Il Sole 24 Ore Giovedì 19 Settembre 2019 31
Industria nautica Rapporti
Matteo Zaccagnino
A
nno da incorniciare il
per la cantieristica
italiana nel settore su-
peryacht. Ancora una
volta, il made in Italy
occupa la posizione di
leader nella fascia alta del mercato,
quella delle imbarcazioni oltre i
metri. Gli ultimi dati disponibili, quelli
del Global order book, fotografano
una situazione nella quale i cantieri
italiani hanno all’attivo commes-
se per altrettanti megayacht, la cui
lunghezza media è di metri. Nume-
ri di tutto rispetto. Per capirne la por-
tata basti pensare che al secondo po-
sto c’è l’Olanda con “soli” grandi
yacht nel portafoglio ordini. Ma a col-
pire di più è un altro elemento, ovvero
lo spazio sempre più importante che
l’Italia si sta ritagliando nel segmento
dei gigayacht, una nicchia fino a oggi
presidiata esclusivamente dalla can-
tieristica nordeuropea.
Le tre unità sopra i metri varate
nell’arco di soli giorni rappresen-
tano un chiaro segnale delle ambizio-
ni del gruppo Azimut-Benetti e sono
la ciliegina sulla torta di un che
coincide anche con il ° anniversario
di Azimut Yachts, che al salone di Ge-
nova espone il nuovo Fly e l’S.
«Chiudiamo l’esercizio / con
un valore della produzione che si atte-
sta sopra i milioni di euro e una
crescita del % rispetto all’anno pre-
cedente», commenta Giovanna Vitel-
li, vicepresidente del gruppo. Le aree
geografiche di riferimento sono le
Americhe, con una quota di ricavi del
%, seguite dall’Europa con un %,
Middle East e Africa con il % e Asia
Pacific con il %. Il contributo più im-
portante, in termini di fatturato, arri-
va dalle costruzioni sopra i metri.
Delle unità vendute sono Benetti
e Azimut Yachts con la gamma
Grande in evidenza.
E, a proposito di megayacht, il
registra l’ingresso sulla scena del Riva
metri e del Pershing . Due chiari
segnali di una crescita compiuta dal
gruppo Ferretti che trova conferma
nei numeri. Nei primi sei mesi del
il valore della produzione ha toc-
cato i milioni di euro con un +,%
rispetto al primo semestre del .
«Ma la cosa più importante - sottoli-
nea Alberto Galassi, ad del gruppo - è
la crescita a doppia cifra dell’Ebitda
nei primi sei mesi del . Oggi sia-
mo una società finanziariamente
pronta ad affrontare qualsiasi sfida».
Ferretti si presenta al via della nuova
stagione nautica anche con una strut-
tura patrimoniale rafforzata da un au-
mento di capitale di oltre milioni
di euro: milioni con la conversio-
ne di un finanziamento soci da parte
dell’azionista cinese di riferimento,
Weichai Group, e tramite accordi di
investimento con i soci Piero Ferrari
e Adtech Advanced Technologies.
Mosse che hanno aperto la strada allo
sbarco in Borsa, ufficializzato nei
giorni scorsi, che mette sul piatto
azioni per milioni rivolte a inve-
stitori istituzionali. La conclusione
dell’offerta è prevista a fine ottobre.
Una rotta, quella verso la quota-
zione in Borsa, che è stata tracciata da
Sanlorenzo, presente al Salone di Ge-
nova anche con il nuovo SD . Una
scelta che nasce dall’esigenza di dare
continuità a una realtà che nel
toccherà i milioni di euro di fat-
turato. «Ho rilevato l’azienda alla fine
del e, dopo anni, con un fattu-
rato decuplicato, ritengo sia arrivato
il momento di aprire un nuovo ciclo
per continuare a crescere», afferma
Massimo Perotti, patron di Sanloren-
zo. I requisiti ci sono tutti, a iniziare
dal prodotto. «L’obiettivo - aggiunge
Perotti - è presidiare tutti i segmenti
di mercato. Realizzeremo una gam-
ma di open che coniuga le prestazioni
al comfort tipico degli scafi Sanloren-
zo, inoltre la linea SX si è rivelata un
successo senza precedenti». Area di
riferimento per Sanlorenzo è l’Euro-
pa, che pesa per un % del fatturato
(l’Italia ha una quota del %) seguita
dalle Americhe che valgono il %
mentre Asia Pacific e Medio Oriente
contano rispettivamente il % e il
%. «Stiamo vivendo un passaggio
epocale per la nautica italiana - conti-
nua Perotti - e auspico che questo
possa rappresentare un momento di
unione e incontro per le associazioni
(Ucina e Nautica Italiana, ndr), in mo-
do che si possa giocare la partita in-
dossando un’unica maglia». Una
partita nella quale gioca a tutto cam-
po anche Overmarine che, con il
Mangusta , ha completato il rin-
novamento della linea sport.
Nelle strategie di Amer Yachts,
presente al Salone di Genova con il
nuovo piedi, il tema della sosteni-
bilità ha un ruolo centrale. Il cantiere
ligure, in collaborazione con GSC,
utilizzerà una fibra minerale, total-
mente riciclabile, di origine vulcanica,
a base di basalto arricchito, denomi-
nata Filava, per realizzare una parte di
componentistica non strutturale pre-
sente sulle prossime costruzioni.
C’è poi il capitolo explorer, seg-
mento relativamente giovane nel
quale il Cantiere delle Marche detie-
ne la quota più importante. «Abbia-
mo navi in costruzione con lun-
ghezze comprese tra i e metri»,
commenta Vasco Buonpensiere, co-
fondatore e direttore marketing e
vendite del cantiere.
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Fascia alta.
L’Azimut S8(qui
accanto) mentre
vira in navigazio-
ne. L’Amer 100
(a sinistra) espo-
sto a Genova.
L’azienda sta
puntando su
nuovi materiali
interamente
riciclabili. Il nuovo
SD 96 di Sanlo-
renzo Yacht
(a destra) sarà
presente al
Nautico, insieme
all’SD 126,
di 37,95 metri,
ammiraglia
a motore
dell’esposizione
Grandi barche
Gli ordini di superyacht spingono i cantieri italiani
Global order book: all’attivo commesse per altrettanti megayacht, la cui lunghezza media è di metri
Made in Italy anche nel segmento gigayacht, tre unità sopra i metri varate dal gruppo Azimut-Benetti
THOMAS PAGANI