Il Sole 24 Ore - 30.07.2019

(Steven Felgate) #1

Il Sole 24 Ore Martedì 30 Luglio 2019 9


Economia & Imprese


Calcio e tv, in Lega


fallisce il blitz


sull’offerta Mediapro


LA PARTITA DEI DIRITTI


Mandato a trattare:


la decisione sarà presa


entro il  settembre


Resta la piena facoltà


di rivolgersi agli operatori


per l’assegnazione /


Marco Bellinazzo


Andrea Biondi


Tutto rinviato a settembre. È stato


questo l’esito dell’assemblea della


Lega di Serie A di ieri. Un risultato


che segue i tanti dubbi della vigilia e


il poco tempo a disposizione per va-


lutare compiutamente tutti gli aspet-


ti della proposta dei catalani di Me-


diapro arrivata lo scorso venerdì se-


ra, cosa che alcuni presidenti di club


hanno vissuto come una sorta di blitz


rispedita al mittente.


Il risultato sostanziale è ancora una


volta uno stop ai progetti di Mediapro


che non ha avuto il via libera dell’As-


semblea. Dall’altra parte la conclusio-


ne non è stata comunque un no for-


male, visto che i club hanno dato man-


dato a presidente e amministratore


delegato, Gaetano Miccichè e Luigi De


Siervo, di continuare trattare con gli


spagnoli sulla base dell’offerta econo-


mica presentata il  luglio . Si


prende tempo dunque, ma entro la


deadline del  settembre.


Le decisioni dell’assemblea


La difficoltà delle assise di ieri è in


fondo proprio nella formulazione


complessa e quasi “dorotea” della


Lega con l’assemblea che all’unani-


mità, si legge in una nota emessa al


termine della riunione, intende


«mantenere la piena facoltà di ri-


volgersi agli operatori del mercato


della comunicazione per l’assegna-


zione dei diritti audiovisivi per il tri-


ennio -». Nella nota si leg-


ge anche che l’assemblea, «valuta


positivamente l’ipotesi di realizza-


zione del canale della Lega (ai sensi


dell’articolo  della legge Melan-


dri)». Una concessione dei club più


dubbiosi (dalla Juve al Napoli, dal-


l’Inter alla Roma, dal Milan al Tori-


no) a quelli più in sintonia con l’of-


ferta spagnola guidati dal patron


della Lazio Claudio Lotito. Toccherà


ora a Mediapro ricalibrare la propo-
sta per il canale della Lega dopo

quella presentata nel fine settimana


che era già una terza formulazione



  • o “seconda-bis” - dopo quella re-


capitata nel corso della precedente


tornata assegnata poi al fotofinish
a Sky e Dazn. L’ok della Lega all’allo-

ra nuovo intermediario indipen-


dente non fu seguita dalla presenta-
zione delle fideiussioni da parte del

gruppo fondato da Jaume Roures e


nel frattempo passato sotto il con-
trollo dei cinesi di Orient Hentai Ca-

pital. Risultato:  milioni di euro di


cauzione rimasti nelle casse della
Lega e questione finita per vie legali.

Peraltro la scadenza del  settem-


bre è molto vicina temporalmente
alla prossima udienza su questa

vertenza fissata ad ottobre dal Tri-


bunale di Milano.


Sky alla finestra


Almeno per il momento un sospiro di
sollievo lo si tirerà anche in casa Sky

dove ieri – curiosità nella già curiosa


situazione – si è tenuta la presenta-
zione del calendario di Serie A per la

prossima stagione. Visto l’esito del-


l’Assemblea di Lega Serie A, ancora
per la media company di casa

Comcast non ci sarà da affilare uffi-


cialmente le armi contro un progetto
che, qualora riuscisse a passare, non

può essere ben visto dalle parti di
Santa Giulia. Che al di là dei vari pro-

grammi di successo - da XFactor, a


Masterchef, a serie come Gomorra e
non solo - ha buona parte della sua

ragione esistenziale nei diritti pay


per la Serie A. Visibili peraltro per il
- in esclusiva.

Le cifre sul tavolo
«Aspettiamo una comunicazione uf-

ficiale della Lega. Ci saranno aspetti


da chiarire, penso, ma vorremo an-
che capire il contesto formale in cui

si sviluppa questa richiesta» è il com-


mento al Sole  Ore da parte di Mat-
teo Mammì, Senior advisor di Media-

pro in Italia. Concretamente l’ultima


versione del Piano Mediapro preve-
de un minimo garantito a . mi-

lioni a stagione (ai quali vanno ag-


giunti  milioni per i diritti d’archi-
vio e  milioni per i costi di produ-

zione) per il triennio - (la Serie


A ottiene dalla vendita dei diritti tv in
Italia  milioni più bonus, assicu-

rati per il triennio - da Sky


e Dazn), la conferma della cosiddetta
revenue sharing e una revisione delle

clausole di breakup fee. La Lega


avrebbe il suo canale Serie A che co-
me ha spiegato al Sole  Ore dome-

nica lo stesso Mammì, Senior Advi-


sor di Mediapro in Italia, dovrebbe
«assicurare più ricavi alla Lega. An-

che perché si tratta di un canale non


esclusivo, aperto cioè a tutti gli ope-
ratori e a tutte le piattaforme tecno-

logiche. Una formula che ha dimo-


strato di essere in grado di ampliare
la base dei clienti». Nel progetto del

canale televisivo Mediapro svolge-
rebbe la funzione di partner tecnico

e commerciale, mentre tutta la re-


sponsabilità “editoriale”, dalla pro-
grammazione alla definizione palin-

sesti resta in carico alla Lega.Per


quanto riguarda le cosiddette bre-
akup fee, la proposta Mediapro pre-

vede che nel caso in cui la Lega deci-


desse in una fase successiva di non
procedere nella realizzazione del ca-

nale televisivo dovrebbe versare a


Mediapro un importo di  milioni di
euro per tre anni (e non sei come nel-

la prima versione). È questo è sicura-


mente uno degli aspetti più contro-
versi del dossier catalano.

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Roma, il Cinema America


fa il pieno di sponsor


CULTURA


Nel  hanno supportato


il Cinema in Piazza anche


Alitalia e la As Roma


Andrea Marini


ROMA


È diventata una istituzione del-


l’estate romana. A testimoniarlo


sono i numeri, con decine di spon-


sor e spettatori di media sul-


l’evento in crescita quest’anno


quasi del %. L’associazione Pic-


colo America, organizzatrice del


Cinema in Piazza, anticipa al


SoleOre i numeri di questa sta-


gione, iniziata il ° giugno e che


chiuderà il ° agosto.


Proprio alla vigilia della chiusu-


ra, l’associazione è tornata alle


cronache per una nuova aggres-


sione a un suo simpatizzante che


indossava la maglietta del “Cine-


ma America”. L’episodio si è verifi-


cato domenica a Frosinone. Dopo


che a giugno scorso a Roma c’era


stato un altro pestaggio (gli inqui-


renti ipotizzano una vicinanza de-


gli aggressori agli ambienti del-


l’estrema destra). Valerio Carocci,


 anni, presidente dell’associa-


zione, non si demoralizza: «Dal °


giugno ad oggi ci sono state richie-


ste . magliette del Cinema


America. Sono state date a offerta


libera». Carocci racconta la storia


dell’ associazione, che dal  a


oggi ha totalizzato mila spetta-


tori per il Cinema in Piazza (in-
gresso rigorosamente gratuito),

provenienti da tutte le zone di Ro-


ma per vedere retrospettive e clas-
sici (niente prime visioni, per non

fare concorrenza ad altri cinema e


arene a pagamento).
Tutto nasce nel , quando

una ventina di ragazzi della perife-


ria della città (ma tutti studenti
delle scuole del centro storico), do-

po mesi di assemblee con i resi-


denti del Rione Trastevere, occu-
pano il Cinema America, avviato

alla riconversione in parcheggi e


appartamenti. «Si trattava di una
occupazione un po’ particolare –

racconta Carocci – visto che paga-


vamo tutte le utenze. In due anni
abbiamo ristrutturato il cinema

proiettando gratuitamente i capo-


lavori del grande schermo». Nel
, proprio quando il ministero

dei Beni culturali avvia l’istruttoria


per vincolare il bene, i ragazzi ven-
gono sgomberati. «Da quel mo-

mento – prosegue Carocci – ci sia-


mo messi sul percorso della legali-


tà: abbiamo costituito l’associa-


zione ottenendo a maggio scorso


il riconoscimento di personalità
giuridica». Nel  l’associazione

(non a fini di lucro) ha avuto un
utile di . euro (tutti reinvestiti

nell’attività) e dal  al  il


fatturato è quasi triplicato. Risorse
che vengono impiegate in primis

per organizzare gli eventi e pagare


le pellicole offerte poi gratis.
Quest’anno ai finanziatori sto-

rici della manifestazione (Regio-


ne Lazio, Siae, Bnl, Ipab Asilo Sa-
voia) si sono aggiunti Alitalia, Ca-

mera di Commercio di Roma,


Fondazione Cultura e Arte - Terzo
Pilastro, nonché l’As Roma. Part-

ner dell’evento sono anche l’Ente


Regionale Roma Natura e il Porto
turistico di Roma - Tribunale di

Roma (il bene è confiscato). Il mi-


nistero dei Beni culturali e quello
dell’Istruzione sono anch’essi

sponsor storici (per il  si è in


attesa dei risultati dei bandi). Nel-
le tre arene di Cervelletta, Porto di

Ostia e San Cosimato si sono svol-


te  proiezioni, per mila
spettatori (+% di media sul-

l’evento rispetto all’anno scorso).


Ora l’associazione ha un nuovo
obiettivo: ristrutturare e riaprire

un’altra sala storica di Roma, il


Cinema Troisi. Un investimento
da , milioni (di cui più di un mi-

lione dal ministero dei Beni cultu-


rali, mila dall’associazione
stessa,  mila dalla Regione e

mila dalla Siae e altri sponsor).
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I NUMERI


1,15 miliardi


L’offerta di Mediapro
È il minimo garantito dal progetto

del gruppo spagnolo Mediapro


alla Lega Serie A.
Si tratta di 1.150 milioni a stagione

(ai quali vanno aggiunti 55 milioni


per i diritti d’archivio e 78 milioni
per i costi di produzione)

per il triennio 2021-


e legati alla realizzazione del canale
televisivo.

973 milioni


Il valore dei diritti in corso


È la cifra (più bonus) che
attualmente la Serie A ottiene dalla

vendita dei diritti tv in Italia per il
triennio 2018-2021 da Sky e Dazn.

+37%


Spettatori medi a evento


Durante questa stagione


la crescita rispetto


all’anno scorso


«Troppi rischi, non scegliere in fretta»


INTERVISTA


URBANO CAIRO


«È una decisione delicata


e finora non ho visto


alcun business plan»


Andrea Biondi


L’


assemblea di Lega di ieri di


certo non ha fatto cambiare
idea al patron del Torino, Ur-

bano Cairo, che già nelle scor-


se settimane si era detto dubbioso sul
progetto di Mediapro. Non è un mi-

stero che Cairo sia stato inserito fra i


più cauti sull’offerta dei catalani. Le
perplessità, come spiega al Sole  Ore,

non sono però con il tempo diminuite,


né tantomeno cambiate dopo l’ultima
proposta presentata da Mediapro. An-

zi. «Mi sembra che stiamo parlando di


un cambiamento importante e delica-
to. Troppo importante e troppo deli-

cato per poterlo fare a cuor leggero».


Quindi lei ha confermato la sua
contrarietà?

Per quanto mi riguarda la questione


del canale della Lega, così come previ-


sto nel progetto di Mediapro, non mi


convince. Attenzione, l’idea del canale
in sé può essere anche positiva. Su

questo io l’ho già detto in passato e


non ho cambiato idea.
Quindi cosa non va in questa

idea? La declinazione pratica evi-


dentemente.
Ripeto: il canale in sé può essere po-

sitivo. Ma va valutato. Facciamo un


business plan, ma fatto bene. Anche
perché se vuoi fare, come mi pare si

rischi di fare, un canale in aperta


ostilità con il tuo maggiore cliente
che è Sky, che vale l’% dei ricavi,

alla fine ci si espone a un rischio


troppo importante.
Anche per Sky può essere rischio-

so non avere il calcio fra i suoi pro-


dotti da offrire agli abbonati.
Questo è chiaro. Anche per loro non

avere il calcio è un rischio non da po-


co. Ma a me del rischio di Sky in questa
discussione può interessare davvero

relativamente. Io mi interrogo sul ri-


schio che noi club di Serie A andiamo
ad assumere su noi stessi. La mia do-

manda è in fondo semplicissima.


Quale?
Io faccio una domanda semplice par-

tendo dal presupposto che Mediapro


è intenzionata a realizzare un canale


che poi deve essere venduto ad acqui-


renti fra cui, appunto, Sky. E come


detto, quest’ultimo non è un acqui-
rente da poco. Bene, se Sky decidesse

di non comprare che succederebbe? E


se Sky decidesse di non comprare per
molto tempo cosa succederebbe? Vo-

gliamo pensare che si rischi la metà


del corrispettivo? Parliamo di almeno
 milioni. In queste condizioni la

fideiussione di  milioni non può


bastare. Io faccio un semplice calcolo


matematico, nulla di più. Ma c’è anche


un altro aspetto che va a impattare di-


rettamente sulle società. Se il braccio
di ferro dovesse infatti protrarsi a lun-

go, potrebbero sparire potenziali


utenti del calcio in tv. E questo sareb-
be un danno per sponsor e a cascata

per tutti i club.


Quindi troppi rischi in un contesto
del genere?

Esatto. In fondo il tema è proprio que-


sto. C’è un’offerta da , miliardi
contro i  milioni di euro assicurati

alla Lega Serie A da Sky e Dazn per il
triennio in corso. Quindi si parla di

 milioni in più. Con il bando io ora


posso pensare magari di portare a ca-
sa  milioni in più. Quindi per

un’ottantina di milioni val la pena en-


trare in un progetto del genere? E poi
per sei anni?

Mediapro potrebbe però fare un


canale BC, diretto ai consumatori.
In quel caso si parlerebbe soprattutto

di Ott. Ma chi opera con questo mo-


dello paga poco. A ogni modo se si vo-
lesse far questo servirebbe un busi-

ness plan. Io non ho visto business


plan. E onestamente mi sembra una
cosa troppo delicata da poter essere

affrontata a cuor leggero.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il debutto con Fiorentina-Napoli. Il 24 agosto parte la nuova stagione di Serie A del campionato. Ieri sono stati sorteggiati i calendari


AFP

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LE PERPLESSITÀ


Il canale tv in sé può essere


positivo, ma così come


è previsto nel progetto


Mediapro, non mi convince


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