Corriere della Sera - 03.08.2019

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CorrieredellaSeraSabato3Agosto
CRONACHE

17


IlcapodelloStatoa39annidall’attentato


«StragediBologna,vialezoned’ombra»


BOLOGNAEsisteuna verità giu-
diziaria, sono staticondannati
gli esecutori materiali edèsta-
ta definita la matriceneofasci-
sta della strage alla stazione di
Bologna del2agostodel 1980,
che uccise 85 personeeneferì


  1. «L’impegno profuso non
    èriuscitotuttaviaaeliminare
    le zone d’ombra», osservail
    presidentedella Repubblica
    Sergio Mattarella. Mancano
    ancoraimandanti,equellave-
    rità «dovrà essereinteramente
    conquistata, perrenderecom-
    pleta l’affermazione della giu-
    stizia», sostiene ilcapo dello
    Stato.
    Ci sta lavorando la Procura
    generale di Bologna, che ha
    avviatoun’inchiesta su chi ha
    ordinatolastrage che sta dif-
    fondendo speranza traipa-
    renti delle vittime. «Arrivareai
    mandantièpossibile, basta
    volerlo.Equestavolontà ades-
    so c’è», dicedal palcoilp resi-
    dentedell’associazionePaolo
    Bolognesi. Da Giuseppe Conte
    arrivails ostegno del governo,


che «continueràagarantireil
massimo appoggio» ai magi-
strati «impegnatiaristabilire
tutta laverità».Unaricer ca che
potrebbe passareanche dalla
commissione bicamerale pro-
postadaFratellid’Italia,cheha
incassatoilv ia libera di Lega e
CinqueStelle. «Lacommissio-
ne d’inchiesta appresenta
sempreunelementoeuno
sforzoinpiù da partedello
Statonella ricerca dellaverità.
Può esseredigrande suppor-
to», ha dettoilministrodella

Giustizia Alfonso Bonafede,
ieri aBologna per lacomme-
morazione, in rappresentanza
del governo. Ifamiliari «non
hanno alcunaremora», ha su-
bitoprecisatoBolognesi, a
pattoche lacommissione si
occupi di tuttoilp eriodo delle

stragiedel terrorismo,enon
solo della strage alla stazione.
Perché in passato, «uno degli
aspetti per evitarediarrivare
allaveritàèstatoquellodidivi-
derelas trategia dellatensione
eventoper evento».
Senato e Camera intanto la-
vorano già in tandem. Proprio
ieri siètenutountavolotecni-
co per «realizzareunportale
unicoparlamentareinc ui ren-
deredisponibili atti preceden-
tementeclassificatiocomun-
que non direttamenteaccessi-
bili al pubblico», hanno an-
nunciatoipresidenti elle
CamereMaria Elisabetta Al-
berti CasellatieRobertoFico.
Nel capoluogo emiliano in-
tantogià si pensa allacomme-
morazione del quarantennale
del prossimo anno,conilCo-
mune che ha proposto ai pa-
renti delle vittimeeaFerrovie
di cambiareiln ome dello sca-
lo da «Stazionecentrale» a
«Stazione2agosto».
BeppePersichella
©RIPRODUZIONERISERVATA

Lastoria


diDanielaCorneo

LelacrimediHorst


chepersemoglie e2figli


«Èilmioprimocorteo»


S Gliapplausialtedesco:lamiafamigliacomelevostre


ièavvicinatoper primo
alla lapide dove ci sono
inomi delle 85 vittime
dellastrageedovecis o-
no anche quelli dei suoi figli e
di sua moglie.Poisièinchina-
to come asalutarli, in silenzio,
le lacrimearigargli il visoele
bracciaapenzoloni: uncorpo
piegatodal doloreedaricordi
indicibili.Per39lunghissimi
anni Horst Mader il2agosto
se l’ èvissutodalontano, da
Hannover, do ve vive. Erator-
natoaBologna solo nel 1981,
chiamatocometestimonedel-
l’eccidio, matornando in Ger-
mania il suo aereo fu fattoat-
terrareinemergenzaaPisa
per un allarme bomba. Ieri è
statoils uoprimocorteo,ilsuo
primo minutodisilenzio nel
piazzale della stazionecentra-
le di Bologna, il suo primo ri-
torno nella sala d’aspettoin
cui, nel 1980, scavòcon le ma-
ni per ritrovarelas ua famiglia.
Litr ovòtuttiequattro,masolo
ilfigliopiùgrande,all’epoca
anni, sopravvisse.
La moglie Margret, 39 anni, e
ifigli EckhardteKai, 14e8an-
ni, morirono tra le macerie
dopo lo scoppio della bomba.
Unavista insopportabile per
Mader, all’epocaungiovane
uomo di 36 anni: svenneefu
portatoall’ospedale Rizzoli. E
in questoospedaleètornato
proprio l’altrogiorno per rin-
graziare quelli che lo aiutaro-
no aritrovareilf iglio soprav-
vissutoeche fecero una collet-
ta percomprargli deivestiti
nuovi. «Non ho mai dimenti-
cato l’aiut oche mi avetedato»,
ha dettoMader amediciein-
fermieri, oggi in pensione,
stretti attornoalui proprioco-
me il2agostodel 1980.
L’uomo, che oggi ha 75 anni,
ha volutoparteciparealla
commemorazione della stra-

ge alla stazioneelap iazza, tut-
ta la piazza, sollecitata dal sin-
dacoVirginio Merola, l’ha ap-
plauditoforteegli ha fatto
sentireche il suo doloreèil
dolorediun’intera città. «Dia-
mo il benvenutoaHorst Ma-
der —hadettoMerola—che
perse moglieefigli edètorna-
to per la primavolta. Ci siamo
incontrati in Comuneel’ho
abbracciatoesono certoche
in questogestosir iconoscono
tuttiicittadini di Bologna».
Ma lui, Mader, pocoprima di
entrarenella sala delconsiglio
comunale, l’ha dettocon gran-
de umiltà che il suo strazioèlo
stesso di tuttelef amiglie dila-
niatedaquella bomba. Senza
differenze. «Nonconta più so-
lo la mia famiglia, ma le fami-
glie delle 85 vittime innocenti
che hanno perso la vita», ha
quasi sussurratol’uomo, so-

pravvissutosolo perché quel
giorno si allontanò un attimo
perportarelev aligiealdeposi-
to bagagli. Dovevano andare
tutti al Lido diPomposa, sulla
rivieraferrarese, la primava-
canza dopo 17 anni di matri-
monioesulle spalle le fatiche
di una famiglia numerosaedi
un lavorodaoperaio.
Dopo le lacrimeversatenella
sala d’aspetto, dove il ricordo
dei suoi amorièrimastocon-
gelatoper 39 anni, Mader, al
fiancolanuova compagna,ieri
si ègiratoe,insilenzioco-
m’era arrivato, sen’èandato.
La Bologna che non dimentica
ha un nuovo cittadino da ab-
bracciare.EMader,forse, l’an-
no prossimo, che sarà il
40esimodallastrage,torneràa
salutarelaf amiglia che ha per-
so quel maledetto2agosto.
©RIPRODUZIONERISERVATA

L’impegno
CasellatieFico:pronti
arealizzareunportale
contuttigliatti
disponibilialpubblico

Ilricordo
Ilcorteo
dicomme-
morazione
sfilapervia
Indipendenza
aBologna
Adistanza
di39anni
dallastrage
sichiede
ancora
giustizia
(FotoAnsa)

●L’ora






Èl’orario in cui, il2agosto
1980, esplode la bomba alla
stazione di Bologna: 23 kg
di esplosivo, una miscela
di 5kgditritoloeT4detta
«Compound B», poten-
ziata da 18 kg di gelatinato.
Nellafoto Ansa,
isoccorritori al lavoro

Lastrage
●Il2agosto
1980,nellasala
d’aspettodella
stazione
Centraledi
Bologna,viene
fattoesplodere
unordigno
atempo
provocando
mortieoltre
200feriti

●Come
esecutori
materiali
furono
individuati
dalla
magistratura
alcunimilitanti
diestrema
destra,
appartenentiai
NucleiArmati
Rivoluzionari.
Gliipotetici
mandantisono
rimasti
sconosciuti

●Lasentenza
finaledel
condannò
Valerio
Fioravantie
Francesca
Mambro
«come
appartenenti
allabanda
armatacheha
organizzatoe
realizzato
l’attentatodi
Bologna»eper
aver«fatto
partedel
gruppoche
quell’atto
aveva
organizzato».
Nel2007si
aggiunsela
condannadi
LuigiCiavardini

●Orala
procura
generale
diBologna
haavviato
un’inchiesta
suchiha
ordinato
l’attentato

Corriere.it
Leggituttele
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diMaurizioCaprara

Dallecarte


senzasegreto


suSindona


unalezione


perilfuturo


●Ilcaso


C


ontrassegnatodalla scritta
«Riservato»il «Rapportoispettivo»
della Bancad’Italia sulla Banca
Privata Finanziaria Spaèdell’aprile


  1. Riguardacontrolli eseguiti dal
    settembre1971 al marzosuccessivo, dunque
    un po’ più di un anno prima rispettoa
    quando Giulio Andreotti avrebbe definito
    Michele Sindona un «salvatoredella lira».
    La BancaPrivata era uno strumentodella
    finanziariaFascodiSindona. Nel suo
    funzionamentogli ispettori dell’istituto
    centrale guidatodal go vernatoreGuido
    Carli rilevavano «gravienumerose
    irregolarità». Descrivevano la BancaPrivata
    così: «Il sistemacontabile era lacunoso
    poiché nonoffrivalap ossibilità di
    effettuarecontrolliconcomitanti». Oppure:
    «Non erano appostatea“sofferenze” tuttele
    esposizioniverso clienti neiconfronti dei


quali erano incorso atti di rigoreoche
versavano in gravienon transitorie
difficoltà economiche».Unodei dettagli:
«Per favorirelac lientela era diffuso il
ricorso alla emissione di assegni circolari
medianteaccorgimenti (indicazioni di
ordinari di fantasia (...))».
Sono elementi che risaltano tra le 2.
pagine di atti dellacommissione
parlamentared’inchiesta sulcaso Sindona,
attivaalp rincipio degli anni 80, desecretate
su indicazione del presidentedella Camera
RobertoFico. Da informative,fonogrammi
ealtri documenti riaffiora un latodell’Italia
da non rimuovere:esistevano nelloStato
anticorpi che avrebberopotutoimpedire
danni prodotti da Sindona, ma non ebbero
per tempo néimezzi né laforza necessari
per bloccare quel banchiereabile nello
sfruttarevuoti normativieagganci politici,
in particolarenel versanteandreottiano
della Democrazia cristiana.
Colpisce, tra lecartesul futuromandante
dell’omicidio di Giorgio Ambrosoli, ucciso
mentreesploravalar agnatela degli affari di
Sindona, rintracciarecomunicazioni
sull’estradizione del bancarottieredagli
Stati Uniti firmatedaGirolamoTartaglione
nel 1976e1977 più un accenno a
un’inchiesta di Giovanni Falcone.
TartaglioneeFalcone si occuparono di tanti
casi, peròinseguitosarebberostati
accomunati dacome finirono le rispettive
vite: nel sangue. Il primo, direttoregenerale
degli Affari penali nel ministerodella
Giustizia, fu assassinatonel 1978 dalle
Brigaterosse. Il secondo, giudicepassato
allo stesso ministero, dalla mafia nel 1992.
Non èdettoche documenti liberati dal
segretoribaltino la storia. Maèbene che
nell’Archivio storicodella Camera dei
deputati siano accessibili questecarte. Uno
dei doveri di chi vivenel presenteèevitare
errorieorrori del passato.
@dbcdan
©RIPRODUZIONERISERVATA

Avvelenato
Michele
Sindona,
sicilianodi
Patti,èstato
banchiere
emembro
dellaloggia
P2.Morì
incarcere
nel1986,
avvelenato
dauncaffè
alcianuro

IldoloreHorstMaderaBologna:hapersolamoglie,solounfigliodeitresièsalvato(Lapresse)
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