
e parenti tutti. Un ringraziamento
particolare ai medici Ferrarotti, La
Rocca, Imperiale, Nespoli. Funerale
giovedì 3 alle 9.15 Chiesa Madonna
di Pompei via San Secondo 90.

E’ mancato
Fiorindo Rosato
Lo annuncia la famiglia. Per orari
telefonare 14 - 17.
Torino, 29 settembre 2019
Giubileo 011.8181 Funeral Home

ANNIVERSARI

2017 2019
Carlo Sunino
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NECROLOGIE

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saranno a disposizione per la
dettatura dei testi da pubblicare.

Si pregano gli utenti del
servizio telefonico di tene-
re pronto un documento di
identifi cazione per poterne
dettare gli estremi all’ope-
ratore (ART. 119 T.U.L.P.S.)

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SABATO DOMENICA E FESTIVI DALLE 11.30 ALLE 20.00


ASTI

Beveva assenzio e non era pazzo


Van Gogh ritratto in un fumetto


Sopra, i curatori di «Van Gogh - ipotesi di un delitto». Sotto, un estratto del racconto a fumetti

L’insegnante di pittura
Armando Brignolo ha
realizzato insieme a Gino
Vercelli la storia a vignette
del grande artista

28 LASTAMPA MERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2019
TM SOCIETÀ

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