Il Sole 24 Ore - 13.09.2019

(vip2019) #1

10 Venerdì 13 Settembre 2019 Il Sole 24 Ore


Economia & Imprese


RETAIL


Per Galimberti


concordato preventivo


Concordato preventivo per


Galimberti, socio del gruppo


Euronics, con una rete di punti
vendita di elettronica di

consumo in Nord Italia. Ieri il


tribunale fallimentare di
Milano ha ammesso

la società alla procedura.


Ora la parola è a fornitori e
banche che si dovranno

pronunciare nel corso di una
udienza da convocare per la

fine di novembre. La proposta


di concordato vale circa 
milioni di euro: i soci della

Galimberti hanno messo a


garanzia del piano un
immobile del valore di

circa  milioni e altri


 milioni. Il rosso della società
è di  milioni.

NAUTICA


Aumento da 250


milioni per Ferretti


Aumento di capitale da 


milioni per il gruppo Ferretti,
ai vertici mondiali della

nautica. L’azionista di


riferimento, la cinese Weichai
Group, ha convertito un

finanziamento soci pari a circa


 milioni di euro mediante
un equivalente aumento di

capitale; nel contempo gli


azionisti Piero Ferrari e Adtech
Advanced Technologies,

hanno sottoscritto accordi di


investimento che prevedono
l’iniezione in Ferretti di

complessivi  milioni
mediante aumenti di capitale

sociale. L’annuncio è stato


dato dall’ad del gruppo,
Alberto Galassi, che ha

anche presentato, al Cannes


Yachting Festival, i risultati
economici del primo semestre

. Periodo in cui il valore


della produzione ha toccato
 milioni, in crescita del

,% rispetto ai primi sei


mesi del ; a giugno 
l’order backlog ha raggiunto un

valore di  milioni, in


crescita del % rispetto al
giugno .

GRANDE DISTRIBUZIONE


Sprint dei ricavi


in Famila: +2%


Nei primi otto mesi del  la
catena di supermercati Famila,

che fa capo al Gruppo Selex, ha


messo a segno un aumento dei
ricavi del % a parità di rete in

un mercato prossimo alla


crescita zero. È anche stato
varato il nuovo format Famila

Market che prevede una


superficie di vendita intorno ai
 metri quadri con .

referenze. Attualmente la


società ha  punti vendita
con mila metri quadri. Il

 è stato archiviato con 


miliardi di fatturato.


SHIPPING


Moby, ebitda


in forte crescita


Conti in miglioramento per il


gruppo Moby della Onorato
Armatori. Nei primi sei mesi

del  l’azienda ha visto


l’Ebitda salire a +, milioni
(con Ifrs) contro i -, dello

stesso periodo del .


Risultato dovuto a
ottimizzazioni di costi e

razionalizzazione della flotta
(compresa la vendita di due

navi). I ricavi sono a quota


, milioni, con un aumento
dell’,% rispetto al

corrispondente periodo del


. Cresciuti del ,% i
passeggeri sui traghetti.

IN BREVE


Gruppo farmaceutico Una veduta dello stabilimento della Menarini


Menarini, cambio al vertice


Elcin Barker Ergun nuovo ceo


FARMACEUTICA


Prosegue la strategia


di sviluppo del gruppo


sui mercati internazionali


Giovanni Alberto


e Lucia Aleotti: rafforzata


la governance


Silvia Pieraccini


L'intera proprietà di Menarini - la più


grande azienda farmaceutica a capi-


tale italiano, , miliardi di ricavi


,  milioni di ebitda e . di-


pendenti - resta saldamente in mano


alla famiglia fiorentina Aleotti. Ma da


oggi la governance del gruppo, deciso


a spingere la crescita in nuovi busi-


ness e in nuovi mercati, si rafforza per


competere con i grandi colossi mon-


diali. Per la prima volta, Menarini ha


deciso di introdurre la figura dell'am-


ministratore delegato e per ricoprire


questo ruolo ha scelto una donna, El-
cin Barker Ergun, ingegnere turca con

master in business administration


all'Insead e  anni di esperienza nel
settore farmaceutico nelle aree busi-

ness, finanza e ricerca a livello locale


e globale. L'ultimo incarico, prima di
approdare nel quartier generale di

Campo di Marte a Firenze, è stato


quello di direttrice New Business del-
la Merck Healthcare, con base a Bo-

ston. Ora lavorerà a fianco del presi-


dente Eric Cornut (ex Novartis), arri-
vato nel giugno  come primo ma-

nager esterno di Menarini: allora si


cominciò a parlare di svolta e di cam-
bio strategico.

Ora la separazione tra proprietà e


gestione operativa si completa. E la
multinazionale familiare con  sta-

bilimenti produttivi nel mondo, sette
centri di ricerca e un export del %

in  Paesi, fa il vero salto verso il


futuro. I fratelli Lucia e Giovanni Al-
berto Aleotti rimarranno nel consi-

glio di amministrazione: «L'entrata


di Elcin Barker Ergun - spiegano in
un comunicato – corona un percorso

di rafforzamento della governance
che abbiamo iniziato qualche anno

fa con l'obiettivo di rendere la nostra


azienda più internazionale e accele-
rare la crescita».

Già all'atto dell'ingresso di Cornut,


del resto, i fratelli Aleotti avevano an-
nunciato di volere un gruppo più

grande in tempi rapidi, grazie allo svi-


luppo di nuove aree di business e di
ricerca, prime fra tutte l'oncologia e la

diagnostica di precisione, e di nuove
aree geografiche, in particolare l'Asia-

Pacifico e il Centro America. Sia il pre-


sidente Cornut che la nuova ceo
Barker hanno esperienze in questi

campi e, in un contesto globale dove


la concorrenza e le dimensioni delle
aziende del pharma crescono (insie-

me con le concentrazioni di farmacie,
ospedali e medici), avranno il compi-

to di costruire e di modernizzare lo


sviluppo di un gruppo “tradizionale”,
solido, prudente, che finora è stato

concentrato nei farmaci per la medi-
cina territoriale, e che punta ai  mi-

liardi di ricavi entro il . Senza


quotazione in Borsa e senza partner
finanziari: «Abbiamo in cassa  mi-

liardo di liquità a supporto dello svi-


luppo» ha spiegato pochi mesi fa Lu-
cia Aleotti al Sole  Ore.

Il business su cui il management è


al lavoro è quello oncologico, col pri-
mo farmaco antitumorale, frutto di

un accordo col gruppo svizzero Hel-


sinn, in arrivo entro il -inizio
. Elcin Barker Ergun da ieri si è

unita alla squadra: «Menarini è


un'azienda stimata a livello interna-
zionale per la sua dinamicità e atten-

zione al paziente - afferma -. È un


onore poter dare il mio contributo
nell'affrontare le nuove sfide della ri-

cerca e guidare l'azienda verso ulte-


riori espansioni geografiche».


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Lavoro, ogni giorno


in 500 per un posto


da McDonald’s


OCCUPAZIONE


Entro fine anno altre mille


assunzioni, sabato


open day nei ristoranti


Cristina Casadei


Nella carriera di Luigi Barone da Se-
condigliano, periferia nord di Napoli,

si incrociano molte delle storie dei
mila lavoratori di Mc Donald’s. Lui-

gi ha  anni, quasi , un diploma in


ragioneria, ed è entrato in uno dei ri-
storanti di Napoli a  anni, quando è

nata la prima delle sue due figlie.


Niente salti, ma molti passi e risultati,
ancora oggi: il ristorante di cui è di-

rettore da quattro anni è quello di Sa-


lerno Mercatello che fattura oltre 
milioni di euro e ha mediamente 

addetti. Ogni anno un obiettivo di


crescita, legato a diversi indicatori,
ogni anno un passo. Prima nella crew

dove è passato attraverso tutti i ruoli,


dalla cucina, tra hamburgher e pata-
tine, alla sala, tra vassoi e accoglienza

dei clienti. Fino a diventare manager


e poi direttore. Un ruolo certificato.
«Nel prossimo semestre conto di po-

ter conseguire l’ultima parte di certi-


ficazione, a Londra», racconta.
Lo stesso amministratore delega-

to Mario Federico che, dopo un pas-


sato nella ristorazione di lusso, 
anni fa è entrato nella catena di fast

food, racconta di aver ricoperto tutti


i ruoli e le responsabilità. A chi gli
chiede «Ma ha anche fritto le patati-

ne?», risponde «sì, certo che ho fritto


le patatine» e che potrebbe parlare
per ore delle patatine di McDonald’s.

All’inizio dell’anno, ricorda Federico,
«ho annunciato che quest’anno

avremmo assunto . nuove per-


sone. Ce ne mancano ancora mille e
questo sabato invitiamo tutti coloro

che vogliono venire a lavorare con


noi a partecipare agli open day dei
nostri ristoranti».

I numeri del lavoro da McDonald’s


ce li racconta il chief people officer,
Massimiliano Maffioli che riceve in

media oltre  curriculum al giorno.


«In questo periodo, ci sono state gior-
nate in cui hanno superato i . Dal-

la sede centrale, le candidature ven-


gono poi dirottate sui diversi risto-
ranti, in base alle città di preferenza e

ai ruoli richiesti», spiega Maffioli. An-


dando a vedere la popolazione azien-
dale oggi, un lavoratore su  è studen-

te e proprio agli studenti è dedicato il


budget «di , milioni di euro per so-
stenere il pagamento delle tasse uni-

versitarie e per i corsi di lingue».


La permanenza media dei lavora-
tori in azienda è di  anni, la maggior

parte sono donne (il %), percentua-


le che, tra gli store manager, scende al
%, raggiungendo la perfetta parità

di genere. L’età media dei dipendenti


è di , anni,  per chi è nella crew,
 per i manager e  per i direttori.

«Ogni anno assumiamo tra le  e le


mila persone, di cui un migliaio so-
no nuove assunzioni, altrettanti sono

assunti per sostenere la crescita a due


cifre del gruppo e tra i  e i mila per
coprire il turn over - dice Maffioli -. Il

progetto di riconversione dei risto-
ranti col chiosco self service, il servi-

zio al tavolo e la preparazione dei cibi,


finora, ha riguardato  sedi e sarà


completata per tutte le  sedi entro


fine : proprio questo processo
che sta digitalizzando e automatiz-

zando gli ordini, affiancato al servizio


ai tavoli, ha richiesto parte delle nuo-
ve assunzioni».

La porta d’ingresso in McDonald’s


è il contratto di apprendistato del tu-
rismo, in modalità part time, una for-

mula che riguarda oltre il % degli


addetti. Quanto si guadagna? Un ap-
prendista alla prima esperienza, con

un part time di  ore ha un netto di


 euro,  mensilità, oltre a straor-
dinari e notturni, ferie e malattia e

tanta formazione. «Sono oltre


mila le ore di formazione che ab-
biamo fatto nell’ultimo anno e seguo-

no due logiche, una è l’inserimento


delle persone, l’altra è la riconversio-
ne e l’upskill di chi è già assunto».

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Parco divertimenti


firmato Zamperla


al Fico-Eataly World


MADE IN ITALY


Il maggior fonitore Disney


farà una tipica fattoria


italiana nella cittadella


Ilaria Vesentini


Aprirà entro il prossimo Natale


dentro Fico-Eataly World a Bolo-
gna il primo parco divertimenti fir-

mato Zamperla in Italia, “Luna


Farm”: un investimento di  milio-
ni di euro su . mq che darà la-

voro ad altre  persone nella più


grande cittadella al mondo dedica-
ta al cibo, inaugurata due anni fa.

«Avremo finalmente il nostro show


case in Italia, dopo anni e investi-
menti a vuoto, spesi per cercare di

realizzare in patria un parco che


rappresentasse l’eccellenza del no-
stro made in Italy, leader in tutto il

mondo», afferma Alberto Zamper-


la, presidente dell'omonimo grup-
po di Altavilla Vicentina, da oltre 

anni top player mondiale dell’en-


tertainment.
Basato su un concept originale

ideato ad hoc per Fico Eataly
World (dedicato quindi alla filiera

agroalimentare), Luna Farm of-


frirà alle famiglie un’esperienza
di puro divertimento in una tipica

fattoria italiana, con quattro per-


sonaggi-mascotte (un toro, un
gallo, una maialina e un’ape) che

accompagneranno grandi e picci-


ni su  attrazioni a tema, tra le
quali una monorotaia sospesa,

una ruota del mulino panorami-


ca, il recinto dei tori autoscontro
e giochi di realtà aumentata e in-

terattivi, con una forte attenzione


ai temi dell’inclusione e fruibilità


anche per persone con esigenze
speciali.

A costruire e gestire Luna Farm



  • lo studio di fattibilità si è basato
    sul calcolo prudenziale di mila


ingressi l’anno, Fico ha totalizza-


to  milioni di visitatori nel  -
sarà direttamente la società di Al-

tavilla Vicentina, maggior forni-


tore di Disney worldwide, ha co-
struito e gestisce il Luna park di

Coney Island e Victorian Gardens
a Central Park, icone della Grande

Mela, e oggi realizza all’estero il


% del proprio business mani-
fatturiero ( milioni di euro).

Zamperla più volte in passato


aveva tentato di aprire un parco a
tema in luoghi simbolo del made in

Italy: «Prima a Venezia, un proget-


to sviluppato con Ca' Foscari che ci
è costato un milione di euro, butta-

to nel vento– racconta il presidente


Zamperla – per trasformare un’iso-
la-immondezzaio in un parco dove

raccontare storia e simboli della cit-


tà dei dogi. Poi a Milano per l’Expo,
con la proposta di un parco dedica-

to a Milano, a Leonardo da Vinci e al


Rinascimento, che avrebbe pagato
affitti alle amministrazioni per 

milioni di euro l’anno». Zamperla


ce l'ha fatta a Bologna, a un’ora e
mezza dal quartier generale vicen-

tino, dove inventa, progetta (con un


team di oltre  creativi, ingegneri
e artisti lavorano gomito a gomito)

e costruisce attrazioni, che vengo-


no poi costruite con un controllo
totale della filiera e vendute in tutto

il mondo, dove il gruppo opera con


mila dipendenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ELCIN BARKER
ERGUN
Nuova ad
del gruppo
farmaceutico
Menarini

MARIO
FEDERICO
Il manager è
amministratore
delegato di
McDonald’s Italia
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