la Repubblica - 03.08.2019

(Brent) #1
di Natalia Aspesi

cinema

La vera


vita


di Chiara


Elisa Amoruso firma il documentario “Unposted”


in programma alla Mostra di Venezia


Ferragni protagonista tra pubblico e privato


“A star is born!”. È nata una stella?
Del cinema si intende, perché la
protagonista di questo
documentario, Chiara Ferragni —
Unposted, è già molto di più, una
intera costellazione, contando 17
milioni di appassionati, detti
orribilmente follower. Ma il
cinema ha altre esigenze, è più
selettivo: eppure lei, Chiara
Ferragni, in queste riprese è bella
tutta, non recita, è molto
semplice, anglo-americano
perfetto, già la si può immaginare
dolce creatura in un remake di La
Bella e la Bestia, incantevole
assassina in un nuovo Basic
Istinct, erede incantatrice di
Wonder Woman. Di lei sappiamo
già tutto da almeno 10 anni, anche
non frequentando il regno fatato
di Instagram.
Cosa ha spinto Elisa Amoruso,
38 anni, regista di fortunati
documentari su vite
straordinarie, come Fuoristrada
(garagista trans con amica
straniera) e Bellissime (il culto
dell’immagine di tre figlie e una
madre) ad osare quel che
potrebbe essere inosabile,
raccontare una vita che si
racconta ogni giorno da sola, da
anni, e che inonda ogni forma di
informazione?
«Io frequento poco il web ma mi
interessa la comunicazione
globale immediata e il suo futuro.
Avevo appena finito il
documentario su Palma Bucarelli,
bellissima signora dell’arte, e mi
ha interessato Chiara, bellissima
immagine di un potere nuovo,
che si è fatta da sola diventando
una imprenditrice digitale di
grande successo».
Chiara Ferragni ha percorso il
tappeto rosso dei festival più
volte, ma alla 76° Mostra di
Venezia arriva come
protagonista di un film, la più
diva delle dive, sia pure in una
sezione speciale. Come si riuscirà
a frenare l’orda dei suoi
ammiratori? Forse solo i critici
più solerti lo vedranno, molti

scuotendo la testa penseranno a
un nuovo cedimento (come
sempre innovativo) del direttore
Barbera.
«Credo di averle dato una vita
vera, non quella che lei posta
incessantemente, e soprattutto
un passato, la ragione per cui è la
persona mediatica di oggi. Ho
scoperto che la sua infanzia e
adolescenza sono state
ossessivamente documentate da
sua madre, fotografie, video:
madre molto bella con gli stessi
occhi chiari, padre altrettanto
bello e fotografante (oggi
separati) e quella bambina che già
a 3 anni sapeva esibirsi, ci teneva
a mostrarsi. Immusonita, allora
persino non bella, già concentrata
su di sé, autonoma. Ancora
bambina anche lei ha cominciato
a fotografare a fotografarsi come
continua a fare».

Per molti è difficile pensare
che continuare a cambiare vestiti
e trucco e pettinatura, anziché
una fortuna immensa possa
essere un lavoro per di più molto
retribuito. Ma ho pensato anche
chissà come si annoia in mezzo a
certi geni della moda ai suoi
piedi.
«Il suo è un lavoro durissimo, da
operaio, glielo assicuro,
cambiarsi decine di volte al
giorno e fotografarsi, essere
sempre perfetta. Io la seguivo e
mi sentivo affranta, invece lei
sempre fresca, sempre gentile,
sempre educata».
Lei ha filmato i preparativi del
matrimonio naturalmente molto
fastoso come tante coppie
sognano indebitandosi per la
vita pur di avere la carrozza coi
cavalli bianchi. Che qui per
fortuna non c’era. C’era però

l’impicciona detta wedding
planner che Fedez ha stoppato in
certe esagerazioni, rivelandosi
un ragazzo più intelligente di
quanto facciano pensare i
cappellini e l’eccesso di tatuaggi.
Il documentario, chiedo scusa, mi
ha dato l’impressione che la
moglie e mamma snobbi un po’ il
marito e padre.
«Si sbaglia, io li ho seguiti per un
anno e sono davvero innamorati.
Lei è distratta dal lavoro, ma lui è
di quei rari maschi che sono
orgogliosi del maggior successo
della loro donna.
Lui ha deciso per
sé un anno
sabbatico per
dedicarsi solo alla
famiglia».
Ho visto in un
archivio
Instagram le
immagini postate
da Chiara del feto
di Leone per
tutta la
gravidanza: mi ha
fatto un certo
effetto. Su tutti
gli altri secondi
della loro vita che occupano 17
milioni di piccoli schermi, non ho
niente da dire. Neanche
dell’innocente Leone spiato
senza pausa: mentre ancora i
settimanali rosa, ormai antichi,
fanno i difensori dei bimbi (non
so se anche sedicenni)
rendendoli irriconoscibili.
«Penso che la gente sia molto
sola, che abbia bisogno di
partecipare anche virtualmente
a vite altrui per sentirle amiche.
Per sognare, per imparare. In
questo senso credo che la vita e il
lavoro di Chiara diano anche una
immagine di educazione,
gentilezza, serenità, impegno.
Dove non esistono rabbia,
insulti, razzismi, crudeltà,
maledizioni, che
quotidianamente ci
sommergono».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

f Chiara Ferragni
con il marito
Fedez
e il piccolo
Leone, nato
nella notte tra
il 19 e il 20
marzo del 2018.
La influencer
e il musicista
si sono sposati
l’1 settembre
dello scorso
anno a Noto

g


Spettacoli


kRegista
Elisa Amoruso

Ritratto
di famiglia

Credo di
averle dato
soprattutto
un passato
la ragione
per cui
è la persona
mediatica
di oggi

Star
Chiara Ferragni
32 anni
sarà alla Mostra
del cinema di
Venezia con il
documentario
Unposted di
Elisa Amoruso

pagina. 40 Sabato, 3 agosto 2019

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