20 LALETTURACORRIEREDELLASERA DOMENICA25AGOSTO2 019
L
a ciminiera è unacolonna dicemento armato
che si innalza nella piana percentotrenta me-
tri.Per anni è stata la meridiana che scandiva
il tempo del lavoro a operai econtadini. «Se
l’ombracadeva a piccoeratempo di pranzare
col tozzo di pane ecacio o tirando fuori il legaccio fatto
con un panno, all’interno la gavetta diferrocoi mac-
cheroni al pomodoro; se le sagome scure si allungava-
no oltremisura era ora di rimettere la zappa sulla spalla
e il falcetto agganciato al fianco, riavviandosiverso il
propriocasolare». Benché in dismissione, l’acciaieria
al centro del secondo libro di Eugenio Raspi,extecni-
cospecializzatoche per anni ha lavoratonella più
grande fabbrica diTerni, ha unrespiro quasi umano,
con quell’«agonia che mortifica macchinari e impian-
ti».
Raspi non si allontana dai suoi luoghi, che sono an-
che i luoghi del suoromanzo d’esordio,Inox,finalista
al premio Calvino, pubblicatoda Baldini + Castoldi nel
Gliorfani
dell’acciaio
diCRISTINATAGLIETTI
Dueromanzi—unoitaliano,l’altrofrancese—raccontanodueanaloghevicende
difabbriche:laferociadelladeindustrializzazione,iguastidellaglobalizzazione,
l’amarezzadiun’epocaincuiperlaprimavoltaifiglivivranno(giàvivono)condizioni
peggiorideipadri.Èinprovinciachesiconsumalostrappopiùlacerante,
scrivonoEugenioRaspieNicolasMathieu.Ilfuturoraramenteèstatocosìincerto
Periferied’ItaliaLaciminieraspentadiNarnièlaprotagonista
dellastoriadiEugenioRaspi:unoscontroanchegenerazionale
Leoccasionidei padri
sonofinitedatempo...
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