La Stampa - 23.08.2019

(WallPaper) #1

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Sono state prorogate fino al
12 settembre le iscrizioni al
premio Gamma Donna, che
da 11 edizioni porta alla luce
imprenditrici che si siano di-
stinte per la capacità di inno-
vare. Il Premio è affiancato
dagli Award QVC Next per la
creatività Made in Italy e Giu-
liana Bertin per la Comunica-
zione. Da quest’anno è previ-
sta la menzione Soroptimist
per una leader under 28. La
premiazione si terrà in colla-
borazione con la Commissio-

ne Europea il 15 novembre
prossimo con il titolo «Conne-
xions for Growth» a Milano.
Il Premio nasce nel 2004
per volontà della cofondatri-
ce Valentina Parenti con l’o-
biettivo di valorizzare le don-
ne come risorsa produttiva,
accelerando il cambiamento
del Paese in un contesto in cui
resta significativo il gender
gap. Basta considerare che il
Gender Gap Index 2018 del
World Economic Forum ha vi-
sto l’Italia risalire al 70° posto
su 149 paesi rispetto all’82°
dell’anno precedente, rima-
nendo tuttavia ultima in Euro-
pa. Il premio è un’occasione
per le imprenditrici che si sia-
no distinte per aver innovato
con prodotti, servizi o model-
li organizzativi. C. LUI. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Prorogate le candidature


Il premio Gamma Donna


contro il gender gap


FRANCESCA ROSSO
«Un’esperienza emozionante
e un privilegio: stare a contat-
to diretto con oggetti prezio-
si, che hanno 4000 anni di an-
ni di storia, è un modo unico
per entrare in connessione
profonda con chi li ha prodot-
ti e chi ha permesso che arri-
vassero fino a noi». Chloe Lan-
dis, 24 anni, frequenta un ma-

ster in storia dell’arte ed egit-
tologia alla Ucla, University
of California, a Los Angeles. È
una dei 16 studenti da Stati
Uniti, Canada, India ed Euro-
pa che stanno partecipando al-
la summer school organizza-
ta dalla Ucla con il Museo Egi-
zio di Torino: cinque intense
settimane di attività fino a fi-
ne agosto, fra lezioni di storia

dell’antico Egitto, museolo-
gia, management museale,
conservazione e visite alla cit-
tà. Ognuno sta finalizzando
un progetto individuale, par-
tendo da alcuni reperti, con
l’obiettivo di proporre un’azio-
ne di valorizzazione.
«Poter studiare questi mate-
riali da vicino – continua
Chloe – apre gli occhi sulla cul-

tura e come trasmetterla».
Anche Keith Warner Har-
der, 24 anni, canadese, studi
classici, Grecia e Roma, alla
British Columbia di Vancou-
ver è molto soddisfatto: «L’a-
spetto conservativo e il modo
di presentare gli oggetti sono
interessanti e approfonditi.
Tutto molto utile. E poi sono
tutti amichevoli».

Il gruppo di giovani egittolo-
gi, museologi e antropologi è
guidato da Caroline Arbuc-
kle, archeologa della Colum-
bia. «Collaboriamo da 3 anni


  • racconta – con il direttore
    Christian Greco che è molto at-
    tento alla ricerca e favorire
    l’accesso al Museo agli studen-
    ti. Non capita tutti i giorni di
    studiare le opere e come fun-
    ziona un museo dall’interno».
    Sono stati scelti alcuni pez-
    zi che gli studenti imparano
    ad analizzare, manipolare,
    sotto la guida dei curatori, ed
    esporre nel modo migliore.
    «La comunicazione – prose-
    gue Arbuckle - e l’interattività
    sono gli aspetti più importan-
    ti per diffondere l’arte nel
    mondo: è importante coltiva-
    re l’aspetto scientifico degli
    oggetti ma anche il loro signifi-
    cato. È un’esperienza nuova
    nel mondo universitario, e
    poi Torino è splendida».
    Due le summer school Ucla
    di questa estate, che si affian-
    cano a quelle a cura del Mit,
    Massachusetts Institute of
    Technology di luglio e dell’U-


niversità di Pisa a settembre.
Nei prossimi mesi ci sarà la pri-
ma sessione invernale.
Tutti entusiasti mentre il
progetto di Greco guarda lon-
tano: «I giovani che frequenta-
no per cinque settimane le no-
stre sale, oltre a tenere per
sempre con sé, insieme a
quanto appreso, il ricordo e le
emozioni indelebili dell’espe-
rienza vissuta, porteranno
nei loro paesi e, un domani,
nelle loro professioni, la testi-
monianza dell’unicità del Mu-
seo Egizio e di Torino, incre-
mentandone la reputazione».
E l’ambizione va ancora ol-
tre, nel desiderio di rendere il
mondo, grazie all’arte e alla
cultura, un posto più bello do-
ve abitare. Lo dice bene Me-
ghana Kuppa, 20 anni, una
delle più giovani, che studia
economia e museologia a Ban-
galore, India: «Voglio lavora-
re in un museo come curatrice
per far comprendere come il
passato, la nostra radice, sia
utile per capire il presente e
migliorare il futuro». —
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CAROLINE ARBUCKLE
ARCHEOLOGA E
COORDINATRICE SUMMER SCHOOL

CHRISTIAN GRECO
DIRETTORE MUSEO EGIZIO

Valentina Parenti


Gli studenti dell’Ucla di los Angeles


Dalla California a Torino


Il Museo Egizio fa scuola


agli storici di domani


Cinque settimane di “summer school” per sedici aspiranti museologi


Gli studenti della scuola estiva della University of California duran-
te la visita del Museo Egizio di Torino e le lezioni dedicate a storia,
museologia, management museale e conservazione
REPORTERS

“Non capita
tutti i giorni
di studiare
come funziona un
museo dall’interno”

“Gli studenti
porteranno nei loro
Paesi il ricordo
dell’unicità del Museo
Egizio e della città”

VENERDÌ 23 AGOSTO 2019LASTAMPA 47
CRONACA DI TORINO

T1 PR

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