Libero - 24.08.2019

(ff) #1
■La movida non solo diverte, ma garanti-
sce lavoro e porta ricchezza alle città. In
tale contesto Milano è stata incoronata la
regina italiana del settore per fatturato pro-
dotto e qualità dell’offerta. Il dato, prove-
niente da uno studio della Camera di Com-
mercio, conferma la tendenza in atto nel
capoluogo lombardo dopo Expo 2015, con
una notevole crescita del turismo e soprat-
tutto il boom di visitatori internazionali dal
forte potenziale economico di spesa. Senza
contare il ritorno mediatico a livello globa-
le.
Il settore della movida comprende le im-
prese attive in diversi comparti sinergici,
dalla ristorazione all’alberghiero, dal tem-
po libero allo shopping, dalla musica allo
sport, dagli eventi alla vita notturna delle
discoteche. Milano risulta la località che
brilla di più nel Belpaese con un incremen-
to record del 23% negli ultimi 5 anni, rispet-
to a una media regionale del 16% e naziona-
le dell’11. Solo il capoluogo lombardo è ca-
pace di generare un giro d’affari da 31 mi-
liardi di euro, pari al 20% degli incassi com-
plessivi italiani che ammontano a circa 150
milardi.
Negli ultimi 12 mesi viene registrato l’au-
mento maggiore a Milano del 4%, con
42mila aziende attive, mentre a Brescia se
ne contano quasi 17mila, a Bergamo 13mi-
la e a Varese 9mila. Nella provincia di Mon-
za - Brianza sono rilevate 8.400 ditte e a pari
merito Pavia e Como con 6.500. Da rilevare
la buona presenza femminile nel compar-
to, che raggiunge un terzo del totale, così
sempre maggiore peso hanno le imprese
giovani e dotate di una componente stra-
niera, a quota 10% del mercato.
Si tratta quindi di un fenomeno rilevante,
destinato a fornire soddisfazioni pure in fu-
turo, purché si continui a puntare sulla qua-
lità e varietà delle proposte, valorizzando il
territorio anche grazie alla capacità attratti-
va dei grandi eventi. Bisogna infine mettere
in luce l’offerta tradizionale già esistente
promovuendo esperienze molteplici e per-
sonalizzate.
M.DEA.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Una fotografia dei grattacieli della zona di Porta Nuova, scattata dal centro della città(Fotogramma)

■Puntuali come le feste già segnate
dal calendario, il 2020 comincerà, tra
gennaio e febbraio con la settimana
della moda: sfilate, eventi e fashion
show per la presentazione delle colle-
zioni autunno-inverno 2020/2021.
L’agenda degli eventi prosegue a
marzo con la Milano Museo City, che
promuoverà la scoperta e la fruizione
dello straordinario patrimonio artisti-
co e museale della città. Mentre con
la Digital Week ci avvicineremo a tutti
i volti della Milano digitale. Aprile è
tempo per la settimana più amata da
turisti e milanesi, la Design Week: Sa-
lone Internazionale del Mobile e Fuo-
risalone caratterizzano l’appunta-
mento più importante al mondo per


il comparto del design. Nello stesso
mese, inoltre, si svolgerà anche la Mi-
lano Art Week, una settimana dedica-
ta all’arte moderna e contemporanea
che coinvolge anche le gallerie priva-
te e gli spazi no profit più interessanti
in città. La Milano Piano City - concer-
ti gratuiti in tutta la città, dal tramonto
all’alba e dall’alba al tramonto, in ca-
se, cortili, piazze, parchi e terrazze -
sarà a maggio; stesso mese dedicato
alla Milano Food City, la manifestazio-
ne del settore del cibo e del suo rap-
porto con la città.
Torna anche la sette giorni dedica-
ta all’architettura, la Milano Arch
Week: lezioni, conversazioni, work-
shop e itinerari sulle principali sfide

delle trasformazioni urbane contem-
poranee. A giugno torna la moda con
la Milano Fashion Week e anche la
fotografia si prende il suo spazio con
la Milano Photo Week, un palinsesto
diffuso tra mostre, incontri, visite gui-
date, laboratori e proiezioni.
Al ritorno dalle vacanze la città ospi-
ta di nuovo la settimana della moda
per la presentazione delle collezioni
primavera-estate 2021. Poi la Milano
Green Week, la manifestazione rivol-
ta alla promozione del verde e alla dif-
fusione di una cultura più rispettosa
dell’ambiente. Sempre a settembre ci
saranno la Milano Movie Week: festi-
val, sale cinematografiche, scuole di
cinema e associazioni promuovono e

diffondono il cinema e l’audiovisivo
con conferenze, laboratori, proiezioni
e anteprime in tutta la città metropoli-
tana; e le settimane dedicate al calcio
e alla bicicletta, la Milano Calcio City
e la Milano Bike City. Infine, la setti-
mana dedicata agli animali, la Milano
Pet Week.
A ottobre si celebrano le vette con
Milano Montagna Week; a novem-
bre, infine, Milano Book City, la mani-
festazione condivisa tra i protagonisti
del sistema editoriale, con l’obiettivo
di mettere al centro il libro, la lettura e
i lettori, motori e protagonisti
dell’identità della città e delle sue tra-
sformazioni. Per ultima, la Milano
Music Week, che spazia da concerti a
dj-set, da show-case fino a incontri,
workshop di formazione, mostre ed
eventi speciali.
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Camera di Commercio


Ristoranti e locali notturni


Crescono le imprese


del settore divertimento


segue dalla prima


COSTANZA CAVALLI


(...) allo shopping di oligarchi rus-
si e principi sauditi – erano 5,5 i
miliardi previsti nel 2019 per il ca-
poluogo, risalito a 1,4 milioni di
residenti – sono arrivati altri dati
per cui brindare: nei primi sei me-
si del 2019, infatti, gli investimen-
ti immobiliari cosiddetti “corpo-
rate", ovvero non residenziali,
hanno fatto registrare in Italia
transazioni per 4,9 miliardi di eu-
ro, una crescita del 54,5 per cento
rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente, fermatosi
a 3,1 miliardi.
Di questi, secondo l’ultimo re-
port di Prelios Group, società di
gestione e servizi immobiliari, Mi-
lano prende, da sola, 1,6 miliardi,
un più 38,9 per cento rispetto ai
primi sei mesi del 2018. La mag-
gior parte, 1,2 miliardi di transa-
zioni, sono stati investiti nel setto-
re direzionale, cioè quello degli
uffici. Anche in questo settore, co-
me quello del turismo, a Roma
tocca solo la medaglia d’argento.
La capitale, infatti, è in cifra po-
sitiva, ma arriva seconda anche
nel mercato immobiliare non re-
sidenziale: nel primo semestre
2019 ha totalizzato oltre settecen-
to milioni di euro di investimenti
(più 17,8 per cento rispetto a gen-
naio-giugno 2018). Inoltre, men-
tre Milano fa incetta di investi-
menti provenienti dall’estero, so-
prattutto da Stati Uniti, Germa-
nia e Asia (1,3 miliardi di euro,
l’82,4 per cento del volume com-
plessivo investito); i flussi romani
sono stati prevalentemente na-
zionali: sono l’81 per cento del to-
tale. Gli investitori stranieri, infi-
ne, abituati alle città grandi, in co-
stante evoluzione e dove il centro
storico è uno ma se ne possono
costruire pure altri, non guarda-
no più solo al cuore della metro-
poli o ai suoi immediati dintorni:
nella ricerca Prelios si legge che
su Milano è cambiata la strategia
di investimento, è cresciuto l’inte-
resse per immobili forse più ri-
schiosi ma più remunerativi.
Oltre l’ottanta per cento degli
investimenti effettuati nella pri-
ma metà del 2019 è concentrato
nelle zone della periferia, con


580 milioni di euro, e nel Central
Business District di Porta Nuova,
con 420 milioni di euro.
Lo scorso aprile, Scenari immo-
biliari, Istituto indipendente di
studi e ricerche che analizza i
mercati immobiliari e in genera-
le l’economia del territorio in Ita-
lia ed in Europa, oltre a tratteggia-
re un futuro in cui Milano sarà la
prima città in Europa per investi-
menti – da qui al 2030 attirerà tre-
dici miliardi per lo sviluppo urba-
nistico, il 48 per cento dei quali
provenienti dall’estero – aveva
preconizzato i numerosi benefici
di cui gioveranno soprattutto i
quartieri fuori dai Bastioni.
Secondo Scenari immobiliari,
che ha centrato il proprio studio
su progetti di riqualificazione già
avviati o allo studio, dalle piazze
alle aree dismesse, dagli snodi fer-
roviari agli scali, «le nuove super-
fici edificate saranno composte
per il 30 per cento da alloggi, per

il 29 negozi, per il 23 uffici», si leg-
ge nel report primaverile, «Ai ser-
vizi di interesse pubblico resta il
18 per cento». «Gli investitori par-
lano ormai di “centralità periferi-
che”», spiegò Mario Breglia, presi-
dente dell’istituto di ricerca, «sele-
zionano cioè “periferie centrali”
servite dai mezzi e libere da situa-
zioni di degrado irrimediabile.
Territori rigenerativi, catalizzato-
ri di una città centrifuga, compat-
ta, allargata».
Ma non è solo Milano a interes-
sare le compravendite: «Il Nordo-
vest si conferma la macro area
con il maggior numero di deal»,
cioè di affari, si legge ancora nel
report, «per un totale di quasi 2
miliardi di euro, seguita dal Cen-
tro Italia con oltre 900 milioni,
mentre le aree del Nordest e del
Sud e le isole hanno complessiva-
mente registrato investimenti
per 600 milioni».
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A Milano capitali stranieri per 1,3 miliardi nel 2019


Uffici e alberghi, boom di investimenti esteri


I fondi in arrivo soprattutto da Usa, Germania e Asia: 580 milioni di euro saranno destinati a progetti in zone periferiche


Il palinsesto del 2020


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35
sabato
24 agosto
2019

CRONACA

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