Libero - 01.08.2019

(Axel Boer) #1

segue dalla prima


ALESSANDRO GONZATO


(...) di agonia. Sebastiano
Iemmolo, il marito, lo scor-
so febbraio è stato condan-
nato all’ergastolo. All’inizio
aveva finto che si fosse trat-
tato di un tremendo inci-
dente domestico, che la
consorte - umiliata per an-
ni - fosse stata investita
dall’esplosione della bom-
bola del gas che tenevano
in cucina. E invece il figlio-
letto lo ha smascherato. Il
piccolo, pur pietrificato, è
riuscito a trovare la lucidità
e il coraggio per dire
all’amata nonna Giovanna



  • la madre di Laura - che
    era stato il papà a cosparger-
    la di liquido infiammabile e
    bruciarla. Il genitore aveva
    provato in ogni modo a con-
    vincere il figlio a mentire, a
    dire ai poliziotti che il papà
    non aveva fatto niente, an-
    zi, che aveva cercato fino
    all’ultimo di salvare la
    mamma. Il bambino però
    non si è fatto plagiare.
    È una vicenda che spacca
    il cuore. Eppure, dicevamo,
    in mezzo a questo dramma
    un piccolo risvolto positivo
    c’è. Ieri mattina, a Rosolini

  • 20 mila abitanti in provin-
    cia di Siracusa - centinaia
    di persone, parenti, amici,
    conoscenti ma anche sem-
    plici concittadini, si sono ra-
    dunate davanti alla casa di
    nonna Giovanna, 64 anni,
    per impedire che il nipoti-
    no venisse affidato dai servi-
    zi sociali a una casa-fami-
    glia.


INADATTI

Il bambino, in seguito
all’uccisione della mam-
ma, era stato portato prima
dai nonni paterni (ritenuti
poi inadatti all’affido), quin-
di dalla zia materna, la qua-
le però avendo una situazio-
ne familiare già complicata
non è riuscita a garantire al
nipote le attenzioni neces-
sarie. nonni Il tribunale dei


minori, a maggio, aveva
dunque stabilito che fosse-
ro i nonni materni a pren-
dersi cura del bambino e co-
sì è stato, anche se per po-
co.
Lo stesso tribunale, infat-
ti, un mese dopo ha deciso
che il bambino, in vista
dell’udienza del 3 ottobre
sull’adottabilità o meno,
avrebbe dovuto lasciare la
casa della nonna. La cui for-
za di volontà però, assieme
a quella del marito e al gran
cuore degli abitanti di que-
sto piccolo comune nel pro-
fondo Sud dell’Italia, ha
convinto le autorità a so-
spendere il provvedimento
almeno fino a ottobre.

LA CAMERETTA

Il bimbo, per ora, potrà
continuare a giocare nella
sua cameretta circondato
dall’amore di ciò che rima-

ne della sua famiglia. Nessu-
no ha contestato ai genitori
della povera Laura di non
essere persone perbene e af-
fidabili, e quindi ci chiedia-
mo il motivo per cui un
bambino che ha già vissuto
un inferno simile e che se lo
porterà dentro per tutta la
vita debba essere strappato
alle cure dei nonni, i quali
per di più sono ancora gio-
vani: la signora, dicevamo,
ha 64 anni, il marito 67.
«Nostro nipote ci ama e noi
amiamo lui» dice in lacri-
me Giovanna. «È un bambi-
no dolcissimo, perché por-
tarlo via da una casa dov’è
tornato a sorridere, per dar-
lo a estranei? Lui non vuo-
le, ci ha scritto una lettera
straziante in cui dice che
vuole stare con noi. Così»
aggiunge nonna Giovanna
«stanno uccidendo la mia
Laura per la seconda vol-
ta». La resistenza di nonna

Giovanna era partita su Fa-
cebook: «Vogliono portar-
mi via mio nipote. Voglio-
no metterlo in una casa-fa-
miglia». In poche ore, l’al-
tro giorno, il grido d’aiuto è
stato condiviso da 1.
utenti. Qualche ora dopo
però Facebook ha elimina-
to l’appello, ritenuto di «isti-
gazione all’odio». Mah! La
nonna non si è abbattuta, a
Rosolini è cominciato un fit-
tissimo passaparola e sul so-
cial è stato creato il gruppo
“Giù le mani dai bambini!
Giustizia per ... (omettiamo
il nome del bimbo, ndr)”.

IL TIFO

Non possiamo che fare il
tifo per nonna Giovanna e
il marito, abbracciare ideal-
mente il nipotino e stringe-
re la mano a tutte le perso-
ne che si sono schierate al
loro fianco. È da Verona, in-

tanto, che giunge il lieto fi-
ne definitivo all’odissea di
un altro bambino, questa
volta di 3 anni, che gli assi-
stenti sociali avevano strap-
pato ai nonni il giorno di
Santa Lucia per portarlo in
una struttura. Come tutti i
bimbi avrebbe dovuto scar-
tare i giocattoli e divertirsi
un mondo. E invece, dopo
che il tribunale lo aveva giu-
stamente tolto alla madre
tossicodipendente e affida-
to ai nonni, il piccolo in
quel giorno di festa è stato
portato in una struttura
«per abituarsi alla futura
adozione».
Ma che mondo è questo?
Che razza di crudeltà! Per
fortuna, a volte, il buonsen-
so ha ancora la meglio e
dunque il piccolo, da una
manciata di giorni, è stato
restituito all’amore dei non-
ni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

■È ludopatico e riteneva la vittima re-
sponsabile delle sue perdite economiche:
sarebbe questo, secondo la ricostruzione
della polizia, il movente dell’omicidio del-
la tabaccaia uccisa martedì in centro a Reg-
gio Calabria. La sezione omicidi della
squadra mobile di Reggio Calabria ha ese-
guito il provvedimento di fermo di indizia-
to di delitto nei confronti di uomo di origi-
ne filippina, di 43 anni.
Il delitto, secondo gli inquirenti, è pre-
meditato. L’uomo si è introdotto nel nego-
zio al momento della chiusura del tabac-
chino e ha violentemente aggredito con
una mannaia la donna, Mariella Rota. Se-
condo le indagini della squadra mobile,


l’omicidio era premeditato visto che ave-
va portato al seguito l’arma e dei vestiti di
ricambio. Fondamentale, secondo la poli-
zia, è risultata la visione delle immagini
della videosorveglianza del locale com-
merciale e dei sistemi di videosorveglian-
za della zona, acquisite immediatamente
dopo l’accaduto. «L’ennesimo fatto di san-
gue che ha visto coinvolta una nostra col-
lega ripropone in tutta la sua drammatici-
tà il problema della sicurezza dei tabaccai
ormai costantemente nel mirino della cri-
minalità», il commento del presidente na-
zionale della Federazione italiana tabac-
cai, Giovanni Risso, che chiede più con-
trolli sul territorio.

Il caso del figlio di Laura Pirri, uccisa e bruciata dall’ex


La folla si rivolta contro gli assistenti sociali


Volevano togliere il ragazzino alla nonna materna e darlo in affido. Ma il paese si è mobilitato e ne ha impedito il trasferimento


MIRACOLO IN CINA


A tre anni cade


dal quinto piano


Il vicino lo salva


■Un miracolo quello accaduto
in Cina, a Chongqing. Un bambino
di tre anni, infatti, è caduto dal
quinto piano ed è uscito indenne
da quella che aveva tutti i controni
di una storia con un finale tragico.
Invece a salvarlo è stato un vicino
di casa che ha notato il piccolo ag-
grappato alla rinchiera del balcone
dell’appartemento nel quale vive.
l’uomo, quindi, si è armato di len-
zuolo, è andato di sotto e ha atteso
l’arrivo del piccolo miracolato.
Che, una volta atterrato, non gli è
stato riscontrato neanche un graf-
fio. Non è il primo bimbo, per fortu-
na, a salvarsi. A febbraio, a Milano,
la caduta dal quinto piano di una
bimba di 3 anni era stata prima at-
tutita da un cespuglio e poi presa al
volo dalla sorella.

Riteneva la vittima responsabile dei suoi guai economici


Un filippino malato di ludopatia


l’assassino della tabaccaia in Calabria


■Un imprenditore trentino è stato condan-
nato a tre mesi di reclusione in primo grado
per aver insultato una vigilessa. Il fatto è acca-
duto in Val di Fassa. L’uomo, dopo aver rice-
vuto una multa, in uno stato di evidente alte-
razione, si è scagliato contro la donna parlan-
dole in dialetto. La vigilessa, originaria della
Puglia, non capiva la lingua. A quel punto
l’automobilista, anziché tentare di spiegarsi e
placare la sua rabbia, l’ha accusata di non
saper svolgere il suo lavoro perché incapace
di parlare il ladino. Ma l’accusa gli è costata
cara. L’imprenditore, infatti, dovrà anche pa-
gare un risarcimento di 10mila euro.
I fatti risalgono al 2017, quando gli agenti
hanno sanzionato l’imprenditore a causa di

un parcheggio irregolare. L’automobilista fu-
ribondo ha iniziato a insultare in dialetto la
vigilessa dicendole che stava rubando il lavo-
ro alle persone nate nella zona. «La donna ha
mantenuto la calma, cercando di risolvere la
situazione nel più breve tempo possibile -
spiega aTodayGianluca Ruggero, coman-
dante della polizia locale - temendo anche
per la salute dell’uomo, vista la sua età avan-
zata e lo stato di alterazione in cui versava».
Il caso è finito in tribunale dove l’uomo è
stato accusato di oltraggio e interruzione di
pubblico ufficio. Ieri è arrivata la condanna
in primo grado a favore della polizia munici-
pale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Val di Fassa, la donna si era espressa in dialetto


Insultò vigilessa: «Non sai lavorare»


Imprenditore dovrà pagare 10mila euro


■«È preminente ricrea-
re un clima collaborativo
tra ministero e ammini-
strazioni locali sul tema
delle grandi navi, per que-
sta ragione abbiamo con-
vocato il ministro delle In-
frastrutture e dei Traspor-
ti, Danilo Toninelli, che si
è dimostrato disponibile,
per discutere di un’emer-
genza improrogabile. La
Commissione Trasporti e
il Parlamento sono il luo-
go deputato per riaprire
un dibattito che purtrop-
po, come segnalato
nell’audizione odierna (ie-
ri,ndr), non ha finora avu-
to i risultati sperati». Così
Alessandro Morelli, depu-
tato della Lega e presiden-
te della Commissione Tra-
sporti alla Camera, an-
nunciando la convocazio-
ne del ministro delle Infra-
strutture nella Commis-
sione da lui presieduta e
prevista per la prossima
settimana. E ha aggiunto:
«Sono vari i temi sul piat-
to, che riguardano anche
il ministero dell’Ambien-
te, coinvolto in prima bat-
tuta sull’emergenza am-
bientale dovuta al blocco
del protocollo dei fanghi,
che, come segnalato in au-
dizione, potrebbe compli-
care la navigabilità anche
lungo i canali secondari,
riversando anche i natan-
ti più piccoli sulle uniche
vie a disposizione». Vene-
zia è fondamentale, ha
detto Morelli, « per il Ve-
neto e per l’Italia e ora è
preminente chiudere le
trattative per garantire il
trasporto, senza mettere
in pericolo le persone e fa-
vorendo attività commer-
ciali e industriali».

ANNUNCIO DI MORELLI


Toninelli convocato


in commissione


per le Grandi Navi


13
giovedì
1 agosto
2019

ATTUALITÀ

Free download pdf