Corriere della Sera La Lettura - 18.08.2019

(Tuis.) #1

DOMENICA18AGOSTO2 019 CORRIEREDELLASERA LALETTURA 43


MaschereRestauro


VeneziaIl«PreteRosso»insegnòperannialleorfanedell’Ospedale


dellaPietà:23fraarchiefiatisarannoorasottopostiaunrecupero


Nuovavitaperglistrumentidi Vivaldi


I


loro nomi d’arte avevano tutti un ri-
mando alla musica. Allo strumento
che suonavano o alregistro della lo-
rovoce. Agata dal Sopran, Anna Ma-
ria dal Violin, Prudenza della Tior-
ba. Ma anchePelegrina dall’Oboe, Candi-
da dalla Viola, Lucietta Organista.Fanno
partediuna fascinosa storiacollettiva,
poconota, avvolta in un misteroche si
perde fra lecalli di unaVe nezia di molti
secoli fa. Sono statetutteabbandonate
alla nascita nellacosiddetta scafetta— il
luogo dove venivano lasciati gli orfani —
e poi accolte nell’ospedale dovesarebbe-
rodiventate«figlie di Choro».Ve nivano
chiamatecosì le ospiti (involontarie) del
Pio Ospedale della Pietà diVe nezia, orfa-
notrofio,conventoeconservatorio al
contempo,fondatocon decreto del Sena-
todiVe nezia nel 1346. Era il più rinomato
dei quattro ospedalifemminili della città
(gli altri: quello degli Incurabili, dei Men-
dicanti e dei Derelitti), e ha potuto infatti
vantaretraisuoi docenti FrancescoGa-
sparini (1661-1727),consideratouno dei
miglioricompositori dell’epoca, che il 5
giugno 1701 — dopo esperienzealla Ma-
donna dei Monti e a Santa Cecilia aRoma
eall’Accademia FilarmonicadiBologna
— fu nominato «maestro di choro», ap-
punto, all’Ospedale della Pietà, per il qua-
le compose noveoratori sutesto latino.

Al nome di Gasparini si aggiunse pre-
sto quello di Antonio Vivaldi (1678–1741),
che fu assuntocon uno stipendio di 60
ducati all’anno il 1° settembre 1703 inve-
ste di «maestro di violino» e vicollaborò
fino al 1740. Le ragazze, sottoposte a una
disciplina rigida, ricevevano un’educa-
zione musicale adeguata. Esisteva anche
una gerarchia: le più esperte erano le pri-
vilegiatedicoro , e la scala arrivava fino al-
le maestredicoro , che prendevano poi il
posto di insegnanti per introdurre all’arte
musicale le nuovearrivate. Vivaldi scrisse
molto per loro (alcuni documenti attesta-
no che fra il 1723 e il 1729 fu pagato per
comporre 140concerti). Al sodalizio fra il
PreteRosso (così era soprannominato Vi-
valdi per ilcolore deicapelli) e la Pietà so-
no legati anche numerosi acquisti di
strumenti musicali che ilcompositore
sceglieva per le sue «putte».
Tra il 1704 e il 1739 l’Ospedale della Pie-
tà acquistò una cinquantina di strumenti,
23 dei quali (ad arcoe a fiato) sono anco-
raconservati nella sale dell’istitutovene-
ziano. «È un raroesempio dicollezione
barocca— racconta a “la Lettura” l’attua-

le presidentedella Pietà, Maria Laura
Faccini — mai sottoposta a manipolazio-
ni per lacosiddetta esecuzione moderna.
Questa circostanza incrementa ulterior-
mentel’importanza dellacollezione, al-
l’interno della quale spiccano due violon-
cellirealizzati da Matteo Grofilleredue
violini di Andrea e Pietro Guarneri».
Faccini, alla guida dell’istitutodal
2009, aggiunge anche che nel 1866 gli
strumenti «furono depositati al Civico
Museo Correr e che soltanto nel 1989ven-
nerorestituiti». Ora, grazie a una sinergia
fra due eccellenze, la Pietà e laFondazio-
ne Museo del Violino AntonioStradivari
di Cremona, è nato «un progetto di stu-
dio,conservazione,restauro evalorizza-
zione di questi strumenti, della durata di
un anno». Cheverrà presentatoufficial-
menteil12settembrenella Chiesa della
Pietà diVe nezia insieme a unconcerto de
I Virtuosi Italiani, ensemble inresidence,
e una mostra sugli strumenti ad arco.
Il progettoavrà inizioconun’analisi
dello stato di salute degli strumenti che
verrà effettuatoalLaboratorio Arvedi di
diagnosticanon invasivadell’Università
diPavia attraverso «indagini endoscopi-
cheestudio radiografico».Poiper ogni

singolo strumentoverràredatta una
scheda dicatalogo la più esaustiva possi-
bile e, in una fase successiva, si passerà al
restauroveroe proprio, in modo «da po-
ter rendere nuovamente fruibili gli stru-
menti all’interno del percorso museale
dell’istituto, che — sottolineaFaccini —
«dalla data della suafondazione, si occu-
pa della tutela e della protezione dell’in-
fanzia abbandonataeindifficoltàedi
maternità fragile. Siamo un organismo
che lavora su più fronti. Abbiamo un no-
stro profilo storico, archivistico, sociale,
culturale. Mi piace pensare sempre l’isti-
tutocome un ente di utilità pubblica. Co-
me nelcaso della musica che stiamo so-
stenendocon tutte le nostreforze».
All’interno dell’istitutosono custoditi
anche documenti che riportano letesti-
monianzedi viaggiatori e uomini di lette-
reche si entusiasmarono per lecapacità
esecutive delle ragazze. Charles de Bros-
ses nelcorso della sua visitaaVenezia
scrisse che «la musicaeccezionale è
quella degli Ospedali dovele “putte”can-
tanocome gli angeli e suonano il violino,
l’organo, l’oboe, il violoncello, il fagotto;
insomma nonc’èstrumentoche le spa-
venti». AncheJean-JacquesRousseau
spese parole di elogio nei loroconfronti
mentre intempi piùrecenti Tiziano Scar-
pa, tra gli altri, vi si ispirò per ilromanzo
StabatMater (Einaudi), PremioStrega
nel 2009. Laregista Lucrezia Le Moli Min-
ck alla fine dell’anno scorso ha annuncia-
toun suo progetto per il grande schermo
dal titolo LefigliediCoro (produzione
LuckyRed). Dedicato proprio a loro. Alle
sirene segregate,come qualcuno havolu-
tosoprannominarle.
©RIPRODUZIONERISERVATA

di HELMUTFAILONI


Sicilia Due liutai napoletani


Fareunviolino


induesettimane


U


nviolinoatempodirecord.È
successoadAcireale(Catania)
nelcorsodelFestivalVilla
PennisiinMusicadirettodaDavid
Romano,appenaconcluso.Perla
primavoltailiutaiinresidenza—i
napoletaniAlessandroZanescoe
ClaraContadini(fotodiChiara
Pasqualini)—hannocostruitoindue
settimane,cioèladuratadelfestival,
unviolinochesaràassegnatoauno
studentediAcirealemeritevolee
bisognosograzieallapartnershipcon
ciresafiemme.itel’utilizzodellegno
delleforestediStradivari,cadutiinval
diFiemmeperlatempesta
dell’ottobre2018.Sonogiovaniiliutai,
discuolanapoletana,dasempre
contraltarediquellacremonese,esi
ispiranoalmodellodiAlessandro
Gagliano.SpiegaContadinia«la
Lettura»:«“Impossibile”èstatoilmio
commentoallapropostadifareun
violinoinduesettimane,mainquesto
periodoavevobisognodisfidareme
stessa».EZanesco:«Ancheioero
perplesso,maunavoltachemisono
trovatoinmezzoatantamusica,ho
capitochesipotevafare».( he.f. )
©RIPRODUZIONERISERVATA

Leimmagini
Nell’ovale:AntonioVivaldi.
Quisopra:particolare
dell’affrescodiGiambattista
Tiepolo Gloriao
IncoronazionediMaria
Immacolata (1754-55)alla
PietàdiVenezia.Adestra:
inventariodeglistrumenti.
Afianco:unviolinodi
AndreaGuarneri(1654)

IlteatroBertoltBrechtdiFormia(Latina)dàil
viaallaXVedizionedelFestivaldeiteatri
d’artemediterranei(dal19al25agosto).Due
sonoleiniziativechevedonolaGreciacome
protagonista:laletturadell’ Odissea inbarcaa

vela,acuradegliattoriPaoloCrestae
MaurizioStemmati,elospettacoloper
ragazzi Karagiozis diChristosKalpouzanis,23
agosto(ore21).L’artistadiPatrassopropone
ilteatrodelleombre,tradizioneneogreca.

Odisseainbarca

{


Greche
diAlicePatrioli
Free download pdf