Focus Storia - 09.2019

(Brent) #1
me, ma Tussy è me”. Lo aveva capito forse già da
quelle prime lettere di “consigli politici” scritte
dalla sua bambina ad Abraham Lincoln. O forse
quando, a 13 anni, Eleanor si era data anima e
corpo alla causa dell’indipendenza irlandese,
arrivando a trascinare l’intera famiglia a Hyde
Park per una manifestazione. O quando, tre anni
dopo, era stata arrestata in Francia, per sospetta
attività eversiva.

RIVOLUZIONARIA. Il meglio doveva
ancora venire. «Molte delle libertà e dei benefici
della moderna democrazia britannica sono un
risultato diretto del lavoro di Eleanor Marx e di
uomini e donne come lei», nota la sua biografa
inglese, Rachel Holmes, autrice di Eleanor
Marx. A life. Tussy fu infatti una delle prime
donne ad avvicinare i temi del femminismo e
del socialismo e uno dei primi e più importanti
leader del nuovo sindacalismo, in un’epoca in
cui il sesso debole, considerato alla stregua di un
ornamento della società, non aveva accesso né
al voto né agli studi e la classe operaia e i poveri
erano privi di diritti civili.
Autrice di scritti sulla questione femminile,
sugli anarchici, sul movimento operaio, membro
della Socialist League (la prima organizzazione
socialista rivoluzionaria d’Inghilterra,
fondata nel 1885), cofondatrice della Seconda
internazionale (1889) e dell’Independent Labour
Party (1893), in più di una occasione dimostrò
la stoffa della rivoluzionaria. E proprio lei che
a dieci anni vedeva nello champagne l’idea di
felicità, da adulta cominciò a essere chiamata
dai lavoratori “nostra madre”.
Eppure questa spessa corazza politica non
poté niente contro i drammi personali di
Eleanor. Alla sua infanzia felice era seguita
una giovinezza complicata: un fidanzato non
accettato dai genitori, problemi di salute, una
breve parentesi di vita indipendente. Quando poi
decise di tornare all’ovile, con le sorelle ormai
sposate e lontane si trovò ad affrontare da sola
la scomparsa di quasi tutta la sua famiglia: nel
1881 la madre, per un cancro, a gennaio di due
anni dopo la sorella maggiore, per un tumore
alla vescica, sessanta giorni dopo, il 17 marzo
1883, suo padre, trascinato nella tomba da
un’ulcera polmonare.

DISASTRI IN AMORE. Fu allora che nella
vita di Eleanor entrò Edward Aveling, uomo
ambiguo e discusso, donnaiolo con le mani
bucate, opportunista e spregiudicato. In capo a
poco più di un anno, andarono a vivere insieme:
non erano sposati, perché Edward aveva già
una moglie e i figli all’epoca, ma anche quando

diventò vedovo non convolò mai a nozze con
Eleanor. E lei, sempre sull’orlo di una crisi
nervosa e dell’anoressia, di cui aveva sofferto
già a 18 anni, continuò a fare buon viso a
cattivo gioco: mantenne la vita dispendiosa del
compagno, ne tollerò le continue scappatelle,
non smise di confermare che la loro relazione
era basata sul “libero amore”, salvo poi
chiamarlo “marito” in pubblico e autodefinirsi
“signora Aveling”.
Che cosa li tenne insieme, allora? Oltre

All’età di sedici anni Eleanor fu anche arrestata


in Francia per il suo attivismo politico


Colta e lottatrice
Sotto, sciopero di portuali
londinesi in una vignetta
satirica su una rivista del


  1. Eleanor si schierò
    sempre a fianco dei
    lavoratori. In basso a
    destra, le favole dei fratelli
    Grimm in un’edizione
    tedesca: Karl alle figlie
    leggeva i libri in lingua
    originale.


ANN RONAN PICTURE LIBRARY/HERITAGE-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO

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S

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