La Stampa - 08.08.2019

(Barré) #1
.

IRENE DIONISIO

U


nghie pulite, uni-
formi sempre in or-
dine, sorriso anato-
mico e concentra-
zione. Davide Maldi, 35 an-
ni, mostra, nel suo secondo
lungometraggio intitolato
«L’apprendistato», in con-
corso nella sezione Cinea-
sti del Presente al Festival
di Locarno (sarà proiettato
per la prima volta domeni-
ca alle 18,30 al PalaCine-
ma, con repliche lunedì e
martedì), i riti di passaggio
di un adolescente verso l’e-
tà adulta. Dopo l’esordio

con «Frastuono» in concor-
so al 32° Torino Film Festi-
val, Maldi, formatosi come
illustratore e storyboard ar-
tist alla Scuola Romana del
Fumetto e ha studiato Cine-
ma-Performing Arts a La
Sapienza di Roma, si con-
centra sulle vicende di Lu-
ca, un quattordicenne timi-
do e dall’animo selvaggio,
che affronta un percorso di
formazione professionale
ed umano all’interno dell’i-
stituto alberghiero di Do-
modossola.
Maldi, nel film racconta di
una sorta di «armata Bran-
caleone» composta da gio-
vani apprendisti che affron-
tano giornalmente un siste-

ma di regole pronte a mo-
dellare servi e padroni.
Che motivazioni personali,
intellettuali ed artistiche
l’hanno spinta a racconta-
re questa storia?
«Il film si inserisce in una
mia personale trilogia
sull’adolescenza che per
me - come per molti - è stato
un momento critico. I tre
film raccontano e racconte-
ranno il momento in cui un
adolescente deve prendere
coscienza della propria vita
e di ciò che diventerà da
adulto. L’“Apprendistato”,
secondo capitolo della trilo-
gia, nasce dopo la lettura di
“Istruzioni alla servitù” di
Jonathan Swift, un manua-

le di consigli utili dati ai ser-
vi di allora per sopravvive-
re alla corte del padrone.
Ho cercato di darne una
sua traduzione nel presen-
te ragionando su cosa vuol
dire oggi rapportarsi al
mondo del lavoro e a un
cliente da servire».
Il film si muove tra finzione
e realtà, oscillando tra un
registro drammatico ed
uno tragicomico con una
grande attenzione per la
tensione estetica delle im-
magini. In che modo descri-
verebbe il tuo approccio re-
gistico nel film “L’appren-
distato”?
«Ho lavorato ad una regia
che trasmettesse estetica-
mente lo stesso rigore del-
la scuola. Prima di iniziare
a girare ho cercato di cono-
scere al meglio il luogo e le
persone che avevo davan-
ti. Attendere mi ha permes-
so poi di girare in maniera
precisa senza accumulare
materiale. Nonostante ven-
ga dal cinema di finzione,
non amo lavorare con gli at-
tori e preferisco legarmi al-
la vita reale. Sono stato for-
tunato a trovare degli inter-
preti capaci di restituire il
proprio personale di fron-
te alla macchina da presa,
capendo il progetto. Un

rapporto, quello creato
con i ragazzi, che ho co-
struito lontano dalla came-
ra e che si è oggettivato at-
traverso di essa».
Dopo alcuni mesi spesi a
cercare un istituto che ri-
spondesse alle esigenze
del film, visitando alcune
scuole presenti in Italia, ad
inizio 2017 ha fatto visita a
Domodossola all’istituto
alberghiero Mellerio Ro-
smini dove è ambientato
“L’apprendistato”. Cosa
l’ha convinto nella scelta
del luogo?

«Ho cercato un istituto alber-
ghiero che rispondesse all’i-
dea di scuola che volevo ve-
nisse raccontata in questo
film, un luogo dal sapore an-
tico. Cercavo un palazzo sto-
rico dove si applicassero re-
gole scolastiche che preve-
devano divise e anche un
convitto. Dopo la prima cer-
nita e i primi sopralluoghi -
soprattutto in Nord Italia -
sono giunto al Rosmini. L’i-

stituto si trova in un conte-
sto molto riparato, circonda-
to dalle Alpi, un’antica valle
di lavoratori in cui studiare
all’alberghiero era un modo
per partire, lasciare la fami-
glia, vedere il mondo, imbar-
candosi sulle navi da crocie-
ra.Inoltre la scuola del pe-
riodo Ottocentesco, gestita
dai Padri Rosminiani, mi af-
fascinava perché era stata
uno dei licei classici più ri-
nomati del Nord Italia, fre-
quentato anche dallo scrit-
tore Alessandro Manzoni.
E soprattutto mi ha colpito
molto il modo di relazionar-
si alla materia dell’inse-
gnante di sala della scuola,
il maître Oberoffer, tra i pro-
tagonisti del film. La sua
idea d’insegnamento, au-
stera e rigida, ma per un fi-
ne giusto, rispondeva a una
delle mie domande iniziali:
quanto era necessario esse-
re onesti con un quattordi-
cenne? Nel film, come nella
scuola, si parla in maniera
diretta. Viene detto aperta-
mente che il cliente va servi-
to e che una volta usciti da lì
ci si confronterà con la vita
vera dove ci vuole impegno
e fortuna e si parte dal bas-
so. Ovvero dalla pulizia dei
pavimenti». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Il film «The Human Element»

FRANCA CASSINE
La cura del pianeta passa an-
che attraverso l’arte e proprio
il linguaggio teatrale, mesco-
lato a musica e letteratura,
può aiutare a sensibilizzare
su questioni di stringente at-
tualità. Il «Festival Teatro e
Letteratura», kermesse idea-
ta e realizzata da Tangram in
alta Valle Susa, ospita il «Fo-
cus Ambiente» e da domani a
domenica il Forte di Exilles
aprirà le porte a un tris di
eventi a ingresso gratuito.
«Quello dedicato alla natura
è uno dei percorsi tematici

che caratterizzano il cartello-
ne – dice Bruno Maria Ferra-
ro -. In questo senso si inseri-
sce il progetto che stiamo por-
tando avanti da un triennio
in collaborazione con Agroin-
nova, il Centro di Competen-
za per l’innovazione in cam-
po agro-ambientale dell’Uni-
versità di Torino, nel conte-
sto del “Festival Plant Health
2020 - Anno Internazionale
sulla Salute delle Piante” e
dell’iniziativa europea “Hori-
zon 2020 Euclid”».
A inaugurare, domani sera
alle 21 nel cortile del Cavalie-

re, sarà «Attenti al Lupo!», lo
spettacolo scritto e diretto da
Ivana Ferri con Celeste Gu-
gliandolo, Bruno Maria Ferra-
ro e Patrizia Pozzi, accompa-
gnati alla chitarra da Massi-
mo Germini che ha curato tut-
ti gli arrangiamenti. «Si trat-
ta di un percorso narrativo
tra musica e parole – spiega -.
Ivana Ferri è partita dal mate-
riale letterario offerto da Ma-
riangela Gualtieri e Giuliano
Scabia». Ne è nato un lavoro
delicato e poetico che parla
della natura in maniera inedi-
ta, una riflessione sul signifi-

cato più profondo di cosa sia
il rispetto per l’ambiente.
«Alla base di tutto c’è il con-
cetto di “One Health” – prose-
gue -. “Salute unica” che rico-
nosce il benessere degli esse-
ri umani legato a quello degli
animali e dell’ambiente. Un
pensiero olistico di intercon-
nessione poiché l’uomo e gli
animali condividono lo stes-
so ambiente, ne sono influen-
zati e a loro volta lo influenza-
no». A fare da sfondo brani di
Lucio Dalla, Neil Young, Iva-
no Fossati e Louis Arm-
strong. «L’idea è suggerire

spunti di riflessione su quan-
to sia importante il rispetto
per ciò che ci circonda, in par-
ticolare la natura e gli anima-
li – conclude Ferraro -. Senza
dimenticare il rispetto nei
rapporti umani».
Celeste Gugliandolo e Bru-
no Maria Ferraro saranno
nuovamente protagonisti sa-
bato alle 18 all’interno della
Cappella del Forte, dove ver-
rà presentato «Il dottore dei
fiori». Si tratta di una gra-
phic novel pubblicata da Eda-
gricole e sceneggiata da Ma-
ria Lodovica Gullino, con i di-

segni di Gabriele Peddes,
che racconta il lavoro del pro-
fessor Angelo Garibaldi che
per anni si è occupato della
cura della salute delle pian-
te. Un libro pensato in parti-
colare per i più piccoli, per
avvicinarli all’universo della
fitopatologia, la scienza che
studia le malattie delle pian-
te e si occupa del benessere
di alberi, fiori ed erbe.
Domenica alle 18, invece,
ci sarà l’incontro con il profes-
sor Alan Dilani con la parteci-
pazione dello scrittore e atto-
re Bruno Gambarotta. Studio-
so, fondatore e direttore
dell’International Academy
for Design and Health, Dilani
illustrerà il «Salutogenic Desi-
gn», disciplina da lui svilup-
pata che mira al raggiungi-
mento di buoni stili di vita at-
traverso la progettazione e
costruzione di edifici e strut-
ture che abbiano una stretta
connessione tra design e be-
nefici per la salute con lo sco-
po di ridurre la propagazione
di malattie nel mondo. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

MANUELA GOMEZ

questa sera il concerto al molo di lilith

Enrico Degani in versione solista


“Dialogherò con la chitarra jazz”


INTERVISTA

oggi a grangesisES

Caccia al tesoro nelle Alpi


dove fece tappa Leonardo


Il borgo di Grangesises

CinemAmbiente in Valchiu-
sella prosegue fino a domeni-
ca tra proiezioni, incontri e la-
boratori. Il programma di og-
gi inizia alle 10 con la passeg-
giata naturalistica da Val-
chiusa a Pian Campiglia (par-
tenza nella piazza di Vico Ca-
navese), e prosegue alle 16
con il laboratorio per ragazzi
«Territorio, paesaggio, clima
che cambia» al lago di Meu-
gliano. Alle 21 in piazza Gari-
baldi, a Vico Canavese, c’è in-
fine la proiezione di «The Hu-

man Element» di Matthew
Testa con l’introduzione di
Luca Mercalli e Roberto Ron-
co della Regione Piemonte. Il
film racconta la storia del fo-
tografo James Balog, che vuo-
le favorire il recupero della re-
lazione tra natura e umanità.
Tra gli appuntamenti dei
prossimi giorni: domani alle
15 nella piazza di Traversella
c’è una lezione di arrampica-
ta del Cai; sabato alle 21 il Co-
mune di Vidracco ospita la
performance di theremin

(strumento a onde elettroma-
gnetiche) di Lorenzo Giorda,
mentre domenica alle 16 nel-
la piazza di Vistrorio si impa-
ra a produrre il miele. Alle 21,
la proiezione del film «Un
mondo in pericolo» di Mar-
kus Imhoof. C. INS. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

cinemambiente in valchiusella

Le ragioni del clima

svelate dalla cinepresa

SOCIETÀ, CULTURA & SPETTACOLI

Nella foto Celeste Gugliandolo e Bruno Maria Ferraro tra i protagonisti di «Attenti al Lupo!»

MARCO BASSO
Quando imbracci la chitarra a
8 anni e superi l’impatto di av-
vinghiarti a uno strumento
che a stento riesci a gestire, ma
ti conquista la sonorità, pizzi-
care le corde, scorrere con le di-
ta su e giù per il manico, hai il
destino segnato. È accaduto a
Enrico Degani, stasera in con-
certo al Molo di Lilith (21,30,
ingresso libero ai soci Arci), in
via Cigliano a Torino. Al Con-
servatorio di Torino Enrico ha

studiato chitarra jazz, ottenen-
do il massimo dei voti e la lo-
de. Poi i workshop, le borse di
studio, le rassegne, i festival e
i club dove ha affinato la tecni-
ca, ma soprattutto ha acquisi-
to esperienza e un orecchio cu-
rioso, pronto a sperimentare
sonorità nuove e diverse. Ad-
dirittura per la laurea magi-
strale a indirizzo sperimenta-
le all’università di Göteborg,
in Svezia, presenta una tesi
sullo sviluppo di un nuovo si-

stema armonico a 24 note che
offre possibilità armoniche e
melodiche determinate dall’u-
so dell’intervallo di quarto di
tono. Nel 2015 con Diana Tor-
to e Achille Succi pubblica
«Corale» e sempre con lei e Mi-
chele Rabbia «In Between».
Oggi Degani racconta: «Un di-
sco fotografa un momento
preciso, ma è anche il risulta-
to di un lavoro che nasce da
un’idea e si modifica fissando-
si nella registrazione. Tra i

due dischi si sentono i quattro
anni di musica disparata che
vanno a unirsi all’identità arti-
stica rimasta fin dal primo la-
voro. C’è coerenza estetica ar-
ricchita dall’esperienza: i con-
certi con Louis Sclavis, Gavi-
no Murgia, Andrea Ayace
Ayassot, Federico Marchesa-
no e la continuità artistica con
Diana e Michele fanno sì che
la musica riceva suggestioni
da tutti e si modifichi».
Il concerto è in solo: «Un’e-
sperienza particolare, all’estre-
ma libertà si contrappone la
mancanza di dialogo con altri
musicisti, fondamentale nella
musica di improvvisazione. Bi-
sogna mettersi a nudo e misu-
rare le note, non lasciandosi
trascinare dall’emozione del
momento». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il chitarrista Enrico Degani

Una scena del film «L’apprendistato» del regista Davide Maldi

DAVIDE MALDI Il regista presenta il film “L’apprendistato” a Locarno

“L’austero Piemonte

è un set ideale

per diventare adulti”

Il borgo alpino di Grangesises,
a pochi passi da Sestriere, per
tutta l’estate si anima di cultu-
ra. Ci sono appuntamenti per
tutti i gusti e le età, a comincia-
re da questo pomeriggio alle
15,30 con la caccia al tesoro
«Sulle orme di Leonardo»: il
genio toscano nel 1516 si fer-
ma infatti nella futura Grange-
sises nel suo viaggio verso la
Francia. Sabato alle 21 Simo-
na Colonna si esibisce in un
concerto dal titolo «Dalle radi-
ci al cielo», mentre lunedì nel-

la piazzetta del borgo si ritrove-
ranno ricamatrici e scultori. E
se il 13 agosto alle 9, 30 si va a
spasso nella valle Argentera, il
15 è in programma una griglia-
ta, e il 16 è dedicato alla musi-
ca: alle 21 si inaugura la rasse-
gna «jazz in alta quota» con il
gruppo «Panaemiliana». Altri
due appuntamenti jazz: il 17
agosto alle 21 si esibiscono
«Accordi e disaccordi» e il gior-
no dopo alla stessa ora «Free-
dom Gospel». Il 17 la kermes-
se torinese Flor fa tappa nella

piazza di Grangesises: una
quindicina di vivaisti porteran-
no fiori e piante di montagna
dai mille colori e profumi, e
non mancherà la proposta
«educational» per i ragazzi. In-
fine, la sagra dello gnocco il 7
settembre. C. INS. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Lanciato dal Tff
Maldi indaga

i riti di iniziazione
di un quattordicenne

Il grande spettacolo di Madre Natura


in un racconto corale lungo tre giorni


Al Forte di Exilles da domani a domenica il Tangram Teatro porta in scena “Attenti al Lupo!”


50 LASTAMPA GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2019

SOCIETÀ, CULTURA& SPETTACOLI

T1 PR
Free download pdf