gendo gol potenziali in Lapadu-
la e Balotelli. A patto che fun-
zionino. L’Udinese non miglio-
ra, sembra vivere alla giornata,
forse scherza col fuoco. Perché
la qualità, seppur di poco, nei
bassifondi è migliorata. Al pun-
to che dovranno fare attenzio-
ne anche Spal e Bologna, nono-
stante abbiano qualità suffi-
cienti per una salvezza serena.
Dunque sono tanti i pronostici
difficili: vuol dire che ci sarà da
divertirsi, più del solito.
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■Sky e Dazn stanno lavorando
alla possibilità di realizzare per
quest’ultimo un canale multi-
sport che sarà visibile sulla piatta-
forma satellitare, ovviamente con
la possibilità di vedere tutte e dieci
le partite di Serie A. Vari pacchetti
sono allo studio, probabile che si
concretizzi entro fine settembre.
Calcio in tv
Da settembre
il canale Dazn
sarà su Sky
segue dalla prima
ANDREA SCAGLIA
(...) oppure a polemizzare
con gli “addetti ai lavori”. E
però, insomma, vedere un
campione del genere co-
stretto a emigrare, fa stra-
no. Anzi, fa proprio arrab-
biare. Dice: sai, ormai non
è più un ragazzino, ha già
36 anni... Ma avete visto le
immagini del suo esordio
col Boca Juniors? Il dinami-
smo, la grinta, la tecnica?
Non pare davvero un pallo-
ne sgonfiato, anzi. Senza
contare che è un calciatore
d’esperienza, nella sua car-
riera ha giocato con e con-
tro i più grandi del mondo.
Uno di quelli che in campo
si sente, e ancor di più fuo-
ri, in spogliatoio. Ideale,
dunque, per infondere alla
squadra carattere e perso-
nalità.
Un tempo, poi, si diceva:
per far crescere bene i gio-
vani, bisogna che possano
imparare dai vecchi gladia-
tori. Ecco, De Rossi in que-
sto senso parrebbe davve-
ro perfetto. Magari non è
più in grado di giocare tut-
te le partite a mille all’ora,
ma di certo riuscirebbe a es-
sere molto utile alla causa
anche quando non si toglie
la tuta. Oppure no?
Perché forse è proprio
questo, il problema. La sua
personalità. Che rischia,
per qualcuno, di risultare
addirittura ingombrante.
Gli allenatori odierni sono
ormai diventati star, pare
quasi che ci vadano loro, in
campo. Si agitano davanti
alla panchina, corrono
avanti e indietro, si sbrac-
ciano. Vengono inseguiti e
fotografati dalle riviste di
gossip. Ecco, per i mister at-
tuali - ormai autoproclama-
tisi “master” - uno come
De Rossi può diventare un
impaccio. Capitano storico
della Roma, campione del
mondo con gli azzurri nel
2006, vicecampione d’Euro-
pa nel 2012: superfluo elen-
carne carriera e successi.
Come fai a trattare uno così
come un soldatino? A co-
mandarlo a bacchetta co-
me è ormai abitudine dei
tecnici odierni, ossessiona-
ti dalla disciplina tattica,
per i quali il temperamento
va bene ma soltanto se re-
sta ben agganciato allo
schema predefinito? Un
temperamento imbrigliato
non è più tale. E De Rossi
non è tipo del genere.
E poi è italiano. Lungi da
noi avventurarci in pipponi
su sovranismo calcistico e
altre amenità, ché di deliri
del genere già ci inonda la
politica. E però è fuor di
dubbio che troppe volte le
folle nostrane si eccitano,
poverine, quando gli viene
presentato il (presunto) ta-
lento esotico, il quale spes-
so se ne va a fine stagione
senza lasciar ricordo. Un
campione nostrano, perdi-
più non di primo pelo, non
fa tendenza. Siam messi co-
sì.
E quindi dobbiamo rasse-
gnarci a vedere De Rossi
giocare in Argentina. I tifosi
del Boca impazziti. I media
sudamericani che, dopo le
perplessità iniziali, si chie-
dono come l’Italia possa
aver fatto andar via uno
che gioca così.
Ecco, proprio questo è il
punto: ce lo chiediamo an-
che noi.
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■Pavel Nedved è stato il vero artefi-
ce della rivoluzione di Maurizio Sarri
alla Juve. E con l’allenatore a riposo
per la polmonite, è proprio il vicepre-
sidente bianconero a tenere a battesi-
mo la squadra in vista dell’esordio di
campionato con il Parma (ore 18, di-
retta Sky). Al campo ci pensa il vice
Martusciello (Dybala favorito come
falso nove, in difesa Bonucci più avan-
ti di De Ligt, non convocato Ramsey),
mentre la dirigenza è concentrata sul
mercato: «Nel 2012/13 con Conte sia-
mo stati senza allenatore per tanti me-
si, sappiamo a che cosa andiamo in-
contro», esordisce l’ex campione ce-
co. «Fabio Paratici ha fatto un grandis-
simo mercato, in entrata e in uscita.
Non è ancora finito, strada facendo
coglieremo delle occasioni». Se è Icar-
di è il giocatore di un’altra squadra di
cui non si parla, Dybala «non è mai
un problema perché è un grandissi-
mo giocatore», assicura Nedved. «La
nostra certezza in questo momento
sono i giocatori: abbiamo costruito
una delle squadre più forti d’Europa.
La Champions? Non è un’ossessione,
ma un obiettivo concreto».
F.PER.
Alle 18 bianconeri a Parma
Nedved sostituisce Sarri:
«Lui fuori non è un guaio»
tiere. Gianni Vio, studioso delle palle inattive e
autore del libro “Più trenta per cento” che con-
tiene decine di idee per incrementare la percen-
tuale di realizzazione di reti su punizione, dovrà
inventarsi qualcosa di nuovo.
Il rinvio palla:sulla rimessa dal fondo la pal-
la sarà in gioco appena calciata fuori dall’area
piccola, non più dall’area grande. Il portiere
non dovrà dunque aspettare che il compagno
sia fuori dai sedici metri. Dovrebbe servire a ve-
locizzare il gioco e il contrattacco: è tutto da capi-
re se sarà davvero così.
In caso di rigore,il portiere potrà spostare
un solo piede oltre la linea di porta. Il Var però
potrà far ripetere il rigore in caso di parata (ma
non se il tiro va sul palo o fuori) se entrambi i
piedi dovessero risultare oltre la linea di porta al
momento della battuta.
Anche per gliallenatorientrano in vigorecar-
tellino giallo e rosso. In caso di cumulo, i gialli
porteranno alla squalifica e, in caso di espulsio-
ne, è raccomandato lo stop al turno successivo.
L’arbitro non farà più gioco:nel caso in cui
un suo tocco diventi un assist o addirittura favo-
risca un gol per una delle due squadre, il gioco
sarà fermato e la rete annnullata. Si riprenderà
con una palla a due non contesa, riconsegnan-
do la sfera a chi ne era in possesso. In area la
palla andrà sempre al portiere.
In caso di sostituzioneil giocatore dovrà
uscire dal terreno nel punto più vicino. Sarà poi
possibilebattere una punizioneanche prima
che l’arbitro abbia estratto il cartellino contro
chi ha commesso il fallo per far sì che ilvantag-
giosi concretizzi.
LOTO
PECCATO CAPITALE
Che sciocchezza far andar via De Rossi
Classe, esperienza e palle da vendere: Daniele è già un mito al Boca ma da noi è stato considerato finito
Daniele De Rossi, 36 anni, arrivato al Boca Juniors in Argentina dopo 19 anni trascorsi con la Roma (Getty)
■Carlo Ancelotti alza il ciglio quan-
do gli parlano della sfida di debutto
di oggi (20.45, diretta Sky) in casa del-
la Fiorentina (a febbraio finì 0-0, con
un festival degli errori): «Attenzione,
c’è entusiasmo al Franchi». Pura veri-
tà, visto quanto esclama poche ore
dopo in un’intervista Rocco Commis-
so, neo patron viola: «Ho aperto la
cassa e i miei la stanno usando. Ribe-
ry? È un campione, dopo Cristiano
Ronaldo in Italia in questo momento
non c’è nessuno come lui».
Eppure Carletto è sicuro che il suo
Napoli sia migliorato e neanche poco
rispetto alla scorsa stagione: «È un
mercato finora ben fatto, da 10. Poi il
campo giudicherà. Per me la squa-
dra ha le qualità per lottare e per vin-
cere lo scudetto. Lozano è forte e bra-
vo, un giocatore che ci ha completato
per la sua duttilità in attacco». E alla
domanda su Icardi risponde: «Ci pen-
sa la società, mentre sento tante voci
su Milik (oggi indisponibile, ndr), ma
la verità è che, insieme al suo entoura-
ge, sta cercando di rinnovare il con-
tratto: ciò significa che il Napoli vuole
tenerlo a lungo».
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Alle 20.45 in casa della Fiorentina
Ancelotti gasa i partenopei
«Siamo già da scudetto»
Europei di pallavolo
L’Italia molla
subito un 3-0
al Portogallo
■Sofferenze inesistenti e 3-0
netto: l’esordio dell’Italia della pal-
lavolo femminile agli Europei “iti-
neranti” (si gioca Polonia, Tur-
chia, Ungheria e Slovacchia) va co-
me da copione. Secondo match
per le azzurre domani con l’Ucrai-
na alle 21 (a Lodz). Nel girone pas-
sano agli ottavi le prime quattro.
29
sabato
24 agosto
2019