Il Sole 24 Ore - 20.08.2019

(Ron) #1

2 Martedì 20 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore


Primo Piano


LIBERALIZZAZIONI


Così la Cina


darà la spinta


ai prestiti


corporate


Oggi debutta il nuovo


riferimento centralizzato


per i crediti alle imprese


Rita Fatiguso


Finanziare l’economia reale. Con
questo obiettivo i vertici di Pechi-

no stanno accelerando la tabella di
marcia verso la difficile liberaliz-

zazione dei tassi d’interesse, ma è


il pericolo incombente dei falli-
menti a catena delle aziende inde-

bitate, a corto di liquidità, a spin-


gere Pechino ad accorciare il passo
delle riforme.

A partire da oggi e, in futuro,


ogni giorno  del mese, la Banca
centrale pubblicherà un nuovo

benchmark per la determinazione


dei tassi dei prestiti che le banche
cinesi dovranno utilizzare per de-

terminare quelli da applicare in pri-


mis alla clientela corporate privata.
In questa estenuante marcia ci-

nese verso la liberalizzazione in cui


il tasso di prestito è ancora deter-
minato ogni giorno dalla Banca

centrale-, ed è a questo tasso che le


banche cinesi fanno riferimento
per la determinazione del costo del

denaro da prestare alla clientela-,


per i crediti corporate d’ora in poi il
Loan prime rate (Lpr) sarà collega-

to al tasso annuale dei prestiti a


medio termine, un indicatore più
realistico e soprattutto più favore-

vole alle imprese private. Questa la


motivazione addotta dall’Istituto
centrale.

Ci sarà un nuovo indicatore
dunque che il sistema creditizio

dovrà considerare per stabilire il


costo finale dei prestiti da applica-
rein concreto. La Banca centrale ha

annunciato infatti una nuova


mossa che servirà, a cascata, a far
sì che le Banche cinesi allarghino

i cordoni del credito ai privati in


crisi per le richieste di rifinanzia-
mento diventate ancora più pres-

santi a causa delle incertezze della


guerra globale dei dazi.
Così, dopo aver rimosso sei anni

fa il tasso ufficiale di prestito (ri-


masto però un punto di riferimen-
to ineludibile) e quattro anni fa, a

ridosso del crollo delle borse cine-


si, il tetto ai tassi di deposito, la
Banca centrale ha deciso di intro-

durre un nuovo benchmark per la


definizione dei tassi per i prestiti ai
privati più in linea con l’andamen-

to del mercato.


La svolta non implicherà una
perdita di controllo da parte della

Banca centrale che, al contrario,


vigilerà sulla formazione dei tassi
di interesse, né l’implementazio-

ne sarà rapida. Troppo forte il ti-


more che nella fase di transizione
i tassi escano fuori controllo inne-

scando una volatilità che in una
fase di crisi come quella attuale

potrebbe risultare letale.


Di certo inizia a ridursi il divario
tra aziende pubbliche, diseconomi-

che ed eccessivamente grandi,


principali destinatarie di tassi
mantenuti estremamente bassi in-

torno al ,% e l’imprenditoria


privata. Il nuovo Lpr dovrebbe atte-
starsi intorno al , per cento ma a

beneficio di quella che nei docu-


menti ufficiali di Pechino era stata
definita l’economia reale.

L’ultima criticatissima mossa


del Governatore centrale Yi Gang
era stata la svalutazione dello yuan

a sostegno sempre dell’export cine-


se in difficoltà per la minaccia dei
dazi americani. Questa sui tassi dei

prestiti stavolta è rivolta soprattut-


to al sistema finanziario interno.
Nell’aprile del , su input del

nuovo Governo eletto nella plena-


ria del marzo del , è stata crea-
ta una nuova entità la Commissio-

ne per le banche e le assicurazioni


che in un primo report aveva evi-
denziato esattamente la necessità

di stimolare le banche a finanziare


in primo luogo le aziende cinesi
che concorrono alla formazione

del Pil, che in altri termini produ-
cono ricchezza ma che i colossi del

credito cinese difficilmente consi-


derano, alimentando indiretta-
mente il problema del sistema

bancario parallelo, lo shadow-


banking, finito nel mirino delle
stesse autorità di vigilanza.

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Donald


Trump. Critican-


do nuovamente
l’operato della

Fed, il presidente


americano ieri
ha auspicato il

taglio dei tassi di


almeno 100 punti
base e «magari

anche un po’


di quantitative
easing»

QUANTO COSTERÀ ALLE BANCHE ITALIANE


Riforma Euribor, conto da 2 miliardi


Maximilian Cellino


Prima il tasso overnight Eonia rim-


piazzato da STR, poi il nuovo Euri-


bor determinato attraverso una me-


todologia ibrida. La riforma dei ben-


chmark del mercato monetario del-


l’area euro si avvicina a grandi passi,


potrebbe cogliere impreparate molte


banche che ancora non hanno messo


bene a fuoco la questione e rischia di


presentare al sistema finanziario ita-


liano un conto fino a due miliardi di


euro. A mettere in guardia gli istituti


di credito sul tema dei tassi di riferi-


mento che regolano attività finanzia-


rie per qualcosa come mila miliardi


di euro è la Bce per conto del gruppo di


lavoro sui tassi free risk dell’Eurozona,


mentre la stima del potenziale impat-


to deriva da un calcolo realizzato per


Il Sole  Ore da Boston Consulting


Group (Bcg) ha.


I rischi della riforma


La data chiave più vicina della rivolu-


zione sui benchmark europei cade il


prossimo  ottobre, giorno in cui ces-


serà il calcolo dell’Eonia e si procederà


alla sostituzione con STR (acronimo


di euro short-term rate) dando così il


via a un processo che si concluderà al-


la fine del  dopo una fase transito-


ria durante la quale il vecchio indica-


tore potrà essere ricavato dal nuovo


aggiungendo un valore pari a , pun-


ti base. Uno dei punti salienti del cam-


biamento di metodologia di rilevazio-


ne, sul quale il documento diffuso ieri


insiste in modo particolare è lo slitta-


mento alla data successiva della pub-


blicazione del tasso: la mattina del 
ottobre, per esempio, avremo i dati ri-

levati il giorno precedente e su questi


ci si baserà per l’indicizzazione dei
prodotti finanziari.

Oltre che su tale questione, il grup-


po di lavoro richiama l’attenzione del-
le banche sulle azioni da compiere in

vista del cambiamento di regime. Due


sono in particolare le direzioni, la pri-
ma interna: esaminare cioè il proprio

inventario delle transazioni e degli


ambienti di sistema interessati per
valutare le modifiche necessarie a far

fronte all’appena accennato cambia-


mento nel tempo di pubblicazione
dell’Eonia e a preparare team perti-

nenti per una migliore supervisione


durante il periodo di passaggio.
La seconda è invece rivolta anche al-

l’esterno, perché si chiede di «progetta-
re una strategia di comunicazione

orientata verso le parti interessate in-


terne ed esterne, in particolare i clienti,
per garantire la consapevolezza sui

cambiamenti imminenti». Più in gene-


rale, il tono delle indicazioni lascia tra-
sparire preoccupazione all’interno del

gruppo di lavoro (e probabilmente an-


che in seno alla stessa Bce che lo coordi-
na) per il grado di preparazione delle

banche dell’Eurosistema verso una ri-


forma che potrebbe comportare loro
anche uno sforzo economico non in-

differente da sostenere.


Il conto (salato) da pagare
A livello europeo, lo studio Global Risk

pubblicato alcune settimane fa da Bcg
rilevava come la riforma di Eonia ed

Euribor potesse comportare un costo


che va da  milioni a  milioni per
le piccole banche fino a  milioni

per le banche di rilevanza sistemica.


Cifre che valgono ovviamente anche


per l’Italia, con conseguenze tutt’altro
che trascurabili: «Data la dimensione

media degli istituti nazionali- avverte


Matteo Coppola, managing director e
senior partner Bcg - una stima d’im-

patto per l’intero sistema nazionale


potrebbe aggirarsi attorno a ,- mi-
liardi di euro».

Il passaggio di testimone presenta


dunque alle banche un conto salato
sotto forma di costi di transizione,

perché le costringerà a rinegoziare i


contratti esistenti che fanno riferi-
mento ai vecchi tassi non più pubbli-

cati, con rischi non solo finanziari di-


retti, ma anche legali, di condotta e re-
putazione. Un contenimento delle

spese è comunque possibile «attraver-


so - indica Coppola - un miglioramen-
to dei sistemi di pricing e valutazione

utilizzati in Tesoreria, soprattutto in


chiave di maggior digitalizzazione».
Le banche, spiega Bcg, dovranno

utilizzare la transizione obbligata al
nuovo tasso di riferimento come

un’opportunità per creare sinergie


con altre iniziative del modello opera-
tivo o regolamentare, aggiornando i

loro quadri di gestione dei prezzi e dei


rischi e passare a modelli più efficien-
ti, anche perché «sfruttare tali siner-

gie - avverte Coppola - potrebbe ri-


durre il costo del progetto complessi-
vo fino al  per cento». La «digitaliz-

zazione», verso la quale diverse


banche anche italiane stanno desti-
nando risorse sempre maggiori, ap-

pare quindi come parola magica. Pri-


ma però c’è da augurarsi che tutti ab-
biano preso coscienza del tema della

riforma di Eonia ed Euribor, e non è


certo scontato.
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Pechino apre sui tassi, Borse in rally


Effetto banche centrali. L’annuncio di un intervento


accomodante a sostegno degli impieghi accende le borse


La giornata. Le banche trainano Milano, migliore in Europa


Trump alla Fed: taglio di almeno  punti e liquidità


Vito Lops


Dopo tre settimane da dimenticare in


cui gli investitori si sono focalizzati sul


bicchiere mezzo vuoto (rallentamento


dell’economia globale con rischio reces-


sione negli Usa, incertezza legata ai dazi,


alla Brexit e alla tensione politica ad


Hong Kong) e in cui le Borse globali han-


no visto diminuire il loro valore di .


miliardi di dollari (-,%), da qualche


giorno gli investitori sono tornati a ve-


dere il bicchiere mezzo pieno. E soprat-


tutto a credere che ancora una volta la


soluzione ai problemi micro e macro ar-


riverà per mano delle banche centrali.


Ieri il rimbalzo dei listini è partito sin


dalle prime ore del mattino in Asia con


il +,% di Shanghai, in reazione alle


mosse espansive della People’s Bank of


China che sabato ha annunciato una so-


stanziosa riforma dei tassi di interesse


volta a ridurre gli oneri finanziari per le


società. Stando poi ai contratti future sui


tassi Eonia i mercati danno ormai per


scontato un ulteriore taglio dei tassi nel-


l’Eurozona a settembre. Si punta inoltre


a una ripresa del programma di acquisto


titoli (quantitative easing) al ritmo di 


miliardi al mese. A gennaio la Bce ha in-


terrotto il programma avviato nel mar-


zo del  (limitandosi a continuare ad


acquistare i bond in scadenza) ma a que-


sto punto le condizioni per un ripristino


sembrano esserci tutte, anche conside-


rando il dato sull’inflazione dell’Euro-


zona di luglio - comunicato ieri - scesa


dall’,% all’% e lontanissima dal-


l’obiettivo «inferiore ma vicina al %».


Anche per questo le Borse europee


ieri hanno recuperato nuovo terreno


(+,% Eurostoxx , +,% Piazza Af-


fari, la migliore trainata dalle banche)


nonostante la Bundesbank abbia prati-


camente confermato l’arrivo della re-


cessione (tecnica) in Germania a fine


settembre. In scia, le parole del ministro


delle Finanze Olaf Scholz, secondo cui


Berlino è pronta ad aumentare la spesa


pubblica di  miliardi - il costo della cri-


si finanziaria / per le casse


dello stato tedesco - per far fronte a


eventuali difficoltà economiche (si veda


la pagina a fianco). I rendimenti del


Bund a  anni restano fortemente ne-


gativi (-,%) mentre lo spread col BTp


ha chiuso piatto a  in attesa del di-


scorso di oggi in Parlamento del pre-


mier Giuseppe Conte che potrebbe san-


cire la crisi di governo.


La pressione a un’azione espansiva è


forte anche negli Stati Uniti. Il presiden-


te Donald Trump ieri è tornato ad attac-


care il governatore della Federal Reserve
Jerome Powell definendo «orribile» la

carenza di visione e chiedendo un taglio


«di almeno  punti base e magari un
po’ di quantitative easing». A fine luglio

la Fed ha invertito la politica monetaria


tagliando di  punti base i tassi (che ora
oscillano tra il  e il ,%) interrompen-

do una serie di nove rialzi avviata a di-


cembre  quando il costo del denaro
era nullo. Ma gli investitori si aspettano

di più. Può essere letta anche in questo


senso l’inversione della curva dei rendi-
menti (con il tratto a  anni che è tornato

a pagare di più di quello a  per la prima
volta dal ) registrata il  agosto. Ieri

la curva - che quando si inverte tende ad


anticipare con in media  mesi la reces-
sione - è tornata in positivo con i tassi dei

Treasury a  anni saliti all’,%,  punti


base in più dei biennali (,%).
Se Powell avrà intenzione di asse-

condare le richieste di Trump lo scopri-


remo venerdì alle  (ora italiana) quan-
do terrà un discorso - in occasione del

simposio a Jackson Hole dove ogni anno


si riuniscono banchieri centrali, econo-
misti e accademici - intitolato “Le sfide

della politica monetaria”. È tornato il


“bicchiere mezzo pieno” anche sul fron-
te dazi. «Con la Cina stiamo facendo

molto bene e stiamo parlando», ha twit-


tato Trump nel giorno in cui Wilbur
Ross, segretario Usa al Commercio, ha

annunciato che gli Usa concederanno


per altri  giorni alla cinese Huawei il
permesso di rifornirsi da fornitori ame-

ricani. Una buona notizia che permette


ai produttori di chip di tirare un sospiro
di sollievo. Tra i titoli più acquistati ieri al

Nasdaq quelli della Apple (in rialzo di ol-


tre il % in una seduta in cui i tre princi-
pali indici di Wall Street sono saliti di ol-

tre un punto). Il ceo di Apple, Tim Cook,


sembra avere convinto Trump sulle ri-
cadute negative che i dazi contro la Cina

avranno sul produttore dell’iPhone. Nel
corso di una cena che hanno avuto ve-

nerdì scorso e di cui Trump ha dato noti-


zia ieri, Cook ha spiegato che i dazi met-
terebbero la rivale sudcoreana Sam-

sung in una posizione di vantaggio visto


che non sarebbe sottoposta alle stesse
restrizioni di Apple. Parlando ai giorna-

listi prima di salire sull’Air Force One in


New Jersey, Trump ha detto: «Credo che
abbia fornito una spiegazione molto

convincente. Ci sto pensando».


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Spread


BTp-Bund


piatto


a 208 punti


in attesa


del discor-


so di oggi


del premier


Giuseppe


Conte


La Bce richiama gli istituti


europei ad adeguarsi


al cambiamento imminente


CNH
Industrial

IERI

+5,58%


Atlantia


IERI

+3,80%


Tenaris


IERI

+3,80%


Prysmian


IERI

+3,58%


Salvatore
Ferragamo

IERI

+3,24%


Italgas


IERI

+3,21%


STM


IERI

+3,01%


Variazione % di ieri


IN LUCE A PIAZZA AFFARI


Variazione % di ieri e da inizio anno


IL BALZO DELLE BORSE


0

1,

3,

Shanghai


+2,10%


SSE Composite


+1,25%


Parigi
Cac 40

+1,93%


Milano
Ftse Mib

+1,16%


Europa
Stoxx 600

+1,32%


Francoforte
Dax

+0,73%


Madrid
Ibex 35

+1,02%


Londra
Ftse 100

DA INIZIO ANNO DA INIZIO ANNO DA INIZIO ANNO DA INIZIO ANNO DA INIZIO ANNO DA INIZIO ANNO DA INIZIO ANNO

+15,66% +13,5% +10,95% +13,45% +10,74% +6,86% +2,26%


Il lunedì dei mercati


I MERCATI
IN DIRETTA

L’andamento
dei principali

listini con


i market mover
di giornata

Su

ilsole24ore

.com

La nuova metodologia


per il calcolo del tasso


COSA CAMBIA PER L’EURIBOR


I tempi per l’entrata in vigore


LE PROSSIME TAPPE
PER L’OVERNIGHT

2020


2021


2022


2019


Periodo
raccomandato
per l’attuazione
dello switch
per le clearing
house

Ultimo giorno
di pubblicazione
dell’Eonia basato
sull’attuale
metodologia

SETTEMBRE


30


Prima data
di pubblicazione
di €STR ed Eonia
con metodologia
cambiata
(€STR + 8,5 bps)

OTTOBRE


2


MARZO


31


GIUGNO


30


Cessazione
della
pubblicazione
dell’Eonia

GENNAIO


3


SOLO
EONIA

SOLO
€STR

EONIA
e
€STR

Se la base dati quotidiana


dovesse rivelarsi poco


signi cativa si provvederà


al calcolo attraverso


l’interpolazione dei dati


presenti sulle scadenze


vicine o sulle rilevazioni


dei giorni precedenti


2


Solo in terza e ultima


istanza si provvederà


a utilizzare dati osservati


su altri mercati


e ltrati attraverso


determinati modelli creati


per questo scopo


2


Il tasso viene calcolato


da Emmi attraverso


il monitoraggio


delle operazioni realmente


effettuate sulle diverse


scadenze a breve termine


fra i 19 istituti di credito


che compongono il panel


1


La rivoluzione dei tassi


Mercati in


ripresa. Dopo tre
settimane da

dimenticare, da


qualche giorno gli
investitori sono

tornati a vedere il


bicchiere mezzo
pieno sui mercati

soprattutto in


vista dell’azione
delle banche

centrali


AFP

+2%


IL RIMBALZO
DI APPLE
Sulla scia delle
distensioni nella
guerra
commerciale: gli
Usa concederanno
per altri 90 giorni
alla cinese Huawei
il permesso di
rifornirsi da
fornitori americani

Bcg avver-


te: «Costi


da 50-


milioni per


le piccole e


fino a 350


milioni per


le banche di


rilevanza


sistemica»

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